Il Prunus spinosa, meglio conosciuto con il nome di prugnolo, è quel meraviglioso arbusto dalle particolari infiorescenze bianche che regalano,in autunno,le caratteristiche bacche viola.
Il prugnolo cresce comunemente nei boschi cedui e nei cespuglietti aridi, sui pendii soleggiati e ai margini dei sentieri .
Il prugnolo è alto fino a 4 metri. I fiori sono bianchi, con frutti tondi di colore blu; le foglie sono quasi ovali, alterne e seghettate. La fioritura avviene in genere tra marzo e aprile, mentre la maturazione dei frutti tra settembre e ottobre.La corteccia della pianta era utilizzata in passato per colorare di rosso la lana.
I frutti, prugnole o susine selvatiche, contengono tannino (responsabile del tipico sapore aspro), flavonoidi, acido malico, saccarosio, pectina, gomma e vitamina C.
I frutti del prugnolo sono stimolano i processi digestivi, sono aperitivi e tonificanti dell’organismo in generale e si usano per marmellate e per insaporire il gin. Il consumo dei frutti provoca un aumento dell’appetito e una sensazione rinfrescante e rivitalizzante; si possono mangiare freschi, cotti o sotto forma di sciroppo.
In particolare, i fiori sono degli ottimi lassativi ed anche degli ottimi purificanti; la corteccia, invece, è astringente e contiene tannini e una sostanza amara, mentre le foglie si possono usare per una efficace tisana depurativa.
Il liquido di cottura delle prugnole si può utilizzare per effettuare tamponi nasali efficaci per fermare l’epistassi ; si può usare anche per fare sciacqui e gargarismi in caso di gengivite e di faringite.
Questa pianta costituisce un valido rimedio naturale per gli stati di convalescenza e l’inappetenza tipica dei bambini. Puo’ essere indicata anche in caso di astenia, di acne giovanile, ritenzione idrica o per prevenire i danni da inquinamento. In erboristeria si possono trovare l‘olio essenziale e gli estratti secchi per la preparazione di decotti e tisane. Molto efficace e’ lo sciroppo.
I fiori di Prugnolo si usano per adornare insalate crude e per aromatizzare vini e liquori; i frutti si possono mangiare al naturale o usare per preparare marmellate, gelatine, succhi, sciroppi, bevande, liquori.