Il Torneo Città di Caorle è uno dei tanti tornei di prestagione che permettono agli allenatori di far girare le proprie squadre in vista dell’inizio della stagione, ai giocatori di migliorare la loro forma ed entrare nel ritmo partita, e agli addetti ai lavori esterni e ai tifosi di valutare lo stato di salute delle squadre impegnate. Ecco che allora diventa bello e utile cercare di capire a che punto della loro preparazione sono Cantù, Roma, Treviso e Milano, le quattro squadre che partecipavano alla quarta edizione del torneo della città veneziana.
A vincere alla fine è Cantù per 78-61 su Roma, mentre al terzo posto arriva Treviso che supera Milano nella finalina per 74-65. Per tutte le informazioni sulle partite cliccate qui.
Partiamo allora ad analizzare chi ha vinto il torneo e chi ha convinto di più, la Bennet Cantù: la società ha lavorato in modo perfetto in estate mantenendo quasi l’intero gruppo che ha fatto bene nella passata stagione e consegnando a coach Trinchieri ulteriori rinforzi; il principale è senz’altro Mike Green, che dopo alcuni anni in Belgio approda per la prima volta in Italia e lo fa senza nessun timore: per lui ci sono 19 punti nella semifinale e 17 in finale oltre a tante altre piccole cose utilissime per la squadra; il folletto americano, infatti, oltre a saper tirare sa anche penetrare nonostante la stazza non proprio imponente e difendere mettendo pressione sul portatore di palla avversario. Potrebbe senza dubbio essere una sorpresa di questo campionato. Per il resto Marconato dà la solita sostanza oltre all’esperienza e Tabu dalla panchina può dare punti in pochi minuti.
La squadra sembra già rodata, mancano ancora alcuni automatismi con Green ma il fatto di aver mantenuto inalterato il gruppo è stata una decisione davvero importante e la squadra sembra già pronta per l’inizio della stagione.

Vitali e Crosariol, nonostante il grande lavoro che sta facendo con loro coach Boniciolli, rimangono due giocatori incompiuti, due che potrebbero essere la colonna portante della squadra e che invece si accontentano e non riescono mai a pungere veramente.
C’è ancora molto da lavorare in vista dell’inizio del campionato, ma sembra che manchi ancora qualcosa anche a livello di roster per essere veramente all’altezza delle aspettative.

Repesa si è arrabbiato spesso in questi due giorni per la lentezza della manovra e per una difesa troppo distratta, tutte cose da mettere a punto per arrivare ai primi appuntamenti al meglio.

I lati negativi invece riguardano senza dubbio due nuovi acquisti, ovvero Nicolò Melli e Oleksey Pecherov. Il primo non si è mai visto in campo, ha vagato per il parquet senza mai riuscire a trovare la sua posizione chiudendo con 7 punti totali, davvero troppo poco per uno che punta alla consacrazione nazionale e prima o poi alla NBA; il secondo ha dimostrato tutti i suoi limiti, e cioè l’accontentarsi del tiro dalla media-lunga distanza, senza mai metterlo però: 10 punti con 3/9 venerdì e 12 punti con 2/9 ieri, percentuali non proprio esaltanti da uno che proviene dal massimo campionato internazionale e che ha un fisico incredibile.
Insomma, Bucchi ha delle scusanti, ma deve far presto a quadrare il cerchio e far trovare un’identità a questa squadra, prima che qualcosa al suo interno si rompa.





