Assicurare attraverso politiche condivise e azioni concertate, un livello adeguato di benessere alla popolazione anziana, riservando una particolare attenzione alle persone anziane non autosufficienti: si può riassume così il senso del Protocollo d'intesa sottoscritto fra Regione Umbria, Anci, sindacato pensionati italiani SPI CGIL Umbria, Federazione Nazionale Pensionati FNP CISL Umbria, Uil Pensionati UILP Umbria.
La firma di questo Protocollo sigla l'impegno a perseguire in modo condiviso le finalità di sostegno alla riqualificazione e razionalizzazione del Welfare pubblico regionale in favore della popolazione anziana. Per la rappresentante dell'Anci, in questo momento caratterizzato da una profonda crisi che coinvolge anche le nuove generazioni, bisogna favorire l'incontro tra i giovani e gli anziani mettendo a leva le esperienze di quest'ultimi a vantaggio di entrambi. Roberto Tortoioli, della UIL Pensionati, ha ricordato che "in Italia solo due Regioni hanno dato importanza alle direttive dell'Europa sull'invecchiamento attivo e con la firma del Protocollo possiamo essere soddisfatti".
Per Giorgio Menghini, della Federazione Nazionale Pensionati FNP CISL, tra le azioni prioritarie "c'è quella di lavorare per lo sviluppo dei servizi domiciliari a favore degli anziani e grazie all'intesa - ha precisato - riusciremo a fare dei passi in avanti anche in questa direzione". "Maggiore attenzione per il reddito dei pensionati", è stata invece chiesta da Oliviero Capuccini dello SPI CGIL Umbria. A conclusione dell'incontro dall'assessorato regionale alle politiche sociali è stato evidenziato che, con la firma del Protocollo, si conclude un percorso di partecipazione dedicato alla popolazione anziana che ha portato all'approvazione della legge sull'invecchiamento attivo e all'emanazione del regolamento per le residenze dedicate agli anziani autosufficienti che devono rispondere ai bisogni della persona anziana ancora automa e alle esigenze della propria famiglia e che, in considerazione di ciò, devono essere collegati ai luoghi abituali di vita e al contesto comunitario di appartenenza. Infine, dall'Assessorato è stato ricordato che la Regione ha destinato una parte delle risorse provenienti dal Fondo nazionale per la famiglia per sostenere azioni a tutela del benessere della popolazione anziana, così come una parte dei finanziamenti stanziati a favore delle famiglie vulnerabili sono stati indirizzate per servizi riservati alle persone non autosufficienti.
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