Il consiglio di Federica De MasiSummary:
Primo Piano Film Giovani ribelli di John Krokidas
Trasgressione, anticonformismo, morte, amore, poesia e droghe. Un mix di emozioni per l’esordio di John Krokidas che mette in scena la scintilla che diede vita al movimento che ha influito maggiormente sulla cultura americana del dopoguerra.
Il cinema prova ancora una volta a trasportare le inebrianti atmosfere beat sul grande schermo. Kill your darlings - Giovani Ribelli fa rivivere i nomi di Allen Ginsberg, Jack Kerouac, Neal Cassady, William S. Burroughs, Lucien Carr, Jahon Clellon Holmes e l’adrenalina degli scrittori che diedero vita ad uno dei più grandi movimenti letterari del XX secolo, la beat generation, che fece da miccia al movimento antimilitarista degli hippy e alla generazione rivoluzionaria del ’68, in cui l’uso di droghe era centrale.
Siamo nel 1944 quando il curioso Allen Ginsberg (Daniel Radcliffe) entra alla Columbia University grazie ad una borsa di studio. Al campus conosce l’altolocato e attraente Lucien Carr (Dane DeHaan), un compagno universitario che come Ginsberg rifiuta il perbenismo borghese a favore di una sperimentazione sia in tema letterario che sul proprio corpo. Illuminato dalle idee di Ginsberg, Carr invita il suo nuovo amico nell’appartamento di David Kammerer (Michael C. Hall), un bidello, amante di Carr, con il talento per la scrittura. Ed è proprio in questo appartamento dal sapore bohémien che Ginsberg conosce giovani scrittori anticonformisti, avidi di trasgressione, con cui sperimenterà la vita attraverso l’assunzione di droghe e la lettura di romanzi culto. La gelosia di Kammerer per Carr, però, insinuerà nel gruppo beat angoscia e inquietudine, fino a quando un drammatico avvenimento porterà i giovani autori ribelli a confrontarsi con la vita reale.
Ci aveva già provato On the road, il film del 2012 di Walter Salles tratto dall’omonimo romanzo di Jack Kerouac, da molti considerato il manifesto della beat generation, a descrivere quelle sensazioni di rottura e ricerca tipiche della New York degli anni ’50 senza però centrare il colpo. John Krokidas esordisce al lungometraggio in veste di regista, ma anche di sceneggiatore, con un biopic che fotografa Ginsberg & co prima che diventino il movimento dell’andare. Al centro della vicenda – tratta da episodi realmente accaduti -, infatti, c’è il giovane Carr, che fu lo snodo centrale della beat generation, non per la sua attività di scrittore ma per essersi rivelato collante tra i componenti del gruppo. In Kill your darlings – Giovani ribelli assistiamo alla lotta contro-la-cultura perbenista americana, in cui la formalità e la tradizione vennero messe in discussione tra i banchi universitari a colpi di Rimbaud e allucinogeni, e il cui ritmo è scandito dalle macchine da scrivere su cui i poeti beat battevano per comporre le proprie opere rivoluzionarie.
Daniel Radcliffe (l’ex Harry Potter), che nel film interpreta Ginsberg, continua la personale sperimentazione, aggiungendo al proprio repertorio un personaggio e una performance di spessore in cui conferma le proprie doti attoriali. Ad affiancarlo troviamo, nei panni di Carr, Dane DeHaan, scoperta del mockumentary supernatural Chronicle, anche lui alle prese con un personaggio sfaccettato e controverso e Michael C. Hall, l’attore meglio conosciuto come Dexter Morgan, il serial killer di Showtime, che nel film interpreta l’ossessivo David Kammerer.
Kill your darlings – Giovani Ribelli uscirà al cinema il 17 ottobre, dopo aver raccolto consenso da parte della critica in seguito alle proiezioni del Sundance Film Festival di gennaio e successivamente alle Giornate degli Autori della 70 Mostra internazionale del Cinema di Venezia, rassegna in cui la pellicola è stata anche premiata come miglior film.
di Federica De Masi per Oggialcinema.net