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Problemi col fisco? Negli USA li risolvi su You Tube

Da Massmedili

Problemi col fisco? Negli USA li risolvi su You TubeParliamo un po’ di fantascienza, noi subumani che viviamo nella suburra dell’Europa. E in particolare del fisco altrui, tanto per piangere un po’ sul nostro.

Chiariamo una cosa: il fisco e la morte in tutto il mondo sono fra gli argomenti meno popolari che esistano. Nessuno ama pagare le tasse. Ma in Italia, come sappiamo, farlo è anche difficilissimo. Non parliamo poi dei rimborsi fiscali, vero e proprio incbo per professionisti e piccole imprese che hanno incautamente versato al fisco in eccesso… Il che non giustifica affatto ma in parte spiega il grado siderale di evasione fiscale che affligge la nazione.

Negli Stati Uniti le tasse non sono popolari, forse anche meno che da noi. Ma l’IRS (http://www.irs.gov/ equivalente statunitense dell’Agenzia delle entrate) si sforza almeno di rendere comprensibile a tutti, ma proprio a tutti i contribuenti le procedure standard, le cose da fare e da non fare.

Come? Dallo scorso marzo con brevi filmati molto chiari ed eloquenti (disponibili sia in inglese che in spagnolo) messi in rete su You Tube. Un esempio quello che trovate all’URL http://www.youtube.com/watchv=eJRaqUKoeMg&feature=channel_page  . Spiega cosa fare col fisco in caso di perdita di lavoro, ma ce n’è per tutti i gusti, anche una serie molto interessante che si chiama “Dov’è il mio rimborso?” che spiega le procedure per farsi ridare dal fisco i soldi pagati in eccesso.

Sul sito ufficiale dell’IRS c’è il link almeno ad una cinquantina di filmati, ma molto rapidamente il numero aumenta. Chi clicca sul link si trova di fronte un disclaimer molto specifico che chiarisce: state abbandonando il sito ufficiale dell’IRS (e entrando su You Tube).

Sarebbero possibili anche da noi simili videocircolari ? Quando mai il nostro sistema fiscale borbonico che utilizza l’oscurità del linguaggio e delle procedure come metodo principe per subornare il cittadino potrà mai arrivare a un simile livello di chiarezza e tempestività nella comunicazione e informazione verso il contribuente? E, soprattutto, vi immaginate come potrebbero essere i filmati realizzati dalla nostra amministrazione fiscale per spiegare le sue procedure? Forse, nei giorni in cui a Milano si inaugura la mostra sul grande Salvator Dalì un eccellente esercizio di surrealismo

Ma prendersela con gli uffici, infondo, è ingiusto. In realtà anche la nostra Agenzia sul suo sito ha fatto passi da gigante per comuinicare in maniera meno bizantina. Il problema non sono solo gli uffici, ma “la scarsa qualità e le contraddizioni della legislazione fiscale, che è pensata in maniera approssimativa e scritta in modo ancora più incomprensibile”. E non lo dico io. Non indovinate l’autore?

Solo e sempre Giulio Tremonti, che prima di fare il ministro faceva il contestatore delle tasse con i fondamentali libri scritti con Giuseppe Vitaletti come Le cento tasse degli italiani del 1986 e La fiera delle tasse del 1991. Che adesso, probabilmente, rischiano di diventare anche film…


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