Amara esplorazione nel mondo giovanile tra soprusi , violenze, e vendette in una tranquilla provincia americana degli anni ’50.
Non si esaurisce l’interesse del colto e riservato regista francese Laurent Cantet per il mondo giovanile, per le persone emarginate che nella vita reale a stento si notano mentre Cantet li rendi assoluti protagonisti sul grande schermo. Vincitore del premio Vigo focalizza la sua attenzione dapprima sui problemi sociali , specialmente quelli legati al mondo del lavoro (“Risorse umane” e “A tempo pieno”); per poi analizzare i drammi giovanili e il mondo della scuola con il film premiato a Cannes nel 2008, “La classe-Entre le murs”, sorprendentemente realistico, a tratti documentaristico per un prezioso e accattivante diario scolastico.
Anche stavolta Cantet prende in esame la scuola, ma si focalizza su un gruppo di studentesse di una piccola città dello stato di New York, pronte a vendicarsi dei soprusi e delle umiliazioni subite dagli uomini fondando una società segreta “Foxfire” mettendo a rischio la loro stessa libertà pur di sfidare le convenzioni e le regole imposte dalle società e dal conformismo di quell’epoca. Ma l’ultimo film di Cantet, tratto dal romanzo Joyce Carol Oates ,”Ragazze cattive“, ha tutta l’aria di essere qualcosa di più, qualcosa che potrebbe trovare molti punti in comune con un romanzo di Philip Roth. L’altra faccia del sogno americano, il suo lato oscuro, le intolleranze nell’America del Presidente Eisenhower a cui però fa da contraltare il delirante desiderio di vendetta delle ragazze , capeggiate dalla brillante ed esuberante Legs in perenne conflitto con suo padre. La scelta delle giovani donne sopraffatte è giustificata come un atto di difesa contro la società maschilista e prevaricatrice in cui vivono, oppure il regista mostra due facce della stessa medaglia senza condannare né celebrare nessuno?In fondo le ragazze rischiano davvero di lasciarsi sopraffare dallo stesso mondo che loro biasimano e combattono, senza mai scendere a compromessi con esso. Fautrici della libertà o liberticide?Cantet è un regista che semina dubbi non dà risposte facili o certezze allo spettatore, si è quasi certi che nonostante il cammino deleterio intrapreso dalle adolescenti, provi affetto per queste bad girls che magari hanno qualcosa in comune con le protagoniste di “Grindhouse- A prova di morte” di Tarantino…
Sono diversi gli interrogativi che suscita l’ultimo lavoro di Cantet , ma non solo sul piano della sostanza e quindi del dramma sociale in sé, “Foxfire” desta la curiosità anche per lo stile e la narrazione adottata dal regista: interessante il contrasto tra la quiete della cittadina , la routine, il desiderio di armonia e il turbinio di emozioni forti che vivono le ragazze che si trasforma presto in minaccia incombente. L’oscillazione tra realtà , quotidianità e mito americano potrebbero fare di questo duro ed intenso dramma sociale un film (volutamente) molto ambiguo; probabilmente anche pessimista.
“Foxfire-ragazze cattive” uscirà nelle sale italiane il 29 agosto 2013.
di Annalina Grasso per Oggialcinema.net