Prosegue l' "effetto Francesco"

Creato il 16 dicembre 2013 da Uccronline

Come ormai ampiamente noto, l’elezione di Papa Bergoglio ha suscitato grande entusiasmo nel mondo sia ecclesiale che civile. Al punto che si è più volte parlato di un “effetto Francesco” con molte e variegate ripercussioni, di cui ci siamo occupati più volte. Non ultime, da parte di laicisti e teologi progressisti, l’attribuzione al vescovo di Roma delle proprie opinioni.

Ecco altri spunti recenti circa l’ “effetto Francesco”, e altre buone notizie che possono aver risentito indirettamente di questa ondata di entusiasmo:

- “Francesco” è diventato il nome più diffuso tra i neonati italiani;

- nella statunitense Miami, in larga parte composta da latinos spesso tiepidamente cattolici, si verifica un’esplosione di partecipazione religiosa e un boom di iniziazioni ai sacramenti per adulti;

- a Roma, “pienoni alle messe, divorziati in chiesa”, arriva a titolare la non certo filo-cattolica Repubblica;

- la stessa aumentata frequenza nella partecipazione religiosa è rilevata in Italia da una ricerca del sociologo Introvigne;

- anche in Spagna si rileva un incremento alla partecipazione religiosa, anche se lieve, e la Chiesa rappresenta l’istituzione sociale verso la quale si fa più affidamento

- la Corea del Sud ha raggiunto il 10% di fedeli cattolici, dall’1% presenti nel 1949.

Certo, l’ “effetto Francesco” non è certo una panacea per i mali della società, come anche la risposta definitiva ai cambiamenti della Chiesa che deve essere semper reformanda. Ma è un segno della grandezza di un Papa che sa parlare al cuore della gente, come il suo amato predecessore Benedetto XVI ha saputo parlare bene alla testa della gente.

Roberto Reggi


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