Quando l’altro giorno mi è arrivata la newsletter con le novità della Newton Compton, sono letteralmente impazzita! Tra le prossime uscite da novembre agli inizi di dicembre, infatti, ci sono talmente tanti bei libri che dovrei scrivere una decina di post per elencarveli tutti! Non potendolo fare, ho deciso di segnalarvi i quattro che mi interessano di più in assoluto e che probabilmente recensirò. Spero piacciano anche a voi, buona lettura!
27 OTTOBRE 2011 Andrea AmatoCocaina SPAPag. 256 circaISBN: 978-88-541-3318-1EURO 9,90
DALLA PRODUZIONE ALLO SPACCIOFINO AL RICICLAGGIO DEI SOLDI CHE NE DERIVANO:TUTTO L’ILLECITO DELLA COCAINA, DOCUMENTATO PASSO DOPO PASSO.DALLA COLOMBIA ALLACALABRIAFINO ALL’EUROPA E AGLI STATI UNITI:VIAGGIO IN PRESA DIRETTA NEL TRAFFICO DELL’ORO BIANCO
CON UN’INTERVISTA A PIERO GRASSO, PROCURATORE NAZIONALE ANTIMAFIA,E A NICOLA GRATTERI, IL “GIOVANNI FALCONE” DELLA ’NDRANGHETA.
Un’inchiesta durata più di due anni, dall’oscura foresta colombiana ai paesi dell’Aspromonte calabrese, per ricostruire i misteri di un potere criminale feroce, ricchissimo, efficiente e ormai globalizzato. Ripercorrendo la filiera dell’oro bianco, Andrea Amato ha partecipato all’assalto di una raffineria nella giungla, è entrato in contatto con una colonia di calabresi nel cuore del Sudamerica, ha affrontato un narcotrafficante molto potente, colombiano di passaporto ma italiano fino al midollo; è andato a San Luca, la Corleone di Calabria, a Duisburg in Germania, a Filadelfia, dove si contano almeno trenta ragazzi vittime della lupara bianca; ha sperimentato che comprare droga nelle nostre città è molto più facile di quanto si immagini. Seguendo il percorso della foglia di coca partita dalla giungla, l’autore è finito in un palazzo in pieno centro a Milano, considerato il “supermarket” della coca, riuscendo a filmare tutto con una telecamera nascosta. Coca Connection è un libro scioccante e duro che documenta, senza mediazione, come si produce la droga, come viene spacciata in tutto il mondo, come le organizzazioni di trafficanti si sappiano insinuare ovunque in Europa.Dalla produzione allo spaccio fino al riciclaggio dei soldi che ne derivano: tutto l’illecito della cocaina, documentato passo dopo passo.
Alcuni capitoli del libro:L’informatoreLa ColombiaPolicía NacionalAssalto alla raffineriaParamilitari e guerriglieriLa pista italiana in ColombiaDa Reggio Calabria a DuisburgMilano: supermarket droga’Ndrangheta s.p.a.: la prima azienda italianaL’INCIPIT
UNA SNIFFATA CI SEPPELLIRÀQuesto libro è il resoconto di un’inchiesta durata quasi tre anni, un viaggio in prima persona dall’oscurità della foresta colombiana ai vicoli dei paesini dell’Aspromonte calabrese, dove si celano i misteridi un potere criminale feroce, ricchissimo, efficiente e ormai globalizzato. Un sentieropieno di insidie, che ho percorso insieme al fotografo Alberto Giuliani, amico fraterno e compagno di molte inchieste. Narcos e ’ndrangheta: la nuova Coca Connection è un fenomeno spaventosamente grave e sottovalutato, in cui la malavita italiana gioca il ruolo del regista. La valanga di neve che seppellisce le città europee e americane ne è solo l’aspetto più visibile. Sotto c’è un cartello che minaccia la legalità nell’intero Occidente.Venticinque miliardi di euro con il traffico di cocaina, sei miliardi con gli appalti truccati, sette miliardi con armi e prostituzione, quattro miliardi con estorsione e usura. Questa è la dichiarazione dei redditi della mafia meno conosciuta e più potente del mondo: la ’ndrangheta, padrona incontrastata delle rotte della cocaina e dei miliardi di euro che vengono riciclati in ogni angolo del pianeta. Divenuta la prima azienda privata delnostro Paese, la ’ndrangheta Spa muove un giro d’affari di oltre quaranta miliardi di euro, pari al quattro per cento del Prodotto Interno Lordo italiano. Praticamente come il fatturato totale di FIAT in tutto il mondo. Seguendo questa traccia abbiamo documentato come la cocaina, da droga elitaria, sia diventata uno sballo di massa. Abbiamo fatto questo viaggio per scoprire chi la produce, chi la traffica, chi si arricchisce, chi la spaccia nelle nostre strade e quali effetti ha su chi la sniffa. Per farlo, abbiamo partecipato all’assalto di una raffineria nella giungla; scovato una colonia di calabresi nel cuore del Sudamerica; passato guai con un narcos molto potente, colombiano di passaporto, ma italiano fino al midollo; siamo andati a San Luca, la Corleone calabrese; abbiamo scoperto che comprare droga nelle nostre città è ancor più facile di quanto si immagini. Abbiamo seguito il viaggio che fa una foglia di coca, dalla pianta coltivata in Sudamerica, alla bustina di cocaina venduta nelle nostre strade. I primi e gli ultimi anelli di questa catena criminale sono i più disperati: campesiños e spacciatori, il più delle volte extracomunitari o tossicodipendenti. In mezzo, però, c’è un fiume di denaro sporco, che eccellenti colletti bianchi cercano di ripulire nel modo più veloce e redditizio possibile. Un fiume di denaro controllato a livello mondiale da una mafia italiana, i cui rivoli inquinano anche i palazzi della politica.Tutto questo è stato possibile innanzitutto grazie al coraggio di Andrea Monti, direttore in questi anni di «Max» e «Oggi» (le testate per cui ho realizzato il lavoro), ora alla guida della «Gazzetta dello Sport». Monti da subito ha creduto in questo progetto, da quando unasera gli ho portato in ufficio le mail di un informatore colombiano, in cui veniva prefigurata una spaventosa e intricata rete tra paramilitari,alte cariche dello Stato sudamericano e faccendieri italiani, tutti legati da un filo, non rosso, ma bianco. Bianco cocaina. Da lì è iniziata quest’inchiesta, che si è composta giorno dopo giorno grazie anche all’aiuto di magistrati in prima linea, forze dell’ordine e colleghi che passano l’esistenza a cercare la verità: in Colombia, dove la vita di un uomo vale davvero poco, e in Calabria, dove la ’ndrangheta controlla anche il respiro della gente.
Andrea Amato è giornalista professionista e lavora per la carta stampata, la radio e la televisione. Da cinque anni è il direttore dei contenuti di Radio R101 e nel 2010 ha fondato con un gruppo di amici l’agenzia foto-giornalistica Luz, specializzata in reportage. Per il reportage giornalistico-fotografico da cui è stato tratto Cocaina spa ha ricevuto la menzione d’onore al premio giornalistico Giancarlo Siani e il riconoscimento della Presidenza della Repubblica nella Giornata dell’Informazione.
*** 27 OTTOBREAura Fezia101 Misteri di Torino che non saranno mai risolti
MISTERI INDECIFRABILI, OSCURI ENIGMI E DELITTI IRRISOLTI: UN VIAGGIO TRA I MILLE SEGRETI DELLA CITTÀ MAGICA PER ECCELLENZA
Torino, una città misteriosa e indecifrabile, sospesa tra il sacro e il profano, il paradiso e l’inferno. Nella sua gloriosa storia si mescolano atti eroici e delitti efferati, miracoli e alchimia, reliquie e talismani. A Torino il mistero è di casa, e nelle sue strade ricche di storia e magia assume un fascino ancora più intrigante, altrove sconosciuto. Dal mistero della sacra Sindone al segreto della fontana “magica” dei Giardini Reali, dall’affascinante storia del conte di Cagliostro all’omicidio di via Nizza, dal fantasma di Elena Matilde all’inspiegabile scomparsa di due donne nell’estate del 1989, un viaggio unico e appassionante che tocca i luoghi più noti della città e si inoltra negli angoli meno conosciuti, sfiorando le vite dei misteriosi personaggi che fecero di Torino il loro laboratorio alchemico, dei santi che la illuminarono e degli inquietanti assassini che riempirono le pagine della cronaca nera.
Tra i misteri irrisolti:
IL PORTONE DEL DIAVOLOUN CROGIOLO ALCHEMICODUE CADAVERI INTROVABILIIL TERRIFICANTE MANOSCRITTO TIBETANOLA VERA STORIA DI ROSA VERCESICHE FINE HA FATTO DIABOLICH?I POTERI OCCULTI DI MADAMA CRISTINACASTORE E POLLUCE: IL CENTRO DEL POLO BIANCOIL FANTASMA DI ELENA MATILDEGLI ESORCISIMI DI ENRICHETTA NAUMI SEGRETI DEL BOIALE PANCHE DEI DEBITORIIL GIALLO DEL CINEMA STATUTOIL SACRIFICIO DI CLOTILDE DI SAVOIAL’OMBRA DELL’INQUISIZIONEL’INAFFERRABILE ASSASSINO DEL “RASTEL VERD”UN MISTERIOSO PRIGIONIEROLA SCONCERTANTE MORTE DELL’EBANISTALA TOMBA DI GIUSEPPE PONGIGLIONEL’ALCHIMISTA DI PIAZZA VITTORIOLE DUE PIPE DI FILIPPO D’AGLIÈ
Laura Fezia è nata il 22 aprile 1952 a Torino, dove vive e lavora. Studiosa del mistero in tutti i suoi aspetti, appassionata di cronaca giudiziaria e amante degli animali, insegna tecniche per il riequilibrio energetico, fa la consulente e la scrittrice. Ha pubblicato Scuola di Magia; Mercanti dell’occulto; Choku rei, riconnettersi con la vita; Mago: se lo conosci, lo eviti; Fatima, un segreto per il futuro prossimo; La magia del gatto; I chakra, teoria e pratica; 2012: conto alla rovescia; 44 gatti.
***27 OTTOBREDaniela Farnese101 modi per far soffrire gli uomini
Le donne hanno ormai capito che il modo migliore per riuscire a conquistare il principe azzurro è imparare a essere stronze. Quello che spesso ignorano, però, è che il maschio è un animale imperfetto e, anche innamorato, tradisce, ferisce e ha sempre qualcosa da farsi perdonare. Qualsiasi donna con una vita sentimentale attiva vanta almeno una ferita procuratagli da un uomo e avrà desiderato, anche solo per pochi attimi, di ricambiare il favore.Essere stronze non basta più. Bisogna imparare a essere cattive.Questo manuale vuole dare una risposta alla sete di vendetta della femmina ferita, attraverso consigli pratici, tecniche utili e qualche trucco poco educato per riuscire a far soffrire un uomo, colpendolo là dove fa più male: al portafogli, al cuore o al cervello (che alcuni chiamano in ben altro modo…).
Prima regola del Fight Club: non dimenticare, mai!Almeno tu nell’universo: ignoraloRendilo gelosoRestiamo amiciLa diabolica tecnica delle lacrimeIl divieto del pallonePer tutto il resto c’è Mastercard: il sequestro della carta di creditoLa domenica al centro commercialeLa tecnica ektorp: fagli montare i tuoi mobili IkeaLa ceretta sulla schiena e altri strappi coattiDiventa come tua madreDiventa come sua madreI paragoni sessuali con gli exRuba le sue passwordVendette trasversali: la sua automobileSputtanamento parte prima: i suoi amiciColpi sotto la cintura: le dimensioni contano
Daniela Farnese è nata a Napoli e vive tra Padova e Milano. Ha un passato da attrice teatrale e una laurea in Lingue e Letterature Orientali.Lavora da anni come organizzatrice di eventi e scrive per riviste, radio e portali web. Dal 2003 cura il seguitissimo blog www.dottoressadania.it in cui parla di satira, sesso e amore. Ad aprile 2011 esordirà in televisione con il programma Il punto D.
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17 NOVEMBRE 2011
Ann FeatherstoneLa giostra degli impiccati
DALL’AUTRICE DE IL CIRCO MALEDETTOUN NUOVO STRAORDINARIO THRILLER TRA I MISTERI DELLA LONDRA VITTORIANA
«Un mystery vittoriano avvincente, perfetto. Impossibile metterlo giù.»The Times
Nella Londra vittoriana un’esecuzione attira sempre grandi folle. E anche stavolta sono arrivati in tanti ad assistere al crudele spettacolo. In prima fila, tra gli astanti assetati di sangue e di orrore, c’è il figlio del condannato, Barney. Lui sa che suo padre, George Keville, è innocente, e non è l’unico a conoscere la verità. Quando le grida del ragazzo si levano tra la folla, qualcuno si precipita per metterlo a tacere. Sfuggendo alla grinfie dei suoi inseguitori, Barney si ritrova al circo dell’Acquario, accolto dagli eccentrici amici di suo padre: Bob Chapman, l’addestratore muto, la minuscola principessa Tiny, il gigante tedesco Swann e l’aspiranteromanziere Fortinbras Horatio Trimmer. Tra giochi di prestigio, esplosioni,botole, maschere e numeri acrobatici, lo stravagante gruppo di artisti accompagnerà Barney nei bassifondi della città alla scoperta dell’inquietante segreto che si cela dietro la morte di suo padre.
«Un thriller di prima classe, di gran lunga superiore agli standard del genere.»British Theatre GuideHanno detto de Il circo maledetto:«Una vetrina incredibile di personaggi, una trama complessa che si snoda con molta ironia – attraverso la continua fuga dei due protagonisti (…) Complessa e realisticala ricostruzione storico-sociale fatta dall’autrice»Il Sole 24 Ore
«Narrato a capitoli alterni da Croney il comico e dall’assassino, è un affresco a tinte forti con un epilogo mozzafiato, in cui colpi di scena e travestimenti si susseguono serraticome la migliore tradizione dell’intrattenimento popolare»D di Repubblica
Ann Featherstone, docente di Storia del Teatro alle università di Manchester e di Londra, è autrice di saggi sull’intrattenimento e gli spettacoli in epoca vittoriana. Il suo primo romanzo, Il circo maledetto, pubblicato in Italia dalla Newton Compton, ha ottenuto enorme successo di pubblico e di critica.
L'INCIPIT:
Sono assolutamente certo che non vi sia nulla di più terribile che assistere all’impiccagione del proprio padre.
Di tutti gli orrori di questo mondo, guerre, carestie, epidemie epestilenze, nulla è paragonabile allo spettacolo del proprio padre sul patibolo con la corda intorno al collo. Smuove le sensazioni più diverse: meraviglia e incredulità, per l’enormità dell’avvenimento, e disperazione, per la propria assoluta impotenza di fronte a esso. E non si può certo essere biasimati se, nel momento in cui il boia aziona la leva, si va fuori di senno e ci si strappa i capelli singhiozzando in mezzo alla strada. Oh, sì, proprio fuori di senno.Così va ponderando ad alta voce, senza rivolgersi a nessuno in particolare, un elegante gentiluomo, con il bicchiere in mano nonostante ilgiorno sia agli albori, appoggiato comodamente al davanzale di una finestra al piano superiore di una taverna. Lo spettacolo è interessante; giù in strada si è raccolta una folta e variegata folla di persone: il mendicante cieco chetenta di sottrarsi alle poco altruistiche attenzioni di un bulletto di strada, la giovane donna dagli abiti vivaci e il suo compagno, incerti se acquistare una “ultima confessione”[1] da un venditore di strada; e un ragazzino esile e con il viso pallido, avrà dieci anni al massimo e indossa abiti eleganti (un completo giacca e pantaloni, camicia e fazzoletto al collo) che hanno sicuramente visto tempi migliori, e in questo preciso momento è impegnato in un’animata conversazione con un uomo più anziano. Sporgendosi dalla finestra, l’elegante gentiluomo riesce a coglierne ogni parola, dal momento che la voce del ragazzino si leva oltre lo strepitio della folla come il canto di un uccello.«Dovresti venir via ora, Barney, prima che inizi. Questo non è posto per te», sta dicendo l’uomo in tono affettuoso, mentre tira il ragazzino per il braccio, cercando di allontanarlo. «Dammi retta. Tutta questa gente che non fa che andare e venire e guardarsi intorno, come se avesse chissà quale incombenza cui fare fronte in ogni bottega e ufficio del circondario, si trova qui per una sola ragione: è venuta a divertirsi, e tu non dovresti assolutamente startene con loro».«Io non mi sto divertendo», risponde Barney sulla difensiva, liberandosi dalla stretta dell’uomo. «Non sono venuto qui per farmi quattro risate».***24 NOVEMBRE 2011
Juliet GreyIl diario segreto di Maria Antonietta
IL RITRATTO DELLA PRINCIPESSA PIÙ SPREGIUDICATA E RIBELLE DELLA STORIA.
Vienna nel xviii secolo è una delle città più affascinanti e ricche d’Europa. Maria Antonietta, la giovane arciduchessa d’Austria, è cresciuta qui, assieme a fratelli e sorelle, nel lusso più sfrenato e nella magnifica opulenza della corte imperiale. La sua è una vita fatta di balli, ricevimenti, feste; i suoi amici sono nobili e re, i suoi parenti decidono il destino di interi popoli. Ma quell’esistenza idilliaca è solo una menzogna, l’immagine di felicità e perfezione che la circonda non è che un vuoto inganno. Sua madre, la terribile imperatrice, è pronta a sacrificare persino i figli pur di soddisfare la sua sconfinata ambizione. E ben presto per la giovane principessa il tempo delle scintillanti serate di gala e dei magnifici banchetti finisce: le logiche del potere la obbligano a sposare un ragazzo goffo e scontroso, il futuro Luigi xvi, e a partire per la Francia. E la strada per diventare regina è lunga e disseminata di pericoli: nessuno è al suo fianco per aiutarla ad affrontare gli intrighi e le gelosie di corte, i nemici interni ed esterni, la rivoluzione. Maria Antonietta è sola, e ha un compito troppo grande. Il ritratto vero e appassionato di una donna che è diventata una leggenda nera, che ha suscitato odio e invidia, e ha cambiato il corso della Storia.
«Con una prosa vivida e potente, Juliet Grey fa rivivere la corte della più tragica regina di Francia. Una scrittura fluida ed efficace, e un’attenzione maniacale per i dettagli:Il diario segreto di Maria Antonietta incanterà i lettori.»Michelle Moran (autrice del bestseller La regina dell’eternità. Il romanzo di Nefertiti)
«Il travolgente ritratto di una giovane principessa in una corte ostile,una delle descrizioni più commoventi della Regina sfortunata.»Lauren Willig
Juliet Grey ha condotto numerose ricerche sulle famiglie reali europee ed è particolarmente affezionata alla figura di Maria Antonietta. Ha studiato come attrice classica e ha interpretato spesso il ruolo di donne vergini, bisbetiche e malvagie.