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Prosa giovane: Giulia Lazzarino

Creato il 27 gennaio 2014 da Wsf

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E poi quella schiena, curva sempre con la stessa inclinazione qualunque fosse lo sgabello che la sostenesse, accompagnata perennemente dalla stessa posizione di braccia e gambe; la mano sinistra era concentrata in uno strano e continuo movimento vibratorio possibile come conseguenza dell’affannoso strofinamento dell’indice contro il pollice, mentre la testa si girava a destra per lanciare uno sguardo oltre lo schermo e questo accadde con un’alternanza che rispettava sempre la stessa quantità di tempo quasi da diventare un’ossessione paranoica.

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Form-azione

La forma perfetta che siamo è innata in noi
Esiste quando, anche se è monocolore, ha quel particolare che risalta
Senza aspettativa
Senza attesa
Quel particolare disordinato e puntuale
Che dice la sua
Anche se non c’è molta chiarezza in superficie
Anche se c’è la paura di confondersi
Anche se esiste un raggio di sole che spezza il senso della comoda luce di riflesso
Anche se non si è mai abbastanza convinti nel decidere di lasciarsi andare
E poi a volte non ci si lascia andare per niente
Ritrovarsi per riperdersi dopo un istante
La mente non è in grado di fare questi calcoli
Ma la vita improvvisa sempre
Chissà cosa vorrebbe dire entrare dentro ? Lasciarsi annusare e respirare a pieni polmoni ? Muovi i polmoni Continuare a credere di poter credere Siamo umani e labili. La Vita improvvisa e occorre improvvisare con Lei Nella veste di osservatori
Nella veste di Amanti
Nella veste di Complici
Nella veste di Accoppiati
Nella veste di Invasi
Nella veste di Spersi
All’origine

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Impulso

Sento un colore he mi avvolge nell’atmosfera densa della prima che volta che ho sentito l’odore di uomo avvolgermi le narici. Del primo uomo della mia vita che mi ha accolta incondizionatamente. Sono fiduciosa di una più grande consapevolezza vivente che mi accompagna nel ritmo costante della vita. Posso permettermi quando voglio di stare nella situazione in cui sono concedendomi la poesia di manifestarmi. Tutti abbiamo quelle corde tese che se anche solo sfiorate, suonano e risuonano impazzendo di gioia e dolore e ci rendono umanamente quello che siamo.
Quante sono le volte che me la racconto ? sono alleggerita se pongo lo sguardo sull’esterno osservando quello che mi succede dentro e che mi fa equilibrare la sfera delle sensazione proiettandola verso un’unica chiara direzione. Che ogni cosa può trasformarsi e il cambio di percezione è simile ad un tocco di musica leggera e forte che implode nell’anima e che fa danzare e vibrare il corpo.

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Ritmo-corpo-mente

Si può essere malinconici e sentirsi legati per il mondo anche solo per un battito quando si vorrebbe ottenere davvero nell’ora di adesso, tutto quello che potrebbe essere possibile.
E ci si può anche perdere nei pensieri. Nelle lacrime. Nei ricordi. E non è un danno. È solo specchio di come a volte siamo fatti.
Spesso credo di sapere tanto. Di colpo sento di non sapere niente. Poi comprendo che forse è questo crescere.
Abbiamo un sacco di cose dentro ed un sacco di volte preferiamo rinchiuderci nei luoghi comuni, comodi ed essenziali per distoglierci dalla nostra realtà, dalle nostre competenze. Per farci vivere tutto con distacco come se una volta finito non ci appartenesse più.
Ho capito che è davvero solo il tempo che detta la natura delle cose. Ed è bello vivere insieme a questo tempo

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Viande

Il bagno greco di Bruxelles avvista spesso forme di vita strane
Bensì, scendendo una ripida e limpida scala simile a quelle che si trovano nelle stazioni anguste dei treni, ci troviamo schiacciate in una tana quadrata, con luci psichedeliche da ospedale o forse come quelle che ci sono nei bagni dei locali pieni di fumo e di musica nei quali, anche solo un accenno di specchio mostra una realtà distorta e tanta di quello che sei.
E all’improvviso, da una porta che sembrava non esistere in quel piccolo labirintico spazio, escono due uomini, vestiti di bianco, con un sacco enorme in mano contenente un agglomerato di carne, rosso fuoco, non propriamente identificabile.
E salgono la scala.
Avvistamento di ipotetica coscia di vitello.


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