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Promossi e bocciati del Torneo di Caorle

Creato il 19 settembre 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

cantuIl Torneo Città di Caorle è uno dei tanti tornei di prestagione che permettono agli allenatori di far girare le proprie squadre in vista dell’inizio della stagione, ai giocatori di migliorare la loro forma ed entrare nel ritmo partita, e agli addetti ai lavori esterni e ai tifosi di valutare lo stato di salute delle squadre impegnate. Ecco che allora diventa bello e utile cercare di capire a che punto della loro preparazione sono Cantù, Roma, Treviso e Milano, le quattro squadre che partecipavano alla quarta edizione del torneo della città veneziana.
A vincere alla fine è Cantù per 78-61 su Roma, mentre al terzo posto arriva Treviso che supera Milano nella finalina per 74-65. Per tutte le informazioni sulle partite cliccate qui.

Partiamo allora ad analizzare chi ha vinto il torneo e chi ha convinto di più, la Bennet Cantù: la società ha lavorato in modo perfetto in estate mantenendo quasi l’intero gruppo che ha fatto bene nella passata stagione e consegnando a coach Trinchieri ulteriori rinforzi; il principale è senz’altro Mike Green, che dopo alcuni anni in Belgio approda per la prima volta in Italia e lo fa senza nessun timore: per lui ci sono 19 punti nella semifinale e 17 in finale oltre a tante altre piccole cose utilissime per la squadra; il folletto americano, infatti, oltre a saper tirare sa anche penetrare nonostante la stazza non proprio imponente e difendere mettendo pressione sul portatore di palla avversario. Potrebbe senza dubbio essere una sorpresa di questo campionato. Per il resto Marconato dà la solita sostanza oltre all’esperienza e Tabu dalla panchina può dare punti in pochi minuti.
La squadra sembra già rodata, mancano ancora alcuni automatismi con Green ma il fatto di aver mantenuto inalterato il gruppo è stata una decisione davvero importante e la squadra sembra già pronta per l’inizio della stagione.

roma
La Lottomatica Roma è la prima delle rimandate: nella vittoria in semifinale contro Milano si erano viste cose discrete, dei miglioramenti in Washington (che sembra essere tornato ad un peso forma decente), il buon inserimento di un grande talento come Dedovic (in prestito dal Barcelona), al lavoro di squadra di Traorè, altro nuovo acquisto importante. Contro Cantù in finale, invece, questi miglioramenti sono svaniti, Roma è tornata quella della scorsa stagione, senza idee precise e molle in difesa. Smith è ancora molto lontano dalla migliore condizione ed essendo arrivato da poco non è ancora entrato nei meccanismi della squadra, gli infortuni di Gigli, Vitali ed Heytvelt tolgono possibilità di rotazioni e sono ovviamente una piccola scusante per questo torneo.
Vitali e Crosariol, nonostante il grande lavoro che sta facendo con loro coach Boniciolli, rimangono due giocatori incompiuti, due che potrebbero essere la colonna portante della squadra e che invece si accontentano e non riescono mai a pungere veramente.
C’è ancora molto da lavorare in vista dell’inizio del campionato, ma sembra che manchi ancora qualcosa anche a livello di roster per essere veramente all’altezza delle aspettative.

treviso
Altra squadra rimandata è la Benetton Treviso: l’impegno in EuroCup si avvicina e quindi i biancoverdi dovrebbero già essere a buon punto della preparazione, ed invece a tratti i giocatori sembrano veramente spaesati. Di sicuro i tanti nuovi arrivi non hanno aiutanto, in più alcuni di questi sono arrivati da pochissimi giorni (vedi Markovic e Peric) e quindi è ovvio che la chimica non sia delle migliori. Il discorso fatto per Roma, però, vale anche per Treviso preso però al contrario: nella partita di ieri sera contro Milano la squadra ha giocato abbastanza bene mettendo in mostra buone cose e rispettando le richieste di coach Repesa, nella prima partita contro Cantù, invece, l’imbarcata (la Bennet era sopra anche di 19 punti) è stata sventata solamente da un ultimo quarto semiperfetto di Toolson unico a salvarsi con 21.5 punti di media, mentre per il resto si è visto ben poco: Gentile spesso svogliato, Motiejunas che ha bloccato la sua crescita tecnica, Brunner volenteroso ma inconcludente.
Repesa si è arrabbiato spesso in questi due giorni per la lentezza della manovra e per una difesa troppo distratta, tutte cose da mettere a punto per arrivare ai primi appuntamenti al meglio.

milano
Infine parliamo della bocciata del torneo, ovvero l’Armani Jeans Milano che oltre ad aver perso entrambe le partite ha fatto una fatica incredibile ed è sembrata molto slegata; la squadra di coach Bucchi era la più rimaneggiata tra tutte e quindi dare un giudizio è frettoloso e sarebbe sbagliato: mancavano tre titolari come Hawkins, Jaaber e Maciulis, troppo importanti per l’equilibrio della squadra, però intanto si possono notare alcune piccole tendenze. Per iniziare quelle positive: Petravicius sta tornando quel giocatore che al Lietuvos Rytas aveva fatto benissimo e che sarà decisivo questa stagione se riuscirà a restare lontano dagli infortuni; Mordente e Rocca costituiscono l’ossatura storica di questa squadra che anche questa estate ha cambiato molto per arrivare al livello di Siena.
I lati negativi invece riguardano senza dubbio due nuovi acquisti, ovvero Nicolò Melli e Oleksey Pecherov. Il primo non si è mai visto in campo, ha vagato per il parquet senza mai riuscire a trovare la sua posizione chiudendo con 7 punti totali, davvero troppo poco per uno che punta alla consacrazione nazionale e prima o poi alla NBA; il secondo ha dimostrato tutti i suoi limiti, e cioè l’accontentarsi del tiro dalla media-lunga distanza, senza mai metterlo però: 10 punti con 3/9 venerdì e 12 punti con 2/9 ieri, percentuali non proprio esaltanti da uno che proviene dal massimo campionato internazionale e che ha un fisico incredibile.
Insomma, Bucchi ha delle scusanti, ma deve far presto a quadrare il cerchio e far trovare un’identità a questa squadra, prima che qualcosa al suo interno si rompa.


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