PS3 VERSION
Il soldato è uno dei personaggi più stereotipati dell’intera era cinematografica e videoludica. Ogni marchio cerca di sfruttare questa caratteristica portando acqua al proprio mulino. Crytek ha saputo creare un gioco innovativo sotto certi aspetti e l’ha portato prima sul pc e in seguito anche sulle console Sony e Microsoft. Il secondo capitolo ha scosso il pubblico, che ha avuto due tipi di giudizi: negativo e positivo. Grazie ai difetti grafici dettati dai limiti delle console e dalla poca dimestichezza dei programmatori con il sistema Cell della PS3. Con Crysis 3 Crytek vuole sfruttare al massimo le potenzialità delle console. I trailer mostravano i personaggi con le nanosuite e arco immersi in una giungla urbana. Come successe con il secondo capitolo anche prima dell’uscita del terzo una versione Beta è stata rilasciata sui rispettivi PSN e XBL. Con l’Open Beta abbiamo provato le caratteristiche di questo nuovo titolo e siamo qui per raccontarvi le nostre impressioni.
La Beta Multiplayer disponibile online ci mette di fronte a due mappe online e a due tipi di gioco. Tutti conoscono la modalità classica, quella del difendere un oggetto per un toto numero di secondi e infatti noi ci soffermeremo davvero poco su questa tipologia di gioco. Invece noi vorremo soffermarci un attimo su ciò che potrebbe essere la parte più innovativa degli ultimi FPS e dell’intera serie. La modalità Hunter. Tale modalità è disponibile nella Beta in entrambe mappe (delle quali parleremo più avanti). Durante le partite Hunter i due team saranno composti da un team Hunter dotato di invisibilità perenne e la stamina anche e da un team C.E.L.L.. Quest’ultimo comprende le seguenti classi: Sniper, dotato di una mimetica e di un fucile capace di vedere l’elettromagnetismo emanato dai soldati ed è l’unico a poter vedere gli Hunter, Close Quarters è il soldato armato con un fucile a pompa, perfetto per combattere nei posti stretti. Infine c’è il Ranger, che è una sorta di soldato d’assalto. Gli Hunter hanno solo un arco, anche se la sua potenza equivale a quella di una qualsiasi arma. Proprio quest’arco è una vera novità del titolo e possiamo dire che funziona egregiamente. Durante la sessione Hunter ci siamo sentiti quasi dei cacciatori in cerca della propria preda indifesa, ma ci siamo trovati davanti delle tigri in trappola e quindi molto pericolose.
Lo scopo dell’Hunter Mode è quello di eliminare il team rivale per gli Hunter e sopravvivere per i C.E.L.L.. All’inizio sembra una cosa facile, ma dopo un po’ ci si rende conto che senza una buona strategia è impossibile sopravvivere ai cacciatori invisibili. Mentre i soldati spesso sono uniti in un branco che aiuta a sopravvivere, i cacciatori spesso si dividono, per azzannare il nemico nel momento più opportuno. Hunter Mode, anche se è per certi versi rivoluzionario, ricorda molto una modalità di Metal Gear Online, in cui appunto c’era una squadra invisibile e una no. Naturalmente solo questa è l’analogia tra i due titoli. L’altra modalità è un semplice cattura base. La particolarità è che la base è una sola alla volta e c’è un tempo davvero piccolo per conquistare la base e mantenere la supremazia.
Le mappe messe a nostra disposizione sono 2: Museo e Aeroporto. Il museo è una mappa abbastanza piccola, composta qualche palazzo crollato in mezzo all’acqua. Il clima che si respira è un clima di devastante sconforto dinanzi a tale rovina. Il creato dagli umani non esiste più e nemmeno il sole si degna e mostrarci un pizzico di speranza. Proprio durante l’impersonificazione dei soldati C.E.L.L. ci si trova in una situazione di inferiorità non solo corporale, ma anche mentale. I colori scuri, sporchi e opachi demoralizzano ulteriormente il giocatore, ma allo stesso tempo dimostrano la bravura dei creatori nel creare un ambiente post bellico. Nonostante la mappa non sia di un’elevata grandezza ci si potrà giocare benissimo anche con il cecchino.
L’aeroporto è invece la speranza. Ci troviamo in un aeroporto distrutto, con tanto di aerei, il colore predominante è il verde dell’ambiente, che per l’appunto crea la sensazione di speranza. Pensiamo che tutto andrà tutto, si risolverà ogni problema. Naturalmente la devastazione anche qui gioca un ruolo importante, ma i raggi del sole, mettono sotto la luce anche la vita, come massima espressione dell’universo. Le piante crescono libere, incuranti di ogni problema legato all’uomo. Qui i campi di battaglia sono principalmente due, fuori dall’aeroporto e dentro. Ogni giocatore potrà quindi sperimentare tante tecniche di abbordaggio.
L’impatto con Crysis 2 su console non era proprio dei migliori. Tra vari errori e molti orrori spesso si rimaneva basiti dalla persistenza continua di essi. Qui per fortuna le cose sembrano migliorare. I sviluppatori hanno limato i difetti grafici e correre in mezzo alle rovine diventa un vero piacere. Sembra che finalmente la Crytek abbia capito come funziona i processori delle console, “finalmente” potremo dire noi. Anche gli effetti particellari e quelli del fuoco dei fucili è reso davvero bene. Passiamo quindi alla parte legata al gameplay (visto che di grafica si parlerà in maniera approfondita in una recensione). Il titolo riprende il gameplay del secondo capitolo, ma lo migliora rendendolo più fluido e meno meccanico. Come al solito R2 e L2 servono per accendere l’invisibilità e l’invulnerabilità, L1 e R1 per mirare e sparare e beh credo sia superfluo parlare dei tasti di un fps visto che ormai sono tutti simili tra loro. Speriamo di vedere presto il titolo completo per vedere tutte le reali innovazioni apportate al gioco.
P.S.: Speriamo che stavolta sfruttino la trama senza prendere in giro il giocatore.