Tre anni fa, su input dell'allora direttore di Rai Sport Eugenio De Paoli, la Rai decise di dire basta alle discussioni infinite sugli episodi dubbi delle gare. Ok al ralenti su rigori concessi o negati, fuorigioco fischiati o ignorati, via libera all'analisi dei tecnici, ma solo a piccole dosi e senza polemiche a corredo per evitare di esasperare gli animi dei tifosi.
Ora quella linea sembra destinata ad essere sconfessata e la moviola a tornare al centro della scena. La tv pubblica che, a differenza della concorrenza non può contare sulle dirette dei match di serie A, deve giocare al meglio le sue carte nel dopo partita.
L'obiettivo del nuovo direttore di Rai Sport Mauro Mazza è dunque riportare un pò di pepe nel dibattito post-gara. Così, sia nei programmi della domenica, da Novantesimo minuto alla Domenica Sportiva, che in quelli del lunedì, l'analisi delle azioni incriminate avrà più spazio.
In particolar modo nel Processo, destinato a riapparire sulla Rai il lunedì sera sul tematico Rai Sport 1. La mente torna all'arena di Aldo Biscardi e al suo «moviolone», anche se al timone del programma, che come da tradizione avrà nel dibattito più che nelle immagini il suo punto di forza, questa volta ci sarà con ogni probabilità Enrico Varriale. Sarà invece l'ex arbitro Carlo Longhi, volto noto agli spettatori Rai, a districarsi tra le azioni contestate.
Mazza sta anche lavorando a rafforzare la sua squadra. L'idea è portare i giornalisti del Tg1 che seguono lo sport nella redazione di Rai Sport, d'intesa con il direttore del Tg1 Mario Orfeo. La pattuglia è composta da Marco Franzelli, Donatella Scarnati, Fedele La Sorsa e Mario Barteletti.
Secondo Mazza, il passaggio risolverebbe un'anomalia che va avanti da anni, in quanto Tg2 e Tg3 non hanno redazione sportiva, e per questo dovrebbe essere accompagnato da riconoscimenti per gli interessati: Franzelli e Scarnati, in particolare, sarebbero in lizza per la vicedirezione.