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Proroga per le termovalvole

Creato il 01 agosto 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

E’ stata stabilita una proroga per l’installazione delle termovalvole ai termosifoni casalinghi. Con la scadenza fissata per il 2016, saranno disponibili per i cittadini 29 mesi per mettere a norma i caloriferi, entro i quali non saranno previste sanzioni per coloro che ancora non avessero ancora effettuato l’intervento.
L’installazione ha i suoi pro e contro; permette sicuramente un risparmio energetico notevole, rendendo i termosifoni “green” o quasi; di contro, la spesa da affrontare per mettere a norma tutti i termosifoni di un appartamento oscilla tra gli 800 e i 1000 euro. La delibera per la proroga del limite massimo per le installazioni è opera dell’Assessore regionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia, e sarà discussa in Consiglio Comunale il 30 luglio. La scadenza del 2016 è in linea con le normative dell’Unione Europea. A causa della proroga, sarà necessario tentare di arginare l’inquinamento e le polveri sottili, argomento sollevato dal centrosinistra, attraverso un intervento sulla qualità dell’aria, sulla “mobilità pubblica sostenibile” e su possibili restrizioni sulla circolazione in città delle automobili private che, secondo una statistica dell’Arpa, sono responsabili di circa l’80% delle emissioni inquinanti.
Inoltre, come ha sottolineato Valmaggia, prorogare il limite massimo di scadenza potrebbe permettere l’acquisizione di nuovi fondi da destinare a Finpiemonte, dopo l’esaurimento degli ultimi, per l’efficienza energetica, che permetterebbe l’accesso ai contributi da parte dei cittadini per poter operare l’installazione delle termovalvole. Potrebbe essere emanata una normativa per rendere più flessibile l’applicazione delle valvole a seconda dell’area del territorio considerata, come specifica Valmaggia, sottolineando che le valvole “dal punto di vista dell’ambiente sono più utili nelle città rispetto ai paesi di montagna”; è quindi sua intenzione affidare uno studio del caso all’Arpa Piemonte (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale), che sia “in grado di fornire strumenti utili per capire quale tipo di interventi siano più utili anche a seconda dei territori coinvolti”.
Tra i fondi europei è inoltre da segnalare la programmazione per la disposizione di circa 193 milioni di euro messi a disposizione dalla giunta regionale ai fini della riconversione energetica, divisi quasi al 50% per l’eco-efficienza negli edifici e nelle strutture pubbliche e l’installazione di sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile. Altri 67 milioni saranno sfruttati come incentivi per le imprese.

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