Con evidente riferimento al “Carpe Diem” di Orazio viene lanciato un progetto multidisciplinare sul complesso carsico Pollera-Buio che si sviluppa nella Rocca Carpanea di Finale Ligure (SV), Liguria.
La prima domanda che sorge spontanea è perché “cogli l’attimo” per un progetto applicato ad un fenomeno carsico che è li e rimarrà li perdurando nel tempo.
Ebbene abbiamo “colto l’attimo” di una particolare congettura astrale che ha visto decine di adesioni ad una semplice mail di richiesta disponibilità per il rifacimento del rilievo del complesso.
Una risposta corale degli speleologi liguri andata oltre la più rosea immaginazione…
Ma ve lo immaginate gestire 20-30 speleo nella topografia di precisione e nella successiva elaborazione dei riporti grafici?
Per dare spazio a tutti abbiamo spulciato le capacità riconosciute negli speleologi che si sono dati disponibili allargando di fatto il progetto alle varie branche della speleologia. Già che eravamo in ballo, per cogliere al meglio l’attimo, abbiamo osato chiedere anche a professionisti di vari campi trovando massima disponibilità anche li…
In parole povere in due settimane abbiamo organizzato una uscita preliminare per formare ed omogeneizzare le squadre durante la stesura della poligonale di base ed un fine settimana operativo con le varie squadre dislocate in parallelo sia dentro che fuori… un momento di confronto e di insegnamento in varie specializzazioni: apriranno i lavori 2 squadre di individuazione fauna che segnaleranno l’eventuale presenza affinché non venga disturbarla dalle successive squadre; 4 topografiche; 1 di posizionamento con GPS professionali; 3 fotografiche; 2 di cineoperatori professionisti; 1 squadra meteo e idrologia più speleo vari di supporto e trasporto. A questo si aggiunga l’avvio della ricerca bibliografica degli articoli prodotti sul complesso e grotte limitrofe, la scansione dei rilievi storici, e la raccolta dei acconti degli esploratori, delle foto e video “antichi”…
Carpe Diem per avere la massima resa con minima spesa; Il progetto nasce da un finanziamento regionale richiesto dalla Delegazione Speleologica Ligure per la revisione dei dati catastali del complesso, e in due settimane si è evoluto in progetto multidisciplinare perlopiù per dare l’opportunità a tutti coloro che hanno dato disponibilità di potersi cimentare ognuno con la propria specifica preparazione, arrivando a toccare tutti gli aspetti della speleologia e coinvolgendo esperti e professionisti di settori specifici (biologia, archeologia, ecc.) che collaborano in pieno spirito speleologico.
Il complesso in questione, Pollera-Buio, si trova a Finale Ligure, è meta di corsi di introduzione alla speleologia, di campi scout, di prove di iniziazione nonché di semplice visita di centinaia speleologi/anno provenienti da tutta la Liguria ma anche dal Piemonte, Val d’Aosta, Lombardia e Emilia Romagna. È stato oggetto di ricerca sin dal 1700, sono stati trovati importanti reperti paletno-paleontologici, sono stati condotti svariati studi, ma sempre in modo slegato e mai in modo esaustivo, basti pensare che non esiste la sezione delle due grotte e non è noto lo sviluppo totale del sistema, che presenta pure posizionamenti errati…
Il coordinatore,
Roberto Chiesa.