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Progetto L&F; - Le risposte di Andrea Romeo + Saggio breve "Dal testo alla pellicola e viceversa"
Da Dalailaps @dalailapsAndrea ha scritto per voi un ricco saggio breve: abbiamo deciso di renderlo scaricabile in cambio di un Tweet o di una condivisione su Facebook. Cliccate qui sotto per scaricare il saggio in formato ePub, Mobi e Pdf in formato A4.
Andrea RomeoAndrea Romeo è un attivista per i diritti dei più deboli (siano essi umani o animali) contro ogni forma di sopruso. È un libero ricercatore, con una laurea in Scienze della Comunicazione e un dottorato in Scienze Umane. È stato attivista per i diritti animali in Inghilterra con il SAFA (Sussex Action For Animals) e si è occupato molto di media, nello specifico dell'aspetto ludico nell'interazione umana nei media in generale e quindi nelle realtà virtuali online. Ha vissuto negli USA e ha fatto ricerca a San Francisco e a New York, alla Columbia University. Collabora con alcune testate online, in primis Il Cambiamento, giornale che si occupa di tematiche ecologiste ed animaliste, e con riviste scientifiche e di filosofia antispecista. È cofondatore di un meta-blog culturale che fa controcultura da un punto di vista antispecista che uscirà presto sul web.
L'opinione di Andrea.Qual è il film tratto da un libro che più ha odiato e quale quello che più ha apprezzato? In entrambi i casi, per quale motivo? Per rispondere alla prima domanda, in generale non apprezzo molto i film che, prendendo spunto dal romanzo, cambiano i personaggi (sempre per quella teoria dei bambini che vogliono che la storia sia Romeo and Juliet con Leonardo DiCaprio, l'ho trovato ridicolo) giocando con piccole sfumature e con i dettagli. Quindi, per lo stesso motivo, apprezzo quei film tratti da libri che invece sono rimasti fedeli al testo originale. Ad esempio mi è piaciuto molto 1984 di Michael Radford che coglie pienamente – a mio vedere – le atmosfere, i personaggi etc. dell'omonimo romanzo di George Orwell. Lo stesso dicasi per Il signore degli anelli di Peter Jackson (anche se manca Tom Bombadil!) raccontata sempre allo stesso modo!). Per questo motivo non mi attraggono ad esempio film presi dai classici della letteratura che vengono stravolti: credo che in questo caso il regista debba attenersi quanto più possibile al testo (mi viene in mente il
C’è un libro che le è piaciuto per la sua capacità di far immaginare i fatti narrati in modo nitido, quasi come ne potesse vedere le scene come in un film? C’è uno scrittore che apprezza particolarmente per il suo talento nello scrivere scene di questo "tipo"? Non saprei rispondere a questa seconda domanda. Direi che più o meno tutti i libri che ho letto – e credo che la bravura di chi scrive dipenda anche da ciò – mi abbiano catapultato nel mondo rappresentato attraverso la scrittura.
C’è un libro che ha letto di cui sarebbe curioso di vedere la versione cinematografica? Per quanto concerne libri di cui vorrei vederne la versione cinematografica, si, ce ne è. Mi viene in mente Il Giocatore di Dostojevski. Mi pare che non sia mai stato girato un film degno dell'opera. Ma anche testi di Sepulveda, di Stefano Benni o di Boris Vian.
Le è capitato di acquistare il libro da cui è stato ispirato un film dopo averlo visto? Quale? Ne è rimasto soddisfatto o deluso? Soltanto una volta: Trainspotting. Devo dire che mi sono piaciuti sia il film di Danny Boyle che il libro di Irvine Welsh. Nonostante le due opere siano diverse, credo che il film sia riuscito in pieno a trasmettere le stesse emozioni, lo stesso senso di vuoto causato da una realtà chiusa, una gabbia senza via d'uscita propria della tossico dipendenza da eroina che mi ha trasmesso il libro. Ma devo dire che forse - anche se la storia non si fa con i ma e con i se - se avessi prima letto il libro, le mie sensazioni sarebbero state diverse (non per forza in negativo, intendiamoci). Vorrei aggiungere – a difesa del cinema – che ho visto film che si rifanno a libri famosi che non ho mai letto e che ho apprezzato tantissimo: forse non saprò mai se il libro sia meglio o peggio del film, almeno fin quando non lo leggerò (se mai ciò avverrà). Alcuni esempi sono in questo senso il film Naked Lunch di David Cronenberg che si rifà al famoso libro di William Burrough, o anche Into the Wild di Sean Penn ispirato all'omonimo libro di Jon Krakauer.
Le è capitato di leggere un libro e immaginare uno dei personaggi con il volto di qualche attore che pensa sarebbe perfetto nel ruolo? Se sì, chi e per quale personaggio? Bella domanda. Immagino di si, molte volte, ma non mi viene in mente nessun episodio/aneddoto. Mi è capitato però al contrario di affermare “questo attore è perfetto per questa parte!”. L'ho affermato tantissime volte: in Il signore degli anelli ad esempio immaginavo proprio in quel modo i personaggi del romanzo mitopoietico di Tolkien che avevo letto (e appassionato) da bambino. Oppure di vedere nell'attore scelto per una parte una scelta azzeccata pur non conoscendo l'opera in precedenza. Ad esempio nella serie televisiva The Sopranos la scelta di James Gandolfini (attore praticamente sconosciuto) per la parte del protagonista Tony Soprano invece di Ray Liotta mi è sembrata perfetta. A volte inoltre penso che usare un viso nuovo piuttosto che quello di attori conosciuti sia un'ottima scelta stilistica.
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