La concorrenza ad Ovest era veramente pazzesca, come è rimasto fuori Ellis sono restati a casa anche giocatore del calibro di Steve Nash, Tony Parker, Eric Gordon, che avevano cifre importantissime e impatto indubbio, quindi la sua mancata convocazione non è di certo una bestemmia come anche però un suo eventuale inserimento.
Per Ellis quest’anno ci sono 25.4 punti, 3.5 rimbalzi, 5.5 assist con 2.3 recuperi, 45.9% da due, 36.6% da tre e 76.9% ai liberi. Cifre di tutto rispetto che l’hanno fatto diventare ufficialmente il leader dei Golden State Warriors che stanno ricostruendo dopo un paio di buone stagioni sotto la guida di coach Nelson; eppure i rumors che lo vedono in altre squadre non sono del tutto esauriti, anzi, anche perchè le sue dichiarazioni negli ultimi tempi si sono prestate ad essere anche mal interpretate e il suo feeling con Stephen Curry non sembra proprio perfetto, nonostante i numeri dicano il contrario.
I Warriors come detto sono in un periodo di ricostruzione, l’arrivo di David Lee in estate come free agent non ha portato grandi miglioramenti; il record attuale dice 23-29 che vale la 12esima posizione della Western Conference a troppe partite di distanza per sperare di rientrare nella corsa all’ottavo posto.
La gioventù a disposizione di coach Keith Smart c’è e così anche il talento, ma è indubbio che manchi ancora qualcosa di importante per poter ambire a traguardi più importanti. La base solida da cui ripartire comunque c’è, e si chiama Monta Ellis!