DOPO L’ IMPORTANTE SERVIZIO INCHIESTA SU RAI 1 sul dramma dei danni della speculativa Green Economy Industriale L’ATTESISSIMO PRIMO CONVEGNO NAZIONALE del “Comitato NAZIONALE contro fotovoltaico ed eolico nelle aree verdi e più in generale naturali” “Perché l’Italia torni ad essere il BelPaese, si proceda a smantellare gli eco-vandalici impianti della Green Economy Industriale di eolico e fotovoltaico! Un attesissimo incontro nazionale nel Parco naturale del Cilento”
Salvata l’ Italia dalla follia nucleare, oggi, il secondo fondamentale passo è salvarla da una Green Economy Impazzita che ha smarrito la bussola, snaturando in maniera deleteria il concetto stesso positivo di fondo delle energie rinnovabili, che si deve invece recuperare e salvare! Da ogni parte d’ITALIA, ma anche dalle PUGLIE, e dal loro SALENTO, martoriate dalla speculazione della Green Economy Industriale di eolico e fotovoltaico nei campi ed aree naturali, e che minaccia anche il suo mare da Leuca a Manfredonia, in tanti parteciperanno al CONVEGNO e PRIMA ATTESISSIMA ASSEMBLEA GENERALE del “Comitato NAZIONALE contro fotovoltaico ed eolico nelle aree verdi e più in generale naturali”, che nel suo gruppo facebook conta già oltre 7100 iscritti da ogni parte d’Italia, nonostante la sua giovane costituzione, solo da pochi mesi. L’appuntamento giunge all’ indomani dell’ importante servizio-inchiesta, andato in onda su RAI alle ore 23.20 dell’ 8 luglio 2012, incentrato sulla MALA SPECULAZIONE della GREEN ECONOMY INDUSTRIALE; uno speciale inchiesta di approfondimento di TV7, qui visibile: Link: http://www.youtube.com/watch?v=Jsvdke-CJfI&list=UU7T57YymWAO4Gesc2dfuphQ&index=3&feature=plcp con la presenza in studio del Ministro all’ Ambiente, Corrado Clini, e con una serie di servizi all’interno, nella prima parte dello speciale, sulle implicazioni speculative politico-imprenditoriale e di inquinamento mafioso nella Green Economy Industriale di eolico e fotovoltaico industriali, e sui gravi drammatici danni comportanti alle aree naturali del Salento e della Puglia tutta e alla vivibilità per l’uomo nell’intero territorio Italico, il tutto generato da una corsa selvaggia all’accaparramento di enormi mal conferiti incentivi pubblici gravanti sulle bollette elettriche di tutti i cittadini, non a caso lievitate in questi mesi e ben più elevate di quelle del resto d’Europa a parità di consumi! Un Ministro in imbarazzo di fronte alle immagini che facevano vedere la Valle dei Templi di Agrigento, cartolina italica, Patrimonio UNESCO dell’ Umanità, sfregiata e stuprata pazzescamente dagli alieni mostri eolici rotanti, dislocati, enormi, tutt’attorno lungo il suo sacro skyline.
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Cattive pratiche e implementazioni industriali delle energie rinnovabili, a discapito dell’implementazione virtuosa dei piccoli impianti fotovoltaici e solari, ma diffusi su tutti i tetti degli edifici recenti con impatti ambientali che sarebbero in tal caso nulli. Il Ministro ha pubblicamente ammesso, alla fine, che la saggia politica, veramente ecologista e ben fattibile del “risparmio energetico”, senza incidere sui servizi e sul comfort odierni, con le tecnologie e la saggezza già disponibili, di fatto non la si vuole perseguire dal punto di vista politico-amministrativo perché a tutte le lobby dell’energia, green economy inclusa, che controllano la politica, fa comodo far aumentare i consumi e guadagnare di più sulla testa dei cittadini! Gli effetti: una bolletta elettrica lievitata ai nostri danni per gli incentivi dati alla lobby della mala Green Economy Industriale e a tutte le altre lobby dell’energia, per un mercato assolutamente drogato e non ispirato alla concorrenza ma alla sola speculazione a favore di lobby politico-imprenditoriali trasversali, nazionali ed internazionali, di mafie e di un dilagante malaffare! Il servizio ha dato anche voce proprio alle istanze di tutela dei diritti dei cittadini e del paesaggio del giovane ma attivissimo “Comitato Nazionale contro fotovoltaico ed eolico nelle aree verdi e più in generale naturali”. Una due giorni, Sabato 14 (a partire dalle ore 9:30), e Domenica 15 luglio 2012, a Polla (Salerno) presso la Sala Convegni del Convento Francescano di Sant’Antonio, nell’ambito del Sito UNESCO “Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano con la Certosa di Padula e i siti archeologici di Velia e Paestum”. L’ evento di sabato 14 è stato dagli organizzatori locali battezzato anche come “Il Processo di Polla, PER SALVARE DALLA DEVASTAZIONE E MALA-CULTURA, IL PAESAGGIO STORICO-NATURALE E L’AMBIENTE, IN ITALIA”, per la vastità del suo respiro sulla salvaguardia del paesaggio e il suo restauro dove danneggiato o degradato, e dunque per i temi compresi miranti alla piena e partecipata applicazione in Italia della Convenzione Europea del Paesaggio, del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, del Codice dell’Ambiente, delle Convenzioni Unesco. L’ incontro nazionale del “Comitato Nazionale contro fotovoltaico ed eolico nelle aree verdi e più in generale naturali” mira a definire una road-map per affermare una nuova necessaria, ma già embrionalmente emergente, nuova virtuosa filosofia trasversale di amministrazione del territorio italiano e di partecipazione di tutti i cittadini alla ricostruzione e al risanamento del nostro paesaggio storico-naturale! L’ ITALIA è il BelPaese il GIARDINO BELLO E SANO DEL MEDITERRANEO per antonomasia!
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La Tecnica, applicazione della libera ricerca scientifica, fonte di comfort e benessere per l’ uomo non può tradire la sua missione devastando il nostro paesaggio italico, marino e della terraferma, il nostro paesaggio quotidiano che è il libro aperto al cielo della nostra memoria e la scenografia e presupposto della nostra qualità di vita; la qualità del nostro habitat. Politica e senso civico diffuso devono indirizzare la tecnica e il mercato in questa improcrastinabile urgente direzione pragmatica! Da qui l’ impegno del Comitato Nazionale in seno ad uno dei più paradossali e catastrofici problemi del Paese: la deregolamentazione in seno alla Green Economy e ai connessi fenomeni speculativi che hanno trasformato in una sciagura per il territorio, l’ambiente, l’ estetica del paesaggio, gli ecosistemi e per le economie locali tradizionali, le energie rinnovabili mal implementate in forme assolutamente sproporzionate ed industriali. Due gli obiettivi: da un lato favorire ed indirizzare l’ubicazione dei pannelli fotovoltaici e solari sui tetti degli edifici recenti, e sottolineiamo RECENTI, per evitare altri danneggiamenti anche dell’ estetica dei centri, aree ed edifici storici; tetti che son tantissimi ed inutilizzati, con tornaconti diretti per famiglie ed aziende, dall’altro avviare lo smantellamento e ripristino, con restauro-rinaturalizzante, dello stato dei luoghi, per tutti gli impianti industriali eolici e fotovoltaici industriali, (ovvero volti alla prioritaria vendita dell’ energia prodotta, più del 50%, e non dunque all’ autoconsumo ed autoproduzione), realizzati dissennatamente in aree agricole, naturali, lacustri, costiere o marine, su edifici storici o comunque con evidente danno estetico-paesaggistico circostante su aree di pregio, o su ampio raggio, come nel caso del mega eolico pur se ubicato in piccole aree industriali; impianti tutti questi causa anche di danni diretti per la biodiversità e per l’uomo e la sua salute, vita e qualità di vita! Un impegno pragmatico e urgente, nell’ emergenza cogente, del Comitato, che si inserisce nell’ affermazione di importanti principi quali lo “Stop al Consumo del Territorio”, la Rinaturalizzazione e decementificazione del Paese, il restauro storico, la bonifica dagli inquinanti, e una visione a 360 gradi volta alla tutela dell’AMBIENTE e del PAESAGGIO STORICO-NATURALE, che devono essere e divenire quasi dei sinonimi, troppo spesso invece tenuti separati strumentalmente da quanti hanno meschinamente e mostruosamente fatto dell’Ecologia, strumentalizzandola e calpestandola al contempo, strumento di frode, arricchimento facile, mistificazione e devastazione degli stessi ecosistemi! Da qui la massima costruttiva apertura dell’ incontro a tutte le sensibilità e movimenti italiani volti a seguire la virtuosa strada indicata, ma anche alla partecipazione di rappresentanze straniere comunitarie e non, che, anche in altri paesi, si stanno sviluppando e stanno agendo sulla medesima virtuosa direzione. E gli errori gravi che hanno fiaccato e snaturato l’azione di alcune associazioni ambientaliste nazionali ed internazionali, ormai irriconoscibili nelle loro dichiarazioni ed impegni, spesso avverse a paesaggio ed ambiente addirittura, saranno i fari guida per evitare di incorrere in simili degenerazioni deleterie per il nostro ambiente e la nostra vita, ma per conseguire quelle mete che esse hanno gravemente fallito e smarrito! Un impegno concreto ad ogni livello affinché l’ Italia torni ad essere il BelPaese per antonomasia, luogo bello e felice ricco di cultura, storia, bellezza, ricchezza di biodiversità, meraviglia che induce alla ricerca scientifica, in cui vivere e da visitare e scoprire! ——————————————————– Il Forum Ambiente e Salute del Grande Salento è dunque lieto di divulgare a tutt’Italia quest’evento importante organizzato dal benemerito: Comitato Nazionale contro il fotovoltaico e l’eolico nelle aree verdi, e più in generale naturali Sito web: http://comitatonazionalecontrofotovoltaicoeolico.wordpress.com/ Forum di discussione anche sul Gruppo facebook del comitato che conta oltre 7100 iscritti http://www.facebook.com/groups/192311587488270/ COMITATO NAZIONALE CONTRO FOTOVOLTAICO ED EOLICO NELLE AREE VERDI (e più in generale naturali) Un vasto comitato di coordinamento nazionale che annovera svariate realtà associative nazionali, comitati locali, e cittadini italiani ed europei, impegnato ed unito dall’ impegno per la tutela dell’ ambiente e del paesaggio d’Italia, contro ogni fattore di inquinamento chimico-fisico, come anche di degrado paesaggistico, in nome di una vera Ecologia con la “E” maiuscola e non strumentalizzata alla mercé di qualcuno come è purtroppo sin ora, esecrabilmente, avvenuto! Un comitato apartitico o politicamente pan-partitico assolutamente trasversale e aperto alla collaborazione più estesa di tutti al perseguimento dei suoi obiettivi etico-ambientalisti fondanti.
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