Il censimento lo abbiamo fatto ieri sera, prima che ce ne si dimentichi. I due genitori con il fazzoletto pronto per i mille starnuti che ci ha regalato questo autunno orgoglioso delle sue piogge e dei suoi sbalzi di temperatura.
Alice Ginevra vuol far la grande e pretende di impossessarsi della tastiera, così come quando si va a far colazione al “Rosso Blu” di Quarto Inferiore, quando pretende di bere dal bicchiere (e lo fa!) o quando cerca di portarsi alla bocca la brioche di Sabrina o il suo cappuccino.
“Ma cucciola, devi ancora compiere i 4 mesi!” La rimbrotta con il sorriso Sabrina. Lei la guarda, abbozza un sorriso e poi allunga la mano, afferra la brioche e con forza insiste nel voler fare ciò che la sua dolce e piccola età non le concede.
Alice Ginevra sa di peluche e di carillon, di piccole parole dette nella sua lingua dove con gli occhi e con un sorriso aperto, da il senso ai suoi vocalizzi.
Alice Ginevra piega il tempo tra le sue piccole dita e non se ne fa scivolare nemmeno un attimo. Non perde un momento e quando pretende una cosa, sa farsi capire bene quando vuole e, in questo caso, non è la macchina che ha che conta.
Ti prende, ti avvolge, ti succhia, ti consuma e noi siamo ben felici di farci prendere, di farci avvolgere, di lasciarci succhiare e di farci consumare.
Piano scende la sera inscurendo ancor di più quel grigio che c'è fuori.
Piano scende la sera e la luce di quegli occhi profondi incendiano anche questo tramonto che fuori dalla finestra non c'è più.
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Mentre ascoltiamo i suoi gridolini, Sabrina apre il frigorifero e l'odore che per noi è puro piacere, riempie la cucina. Due gioielli neri se ne stanno rinchiusi nel loro sacchetto, quello raccomandato da colei che ce li ha regalati. A questo punto c'è voluto poco per trasformarli in un piatto che ancora non ci eravamo ancora preparati.
Questa è la scusa con cui partecipiamo al Contest di Natalia di "Fusilli al Tegamino".
Abbiamo un debole per la pasta ripiena e in questa occasione non abbiamo voluto fare eccezione.
TORTELLONI AL TARTUFO NERO
Ingredienti:
Per la pasta fresca:
100 gr di farina 00 di grano tenero della Molino Chiavazza
100 gr di semola rimacinata della Molino Chiavazza
2 uova
1 pizzico di sale
Per il ripieno:
250 gr di ricotta mista
50 gr di crema di tartufo
80 gr di Parmigiano grattugiato
Per il condimento:
burro q.b.
2 cucchiai del ripieno dei tortelloni
2 tartufi neri di cui uno grattugiato e uno tagliato a scaglie
Per prima cosa impastiamo le farine con le uova e il pizzico di sale, lavorando l'impasto con le mani fino ad ottenere una palla bella compatta. La avvolgiamo nella pellicola e la lasciamo riposare per almeno mezz'ora.
Dividiamo l'impasto in panetti più piccoli e li stendiamo con la nostra Marcato fino ad ottenere delle sfoglie sottili. Noi le abbiamo passate fino alla tacca numero 6.
Mentre l'impasto riposava abbiamo preparato il ripieno, mescolando in una ciotola la ricotta, il parmigiano e la crema di tartufo.
Con un tagliapasta abbiamo tagliato la sfoglia in quadrati di 5 centimetri di lato, al cui centro abbiamo posizionato il ripieno. A questo punto abbiamo piegato i quadrati di pasta formando dei triangoli e li abbiamo poi chiusi a mò di tortelloni.
Per il condimento abbiamo deciso di scegliere ingredienti che valorizzassero i nostri tortelloni, quindi abbiamo fatto sciogliere del burro in una padella capiente e vi abbiamo unito due cucchiai colmi del ripieno dei tortelloni (che avevamo tenuto da parte), in modo da donare cremosità al piatto e come tocco finale abbiamo grattugiato un tartufo. Il secondo l'abbiamo tagliato a scaglie.
Abbiamo cotto i tortelloni in acqua bollente alla quale abbiamo aggiunto due dadi vegetali senza glutammato e una volta scolati li abbiamo fatti saltare in padella insieme al condimento e li abbiamo impiattati e serviti caldi.