Leggendo e seguendo gli avvenimenti esteri,ti senti nel mezzo della storia.
Una tormenta che ti avvolge e ti fa riflettere e capire che,oggi,e’ il momento di riflettere,studiare e capire cio’ che avviene.
E’ il momento di soffermarti sulla notizia,aprire i rubinetti dell’informazione che i social regalano e che spesso usiamo per futili motivi.
E allora ti accorgi di come il vento stia soffiando in una direzione cattiva,sconvolgendo futuri calmi e positivi.
Ti accorgi di come possa essere utile seguire via twitter un siriano che scrive l’inizio della caduta delle bombe nel suo territorio o di come l’america attacca per non difendersi in casa dal nemico Isis.
Leggendo le notizie di questi ultimi tempi mi distacco dalla nostra politica e la metto nell’angolo nascosto del mio pensiero ricordandomi che loro,i nostri politici,non saprebbero nemmeno indicarci sulla cartina geografica dov’e’ la Syria di Assad.
Allora ti rendi conto anche di aver sbagliato studi,scuola e vorresti tornare indietro per trovarti impegnato in qualche cosa che ami,e cioe’ la notizia.
Ma la vita non la decidi a 18 anni,o meglio non sempre.
Mi accontento di essere protagonista di questi giorni,di questa epoca,cosi’ come lo furono i ragazzi del muro di Berlino e i loro picconi a batter giu’ la storia.