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Priorità alle urgenze

Creato il 29 maggio 2014 da Patuasia

Un bel casino. Si vuole la soluzione della crisi, ma i compromessi stentano a decollare da una parte e dall’altra. Il PD di Centoz chiede al Presidente di mantenere la parola data: fare un passo indietro. In politica l’onore non esiste, esiste la strategia, il tatticismo… la politica non uccide, ma rimane un gioco sporco. Rollandin il passo indietro non lo farà. Forte dei suoi quasi 11.000 voti perché dovrebbe? Nel caso remoto lo facesse, chi lo sostituirà? Marguerettaz? Ve lo immaginate l’Aurelione che va a trattare a Roma? Io me lo immagino e rabbrividisco. A mio avviso Rollandin è al momento l’unica statura politica in grado di avere proficui rapporti con lo Stato. E noi con lo Stato dobbiamo poter dialogare tramite figure di provata esperienza. Non possiamo inviare degli sprovveduti. Non in questa delicatissima fase della nostra autonomia. Capisco che Centoz debba fare attenzione al suo elettorato e che non sarebbe facile giustificare un’entrata in Giunta insieme all’imperatore. Stesso imbarazzo credo lo viva anche Floris di Alpe il quale ha posto un altro paletto: la preferenza unica. Punto sul quale non credo che la maggioranza sia d’accordo. Insomma sia il PD sia Alpe hanno posto condizioni difficilissime, anzi insormontabili. Le elezioni si fanno quindi più vicine e queste premieranno Rollandin. L’unico infatti che le vuole. Ma, anche lui deve fare attenzione: con le elezioni che si avvicinano i consiglieri che sanno che non verranno rieletti e sono diversi, subiranno nuovamente il fascino della Gabella. Il salto della quaglia permetterebbe loro di rimanere in Consiglio e per alcuni in Giunta. Meglio rimanere sotto l’egida dei Viérin che essere fatti fuori. In definitiva le elezioni sono un rischio troppo grosso per tutti. Che fare? Io se fossi Centoz e Floris partirei dai punti in comune trovati con la maggioranza e limerei quelli che non lo sono senza mettere paletti pregiudiziali. Il nodo legge elettorale, lo accantonerei perché, se il nuovo governo riesce a trovare una quadra, ed è questa l’urgenza, la riforma elettorale potrà aspettare tempi più opportuni. L’altro ostacolo: Rollandin, lo risolverei mantenendolo in cambio di qualcosa di altrettanto urgente e sentito dai cittadini di tutte le sfumature politiche: la soluzione del problema rifiuti. Se Rollandin e la nuova giunta metteranno a segno questo goal, accettando la proposta fatta dall’opposizione, allora la strada per uscire dalla crisi è in discesa. Dare priorità alle urgenze, questa è secondo me la linea da seguire. Risolvere ciò che si deve risolvere subito è l’unico compromesso che può evitare la paralisi, non le elezioni che la prolungherebbero. Un segno di responsabilità e maturità politica.


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