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Pro12: Leinster e Warriors danno spettacolo alla RDS Arena

Creato il 27 marzo 2015 da Soloteo1980 @soloteo1980

RDS Arena (Dublino) - Leinster e Glasgow Warriors pareggiano una gara bellissima ed emozionante, che gli scozzesi hanno dominato nel primo tempo e quasi perso nella ripresa, salvandosi nei minuti finali, quasi come successo nella sfida dello Scotstoun Stadium dello scorso settembre. Allora, un calcio di punizione di Stuart Hogg regalò la vittoria agli scozzesi, stasera è una meta dell'estremo Glenn Bryce, entrato in campo proprio al posto di Hogg, a regalare un pareggio che sa molto di vittoria. Il 34-34 con cui si chiude il match regala tre punti preziosissimi ai Warriors e consente loro di lasciare Dublino imbattuti per la seconda volta nella loro storia, ma dopo i primi quaranta minuti ben pochi avrebbero scommesso su Leinster. Merito dell'inspiegabile calo degli scozzesi, ma anche dell'impatto clamoroso sulla gara di Isaac Boss, strameritato man of the match e non solo per le due mete marcate. I Warriors restano in vetta alla classifica, per Leinster un'iniezione di fiducia importante in vista della gara di Champions Cup contro Bath di settimana prossima.

I Warriors scendono in campo con un cambio rispetto al XV annunciato alla vigilia, perché Finn Russell, che ieri si è infortunato alla caviglia in allenamento, non recupera. Peter Horne si sposta in mediana e Richie Vernon entra al centro, mentre in panchina si siede Glenn Bryce.

I Warriors partono col piglio giusto e nei primi minuti mettono subito sotto pressione la difesa avversaria. Dopo qualche fase un po' confusa, un'entrata laterale di Jordi Murphy regala una punizione che i Warriors scelgono di calciare in touche; vinto il possesso, nasce una rolling maul che avanza per almeno venti metri, prima che Matawalu decida di giocare veloce cambiando lato del campo su Bennett. Il centro vede l'inserimento di van der Merwe e Vernon e decide di optare per un grubber maligno su cui Eoin Reddan è miracoloso nel recupero. Nell'azione successiva, però, i Warriors vanno in meta con Stuart Hogg, bravissimo a spezzare la difesa irlandese prima di andare in tuffo contro palo. Peter Horne si incarica della trasformazione e gli scozzesi passano a condurre.

Al 9'il gioco si ferma, quando il giovane pilone destro dei Warriors, Zander Fagerson, sii infortuna alla spalla ed è costretto a lasciare il terreno di gioco; alla ripresa, il pack scozzese è imperioso in mischia chiusa e conquista una punizione che il piede di Hogg - e il TMO - traducono in territorio. I Warriors vincono la touche e conquistano un'altra punizione che Horne decide di calciare tra i pali per lo 0-10.

Leinster è un po' troppo indisciplinato, mentre i Warriors chiudono il primo quarto con ottime percentuali in termini di possesso e, soprattutto, dando l'impressione di essere la squadra migliore. I Dubliners capiscono, però, che è il momento di iniziare a giocare, se non vogliono farsi scappare la gara di mano; Gopperth si carica la squadra sulle spalle e Leinster chiude i Warriors nei propri 22m. La difesa scozzese è monumentale ma non può nulla quando, poco dopo che Horne aveva costretto Kirchner all'in-avanti, il pack irlandese vince due mischie e la marea blu, stavolta, si ferma solo oltre la linea. È Fergus McFadden, servito da un passaggio sottomano di Gopperth, a spezzare la resistenza dei Warriors; Ian Madigan è strepitoso nella trasformazione ma, quando la gara sembra riaperta, Leinster si siede e i Warriors trovano la seconda meta.

Bellissima azione in velocità, impreziosita da numerosi offload, che si finalizza sull'asse Horne-Matawalu-Vernon, con quest'ultimo bravo e testardo nonostante il disperato intervento difensivo di tre avversari a schiacciare l'ovale oltre la linea. Nigel Owens chiede l'intervento del TMO prima di convalidare la marcatura che Horne trasforma.

Leinster è costretto a due cambi, inserendo Cronin in prima linea - sostituzione temporanea per R. Strauss dopo un colpo alla testa - e Boss in mediana, e i Warriors non mollano la presa. Vernon sbaglia l'ultimo passaggio su Seymour, dopo aver intercettato un pallone perso malamente a metà campo dai Dubliners, ma passano solo quattro minuti e i Warriors vanno n meta per la terza volta. Stavolta è Mark Bennett, servito da Josh Strauss, a bucare la difesa avversaria prima di andare in tuffo oltre la linea. Peter Horne è perfetto dalla piazzola ma per i Warriors, nonostante il buon momento, non ci sono solo sorrisi perché Stuart Hogg, poco prima dell'intervallo, è costretto a lasciare il campo zoppicando per un problema all'inguine.
Il primo tempo si chiude con un'altra punizione concessa dalla troppa indisciplina irlandese, che il piede potente e preciso di Mark Bennett da quasi cinquanta metri trasforma nei tre punti che mandano i Glaswegians a riposo in vantaggio di venti punti.

Il secondo tempo si apre, però, con la meta di Leinster che riapre la partita; si crea una ruck nei 22m scozzesi, dopo il calcio di Gopperth che ha dato il via alla ripresa, con Matawalu che ricicla su Glenn Bryce. Il giovane estremo si fa però murare il calcio di rinvio da Isaac Boss, bravo nella pressione e ancora di più nell'andare ad inseguire l'ovale, vincendo la sfida in velocità con lo scozzese prima di schiacciare oltre la linea.

Madigan trasforma e Townsend ricorre subito ad un cambio, inserendo il canadese Braid al centro al posto di Vernon e, poco dopo, togliendo Chris Fusaro per infortunio; Leinster è tornato in campo più concentrato e non molla la presa, mettendo a segno il parziale di 10-0 con una punizione di Ian Madigan concessa da Nigel Owens per un'irregolarità di Josh Strauss che non rotola via in un raggruppamento poco addentro ai suoi 22m.

Al 50′ il gioco si ferma perché il secondo assistente avverte Nigel Owens di uno scontro tra Matawalu e Cian Healy a metà campo; le riprese evidenziano che il mediano di mischia, dopo un placcaggio subito dal pilone, colpisce l'avversario al volto e finisce nel sin bin. I Warriors non riescono a riprendersi e, nei primi cinque minuti di inferiorità, subiscono altri dieci punti - Madigan dalla piazzola, con un piazzato e la trasformazione - e la meta di Isaac Boss, a chiudere un'azione avviata ancora dal centro irlandese, stasera apparso ispiratissimo.

Leinster passa a condurre per la prima volta nel match, chiudendo un terzo quarto di gara che entrerà negli annali del Guinness Pro12; un parziale di 24-0 contro la capolista, il bonus offensivo conquistato dopo essere andati a riposo con una sola meta marcata, un'intensità di gioco che, da queste parti, non si vedeva da un po' e, in generale, un dominio assoluto sotto ogni aspetto. Certo, l'inizio di ripresa dei Warriors è, all'opposto, da incubo.

Dopo venti minuti di sofferenza totale, i Glaswegians si riprendono quando tornano in parità numerica e Henry Pyrgos prende il posto di Matawalu; il possesso per cinque minuti consecutivi, però, lascia i Warriors sempre fuori dai 22m avversari e si conclude con l'in-avanti non forzato di Connor Braid che regala il possesso a Leinster. Si entra nei dieci minuti finali con i padroni di casa che allungano il vantaggio con una punizione di Madigan - bravo e fortunato con l'aiuto del palo - e i Warriors che, quando la gara ormai sta scappando, trovano le ultime energie per reagire.

Gli scozzesi conquistano tre punizioni consecutive che Horne calcia in touche, prima di trovare, dopo qualche fase a ridosso dei 5m avversari, finalmente il guizzo giusto con Glenn Bryce, ben servito da un passaggio lungo di Peter Horne che, con la trasformazione da posizione difficile, rimette la gara in parità. Seymour, nell'azione successiva, va vicinissimo alla meta, sfruttando un'indecisione di Luke Fitzgerald che è, però, reattivo nel recupero e bravo nel costringere l'ala della nazionale scozzese al tenuto.

Gli ultimi minuti sono, decisamente, nail-biting. Le due squadre si giocano davvero il tutto per tutto, senza risparmiarsi, e il match si chiude con Leinster in possesso ma con l'ottima difesa scozzese che conquista una punizione sui propri 10m, che Henry Pyrgos decide saggiamente di calciare fuori dal campo.

Leinster Rugby 34
Glasgow Warriors 34

Score: 7′ Hogg m Horne tr (0-7), 11′ Horne cp (0-10), 24′ McFadden m Madigan tr (7-10), 30′ Vernon m Horne tr (7-17), 34′ Bennett m Horne tr (7-24), 40′ Bennett cp (7-27); 40′ Boss m Madigan tr (14-27), 48′ Madigan cp (17-27), 51′ J. Murphy m Madigan tr (24-27), 55′ Boss m Madigan tr (31-27), 70′ Madigan cp (34-27), 73′ G. Bryce m Horne tr (34-34).

Leinster Rugby: 15. Zane Kirchner 14. Fergus McFadden 13. Ben Te'o 12. Ian Madigan 11. Dave Kearney 10. Jimmy Gopperth 9. Eoin Reddan 1. Michael Bent 2. Richardt Strauss 3. Marty Moore 4. Tom Denton 5. Mike McCarthy 6. Jordi Murphy 7. Shane Jennings (C) 8. Jack Conan
Panchina: 16. Sean Cronin 17. Cian Healy 18. Tadhg Furlong 19. Ben Marshall 20. Dominic Ryan 21. Isaac Boss 22. Gordon D'Arcy 23. Luke Fitzgerald

Glasgow Warriors: 15. Stuart Hogg 14. Tommy Seymour 13. Mark Bennett 12. Richie Vernon 11. DTH van der Merwe 10. Peter Horne 9. Niko Matawalu 1. Alex Allan 2. Fraser Brown 3. Zander Fagerson 4.Tim Swinson 5. Al Kellock (C) 6. Rob Harley 7. Chris Fusaro 8. Josh Strauss
Panchina: 16. Pat MacArthur 17. Jerry Yanuyanutawa 18. Mike Cusack 19. Jonny Gray 20. Adam Ashe 21. Henry Pyrgos 22. Connor Braid 23. Glenn Bryce

HT: 7-27
Note: serata fresca, 8°C, cielo coperto, vento quasi assente. Al Kellock festeggia la gara numero 150 da capitano dei Glasgow Warriors.
Sin bin: 50′ Niko Matawalu (Glasgow Warriors)
Man of the match: Isaac Boss (Leinster)
Spettatori: 16210
Arbitro: Nigel Owens (WRU)


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