Aspetto con ansia i miei giorni di vacanza a Tenerife. Prima di tutto per riposarmi e poi per fare acquisti di profumi. L’anno scorso infatti, complici i prezzi decisamente vantaggiosi, mi sono portata a casa un bel bottino di cosmetici e soprattutto di profumi che magari a prezzo pieno non avrei mai acquistato.
E’ il caso di Chanel n°19 Poudré, la creazione di Jacques Polge in omaggio dello storico Chanel n°19, il cuginetto più incisivo del numero 5.
Questa versione moderna, coniata qualche anno fa, del numero 19 è l’esempio di come un profumo possa rinnovarsi in modo assolutamente decisivo e interessante, in una chiave però costantemente votata all’eleganza e alla sobrietà. E infatti questo è un profumo sobrio, quasi casto direi. Non è dolce, non è romantico (non credete alle recensioni che lo descrivono come un profumo romantico) e non è neppure troppo femminile. Anzi, per certi versi potrebbe anche essere gradito a un uomo dopotutto.
L’impatto è immediato con l’iris, nota di testa di questo profumo, che però viene subito seguito da un protagonismo di muschi e legni che rendono il profumo intenso e legnoso, con un accenno di vetiver che gli dà per l’appunto quell’aspro maschile di cui ho appena scritto.
Poudré sia nell’impatto olfattivo cipriato ma anche e soprattutto nell’erogazione. Il profumo infatti è in una bottiglia speciale che eroga in forma di vapore e quindi sentirete l’essenza penetrare nella pelle molto di più che per un profumo erogato in forma liquida che spesso finisce per scivolare via.
Per questo Chanel n°19 Poudré è intenso e persiste addosso per tutto il giorno. Ovviamente sta a voi non esagerare con l’applicazione, anche se con me cascate male perché ammetto di esagerare a volte…
Detto ciò questo profumo mi è piaciuto molto in fase di test ma ammetto che è forse un po’ troppo aggressivo e legnoso per i miei gusti. Credo perciò che una bottiglietta da 50ml come quella acquistata tempo fa basterà a soddisfare la mia esperienza e resterò fedele ad altri profumi Chanel.