Magazine Diario personale

Prove tattiche di piccolo chimico

Da Faith

Piccolo chimico, faccio esperimenti relazionali e mi incuriosisco dei cambiamenti.

Sequenza interattiva:

Matre: stamattina poi a che ora sei arrivata a scuola?

L'antefatto e il contenuto: oggi Matre tornava a scuola. Anche io avevo scuola, quella di specializzazione, dove faccio lezione dalle 9.30 alle 17.30. Patre in genere mi accompagna a metà strada, dove prendo Carletto e andiamo a Napoli. Matre è ovviamente impossibilitata alla guida. Patre deve accompagnarla. Atlante e la sua insonnia, quindi, si alzano alle 6.30, con un passaggio arrivano al capolinea della metro, da lì giungono alla fermata e mi faccio una salutare passeggiata sul lungomare per arrivare fuori la scuola. E intanto si sono fatte le ore 8. Atlante, quindi, previdente, ha con sè il suo lettore mp3, un libro di un centinaio di pagine, trova una panchina di fronte alla Villa Comunale, si siede in faccia al mare e legge, con una piccola preghierina che non venga giù la pioggia. Atlante ha già fatto tutto ciò, due settimane prima e, se non fosse per il tremendo sonno che soffre a causa della sua insonnia degli ultimi 10 giorni, non la troverebbe neanche una cattiva idea.

Matre: Non hai dovuto aspettare molto, ma ti puoi sedere, o aspetti fuori?

Atlante fa un verso indecifrabile,

Patre: Aspetta fuori, si fa una passeggiata...deve aspettare fino alle nove e trenta

Matre: AH! Fino alle nove e mezza?!

Come se il fatto non le fosse noto, dopo un anno e mezzo di scuola, al ritmo di due training al mese, quindi direi circa 20...

Non dico nulla, ma il non verbale parla al posto mio, ho quel lieve atteggiamento di squalifica, indifferenza, non aggressivo, ma disinteresse. Faccio notare che la sua "falsa" apprensione per le mie sorti non mi colpisce.

Matre decide allora per il colpo fatale

Matre: Non hai dovuto aspettare molto

e lo dice con reale convinzione. E qui il colpo di genio. Sbatto la forchetta al piatto, è intenzionale, anche nella sua ambiguità, non è tanto forte da essere chiaro che il gesto sia volontario, lascio che ad interpretarlo siano loro. E infatti...

Matre: E a mammarella, scusami, ma oggi pure io alla fine ho fatto le 9

(ossia: Patre avrebbe potuto accompagnarmi tranquillamente come al solito

§ Prove tattiche di piccolo chimico §
 )

E qui il vero colpo di genio, lo svelamento di un nuovo tassello, non sono io a rispondere, ma è Patre, che dice:

Patre: - Ah, ma quella Atlante non dice niente -

Perchè dove c'è un doppio-legame, c'è uno che ti fa terra bruciata intorno.


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