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Insieme agli altri tre candidati alla segreteria del Pd, è disponibile anche il programma di Renzi, che dice la sua in questi giorni sul tema spinoso della legge elettorale. E lo fa senza mezzi termini, mostrando quello che secondo lui è il modello in grado di garantire stabilità di governo e certezza delle coalizioni: il maggioritario. “Non esiste che si vada a votare con un sistema proporzionale, ne va della dignita’ del Pd”, ha detto Renzi intervistato da Repubblica. “Ho insistito sulla legge elettorale anche per stoppare il giochino di qualcuno in Parlamento, spero non tra gli altri candidati alla segreteria del Pd ma magari tra qualcuno che li sostiene, di poter forzare per arrivare a una legge elettorale proporzionale”. Maggioritario quindi, che si sposa con quella idea di bipolarismo tanto cara ai prodiani, memori dell’esperienza dell’Ulivo e a uno dei principali sostenitori di Matteo Renzi, Walter Veltroni, che della vocazione maggioritaria del Pd aveva fatto il cavallo di battaglia per evitare esperienze di coalizioni rissose e inconcludenti. Matteo Renzi risponde poi con un no all’ipotesi circolata in questi giorni, che vedeva il sindaco di Firenze, probabile vincitore delle primarie del Pd, fare una sorta di ticket con Cuperlo per rinsaldare la base del partito: “siamo già ai ticket…Ha già risposto a Cuperlo: parliamo di cose serie, parliamo dei congressi” ha detto il sindaco di Firenze, facendo eco alle parole dello stesso Cuperlo al quale era stata chiesta negli scrosi giorni la stessa cosa. E’ stato anche diffuso, oltre a quello degli altri tre candidati alla segreteria Pd, il programma di Renzi, che coglie l’occasione per rilanciare un messaggio di speranza verso un futuro ancora incerto e invita a non “sprecare” la crisi come opportunità per cambiare le cose: La fotografia di queste ore ci consegna l’immagine di un’Italia stanca, impaurita, rassegnata. Sembra che il nostro tempo migliore sia alle spalle e che cambiare sia uno sforzo più impossibile che difficile. Non è così. Chi crede nella politica, nel valore e nella dignità della politica, sa che non è così, non può essere così. Ci meritiamo di più. E tocca a noi cambiare verso. Dobbiamo affrontare la paura con il coraggio, la stanchezza con l’entusiasmo, la rassegnazione con la tenacia. I punti principiali del programma di Renzi sono dunque: la crisi degli iscritti e degli elettori Pd e il rilancio di un partito forte e con chiava vocazione maggioritaria; il voto al Movimento Cinque Stelle è un chiaro segnale di voglia di cambiamento degli italiani, bisogna essere l’alternativa; la vittoria alle elezioni si ottiene ottenendo voti da persone che la pensano anche in modo diverso e magari si considerano di centrodestra, di centro o altro, bisogna quindi guardarsi attorno e non solo nel proprio orticello. Poi tante altre cose nel programma di Renzi, trasparenza del partito, soluzioni per rilanciare il lavoro, con la fine dei finanziamenti a pioggia e la revisione delle agenzie per il lavoro, riforme strutturali per rilanciare il Paese, volontà di discussione di ogni argomento al momento del Congresso, costruire un vero e proprio tema di diritti civili, rilancio del volontariato e del cosiddetto “terzo settore“, l’Italia che deve proiettarsi verso gli Stati Uniti d’Europa e il superamento della cosiddetta “logica del 3%.