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Pro12 Final: Le parole dei protagonisti nella conferenza stampa pre-gara

Creato il 30 maggio 2014 da Soloteo1980 @soloteo1980

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Dublino – Mentre la RDS si prepara, con gli ultimi lavori di installazione della coreografia marchiata “Pro12 Final” in tutti gli stand, la sfida tra la miglior difesa e il miglior attacco del Pro12 comincia fin dalla conferenza stampa prepartita, tenutasi a pochi metri dal catino di Dublin 4, proprio per cominciare a respirare l’atmosfera della finale.

“Sarà una gara aperta, ovviamente, ma il segreto sta nel far giocare i nostri ventitre ragazzi come sanno, senza pressione e cercando di mettere in campo il loro meglio”. In sintesi, Matt O’Connor cerca di dare cosí la sua visione sulla gara più importante, forse la seconda dopo il quarto di finale di Heineken Cup, che si appresta a vivere da quando è arrivato alla guida di Leinster.

“A questo punto della stagione sarebbe un peccato non riuscire a vincere, questo è scontato, però siamo anche consapevoli del valore dell’avversario. Per quanto riguarda i giocatori, posso confermare che Sean O’Brien è fisicamente a posto e pronto a scendere in campo; si è allenato bene e sarà a disposizione domani, quando avremo bisogno di lui. Gopperth parte titolare perchè nelle ultime giornate ha sempre giocato lui e quindi ho voluto mantenere stabilità ed equilibrio nella squadra. Ma la versatilità di Madigan è un valore aggiunto cui non vogliamo rinunciare; anche contro Ulster ha mostrato quanto può essere determinante e quando entrerà in campo potrebbe essere l’arma in più. No, non ci sarà spazio per i sentimenti domani, nonostante Leo (Cullen) e Brian (O’Driscoll) giocheranno la loro ultima gara. Tutti hanno capito cosa c’è in palio e il nostro focus è solo sulla gara; fortunatamente”, continua l’head coach australiano ” questo gruppo ha giocato molte finali e sa come arrivare carico all’appuntamento, sa cosa serve e sa, soprattutto, di avere la possibilità di giocarsi le chance di vittoria se saprà mettere in campo quello che serve. Niente sentimenti, perchè auando giochi gare cosí importanti non puoi permetterti la minima distrazione”.

Leo Cullen, che domani inizierà in panchina l’ultima gara di una straordinaria carriera, ha affiancato l’head coach in conferenza stampa, forse anche per cominciare all’idea del nuovo ruolo che andrà a ricoprire tra pochi mesi. “Non siamo un gruppo cosí ‘sentimentale’… Forse ogni tanto (ride) ma di solito non ci lasciamo influenzare troppo dalle emozioni. Domani sarà una gara difficilissima, contro un avversario che, al lancio della stagione a Belfast, avevo indicato come la squadra liù temibile. Abbiamo giocato parecchie battaglie contro i Warriors e li conosciamo bene, sappiamo quanto possono essere pericolosi. Tutti noi però siamo pronti, ci siamo allenati bene durante la settimana”, continua Cullen. “Brian ha avuto una grande occasione, lasciando la nazionale conquistando il 6 Nations a Parigi e domani vogliamo tutti regalargli un’ultima gioia”.

Gregor Townsend e Al Kellock arrivano direttamente dall’aeroporto, dove sono atterrati nel pomeriggio dopo l’ultima rifinitura e l’annuncio della formazione a Glasgow.

“Stuart Hogg ha un contratto con noi e posso dire tranquillamente che giocherà a Glasgow anche la prossima stagione”. Non poteva non aprirsi con una considerazione sul caso del momento la conferenza stampa dell’head coach dei Glaswegians. Dopo che Ulster ha annunciato l’arrivo dell’estremo sudafricano Ludik, la trattativa per portare il trequarti scozzese a Belfast ha avuto uno stop che, ad oggi, sembra definitivo.

“Da giocatore non ho avuto molte occasioni di giocare una finale e per questo sono davvero contento e soddisfatto per i miei ragazzi, per il risultato che abbiamo ottenuto. È stata una stagione soddisfacente ma ci aspetta un ultimo sforzo. Per quanto riguarda il gruppo, è stato difficile scegliere solo ventitre giocatori perchè ci siamo preparati bene anche per la semifinale di due settimane fa e in campo abbiamo dimostrato di meritarci la finale. Abbiamo vinto nove gare in fila e ho pensato che i ragazzi meritassero una conferma, anche dopo aver battuto Munster in semifinale al termine di una grande gara. Qui, domani, non sarà facile; nelle ultime occasioni abbiamo perso per pochissimi punti e per fare bene domani dovremo essere capaci di chiudere il gap tra noi e loro, ma siamo consapevoli di avere un buon ruolino in trasferta in stagione e che possiamo giocarci le nostre chance. Leinster è una grande squadra, che è stata capace di sostituire i giocatori che sono andati via, perchè hanno lasciato il rugby o perchè hanno cambiato club, con giovani di valore come Noel Reid e Jimmy Gopperth, per fare due nomi. Certo, Cullen e O’Driscoll sono due giocatori difficilmente sostituibili, ma il sistema irlandese, l’attenzione per i giovani, sta pagando. La difesa è cambiata, hanno modificato il loro sistema e questo ha richiesto loro qualche tempo per oliare i meccanismi ma anche contro Ulster posso dire di aver visto Leinster giocsre bene in ogni reparto, sia in fase di possesso sia in difesa. Sono una squadra molto intelligente, tatticamente preparata e sempre difficile da incontrare. Mi è sempre piaciuto il modo di giocare, non è un segreto”.

“Peter Murchie ha giocato benissimo, è un giocatore diverso (da Hogg) ma ci dà sicurezza sulle palle alte e anche equilibrio e pericolosità quando attacca.
Noi abbiamo tre mediani di mischia che si equivalgono, Matawalu, molto dinamico e per me forse uno dei migliori mediani di mischia se parliamo delle sue doti offensive, Pyrgos, nell’orbita della nazionale scozzese che però non è stato inserito nel gruppo e Chris Cusiter che, dopo due infortuni negli ultimi anni, ha raggiunto il culmine della sua carriera e quest’anno ha giocato una stagione notevole. La panchina, secondo me, svolge sempre un grande ruolo. Siamo fortunati, non posso negarlo, ad avere grande profondità e molte variabili su cui contare. Faccio solo qualche nome: Leone Nakarawa e Gordon Reid, contro Munster, hanno avuto un impatto determinante sulla partita, entrando come sostituti e dando il massimo”.

Al Kellock inizia con una considerazione sul pack di Leinster, “che è sempre un cliente scomodo; abbiamo giocato contro di loro grandi partite, sono un gruppo compatto, consapevole della loro forza e abituato a giocare certe partite. Hanno chiuso in testa la stagione regolare, hanno giocato bene e meritato di stare dove sono. Sono bravi nei set pieces, solidi in scrum e una delle migliori squadre per quanto riguarda le rimesse laterali. Ci potrebbero mettere in difficoltà sotto questi aspetti e noi dovremo essere bravi ad impedirglielo. La gara di domani, quando si raggiungono questi livelli, si giocherà sui dettagli, che faranno la differenza tra vittoria e sconfitta. Il nostro gruppo è solido, non siamo solo i 23 che domani andranno in campo ma tutti i giocatori fanno parte del gruppo; capisco il disappunto di chi non è stato inserito, ma il loro sostegno sarà comunque importante”. “Negli ultimi anno siamo migliorati esponenzialmente, dopo aver chiuso qualche anno al penultimo posto. Siamo diventati una grande squadra, con grandi giocatori e adesso abbiamo anche una ‘casa’, lo Scotstoun, dove possiamo sentire la passione dei nostri tifosi”.


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