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Profumo di donna

Da Abcd
Ho avuto anch'io un'apparizione. Non sarò venuto a conoscenza dell'ennesimo segreto di Fatima, ma è stata lo stesso un'esperienza unica nel suo genere. Era l'epilogo di una normale e tranquilla serata primaverile e, mentre tornavo a casa percorrendo i soliti noiosi chilometri che separano la mia attuale dimora dal mondo civilizzato, ebbi una strana sensazione. Mi sebrava di aver già provato quell'emozione, ma stavolta era diverso. Sentivo una strana pressione all'altezza dell'intestino, come quando, improvvisamente e inaspettatamente, incontri per strada la ragazza dei tuoi sogni, quella ragazza di cui il solo sguardo ti manda il cervello in pappetta e ti sbottona la patta. Nonostante questa strana sensazione mi turbasse un po', proseguii imperterrito per la mia strada, ma ad un certo punto la pressione si spostò e la sentii percorrermi il colon a gran velocità, tant'è che un brivido mi attraversò la colonna vertebrale facendomi irrigidire e rizzare i peli nel naso. Finalmente mi resi conto di cosa stava succedendo: dovevo cagare. In preda al panico, ripresi la marcia e mi diressi a velocità sostenuta verso la salvezza, il beneamato cesso. Una volta arrivato al portone di casa, stremato, ma al contempo felice, citofonai e fu come se le porte del paradiso si spalancassero davanti ai miei occhi. Salii le scale in fretta e furia, tre o quattro gradini alla volta, e mi fiondai all'interno del mio corridoio oltrepassando la porta d'ingresso. La luce proveniente dalla cucina mi abbagliò, mi rese temporaneamente cieco e , tastando le pareti, mi precipitai alla porta del bagno. Tirando un profondo sospiro di sollievo, girai la maniglia e rimasi col fiato sospeso per alcuni secondi. Pietrificato, udii la parola più terrificante che avessi mai sentito provenire dall'altro lato della porta: "OCCUPATO!". L'odiosa voce di mia sorella non aveva mai avuto un tono così sgradevole. Una lacrima mi solcò il viso, ma non tutte le speranze erano andate perse. Mi voltai subito verso il bagno secondario, ne spalancai la porta, alzai la tavoletta e mi tuffai a bomba sul cesso.
Dopo pochissimi secondi mi sentivo così leggero da poter "spiccare il volo alla velocità della luce", ma un odore acre di patatine fritte del McDonald's si levò dal water e mi penetrò nelle narici, mi si annebbiò la vista ed accadde qualcosa di inspiegabile. Vidi comparire davanti a me una figura di donna, con un manto rosa e celeste, che mi fissava e mi tendeva la mano. Ero in uno stato di trance, a bocca aperta ricambiavo il suo sguardo, quando ad un certo punto le sue labbra si schiusero e ne uscì una melodica voce, simile a quella di Carmen Consoli. Nel mio stupore la signora disse, sempre con la mano protesa verso me: "Sono la... MADONNA CHE SCHIFO! E MO CHI CAZZO PULISCE?".

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