Segnalazione e nota dell’Avv. Daniela Conte, Presidente dell’Associazione “Zero39 all professional services in one network”
Il processo di appello nei confronti di Amanda Knox e Raffaele Sollecito, accusati dell’omicidio della giovane studentessa universitaria Meredith Kercher (avvenuto a Perugia nella notte del 1 novembre 2007), è ripreso davanti alla Corte di Assise d’Appello di Perugia. I due studenti universitari (all’epoca del delitto fidanzati) in primo grado sono stati condannati, rispettivamente, a 26 e 25 anni di carcere. All’udienza del 12 marzo 2011 sono stati ascoltati 6 dei 7 testimoni previsti (tra addetti alle discoteche e ai servizi bus); uno sette testimoni non si è presentato ed è stato condannato e 200 Euro di multa. Le testimonianze sono collegate alle dichiarazioni rese al processo di primo grado dal clochard Antonio Curatolo (attualmente recluso), il quale ha affermato che nella notte dell’omicidio, i due fidanzati erano a Piazza Grimana, (di fronte alla casa dove è avvenuto l’omicidio), tra le 21:30 e le 23:30; in particolare, ha detto che che “quella sera stavo leggendo l’Espresso su una panchina, mentre fumavo una sigaretta ho notato in fondo alla piazza, vicino al campo da basket due fidanzati, per lo meno mi sono sembrati tali, che discutevano tra loro, come stessero litigando. Li ho osservati dalle 21,30 sino a quando me ne sono andato a dormire nel parco, verso le 23,30. Quei due ragazzi sono in quest’aula. Sono Amanda e Raffaele“. I testimoni ascoltati ieri hanno smentito le dichiarazioni di Antonio Curatolo, affermando che quella sera le discoteche erano chiuse. I legali di Raffaele Sollecito, Luca Maori e Giulia Bongiorno, intendono infatti dimostrare che la sera dell’omicidio non c’erano navette per le discoteche in Piazza Grimana, in prossimità del campo di basket (il punto dove il clochard ha detto di avere visto la Knox e Sollecito), perchè i locali erano chiusi. Il processo è stato rinviato al 26 marzo per ascoltare il 7^ testimone; altre date previste sono il 16 aprile e il 21 maggio (in quest’ultima udienza sarà discussa la perizia scientifica, che dovrà essere depositata entro il 9 maggio, e le parti presenteranno le proprie conclusioni), anche se il calendario potrebbe essere influenzato dallo stato dell’Avvocato Giulia Bongiorno, che è in dolce attesa. All’esito delle testimonianze e della perizia, la Corte deciderà se proseguire il processo (i legali di Amanda Knox e Raffaele Sollecito hanno chiesto di ascoltare altri testimoni) o se decidere in base alle prove raccolte. L’accusa chiede l’ergastolo per entrambi gli imputati; la difesa l’assoluzione. Roma, 13 marzo 2011 Avv. Daniela Conte RIPRODUZIONE RISERVATA