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Procreazione assistita, le tecniche per combattere l’infertilità

Creato il 03 giugno 2014 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

Le coppie che non riescono a concepire un figlio in maniera naturale e spontanea possono ricorrere alla procreazione assistita: ecco una lista di tecniche in aiuto di chi vuole diventare genitore.

Conservazione cordone ombelicale - Guida
 Di: Redazione

Infertilità e desiderio di procreare sono due concetti diametralmente opposti: da un lato, la normale esigenza di avere un figlio che ricorre nella vita di un uomo e di una donna adulti e maturi dal punto di vista psicologico, fisico, emotivo e sessuale, e dall’altro la difficoltà di procreare a causa di una infertilità di coppia, che rende impossibile la realizzazione di questa esigenza.

Le tecniche in aiuto delle coppie che desiderano avere dei figli sono tante: una volta riconosciuta ed accertata la causa dell’infertilità, le coppie possono ricorrere ad un trattamento specifico, che va valutato secondo specifici parametri e fattori, presso un centro specializzato di procreazione medicalmente assistita.

Queste tecniche o metodologie applicate allo scopo di aiutare le coppie a procreare, si possono distinguere, a seconda di alcuni fattori, in tecniche di primo livello, e tecniche di secondo livello: ognuna di esse è adatta nello specifico a risolvere i problemi di infertilità ed è pertanto indicata alle coppie secondo alcuni parametri che stabiliscono l’uso di una tecnica in sfavore di un’altra.

Da un punto di vista generale, le tecniche di cui fa uso la procreazione medicalmente assistita possono essere più o meno invasive: le tecniche di primo livello (come il monitoraggio dell’ovulazione, la stimolazione dell’ovulazione e l’inseminazione) sono metodi più semplici, meno invasivi, indicati in prima linea alle donne che non riescono a rimanere incinte in maniera naturale; le tecniche di secondo livello, invece, rappresentano una sorta di “ultima spiaggia” per tutte quelle coppie per le quali i tentativi meno invasivi si sono rivelati fallimentari.

La differenza fondamentale tra le tecniche di primo livello e le tecniche di secondo livello sta nel grado di invasività e nella semplicità di esecuzione: le prime sono meno invasive e relative semplici, prevedendo semplicemente la fecondazione all’interno del corpo della donna, come avviene nella fecondazione naturale; le seconde, invece, sono più complesse in quanto da un lato prevedono una manipolazione dei gameti, e dall’altro la fecondazione avviene quasi sempre in vitro, a differenza di quella naturale delle tecniche di primo livello.


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