Tg La 7, apre l’edizione serale, con la notizia del si, all’arresto di Luigi Lusi. Il reo confesso non ha avuto nessuno scudo, paga le conseguenze delle sue azioni. Via libera dell’Aula del Senato all’arresto dell’ex tesoriere della Margherita accusato di sottrazione di fondi pubblici (il reato contestato è associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita).
La galera è brutta per questo Lupin dei giorni nostri, che non vuole ammettere che appropriarsi dei soldi pubblici, è un reato, perseguibile dalla legge. L’uomo che fa tremare il centrosinistra finirà a Regina Coeli. Un vero “sfortunato” questo ladro privilegiato, legato alla ragnatela di interessi che si nascondono dietro ad un partito della vecchia guardia, divenuto un simbolo per il significato che l’arresto del senatore assume, è infatti, la prima volta nella storia della contorta politica italiana che non la si fa franca. Come una mosca sul “miele” della Casta.
Il dito nella piaga del sistema politico corrotto è stato messo ora, tocca a Lusi vuotare il sacco e far esplodere i retroscena del fango in cui tutti hanno sguazzato. Di sicuro i contorni mediatici di questo clima di cambiamenti, hanno reso assai più ardua la sua difesa, e i vertici di quel partito che oggi si affannano ipocritamente a scaricare sul capro espiatorio tutta la colpa, dovranno assumersi le responsabilità. Mentre Lusi , tutt’altro che felice di essere l’unico in gabbia, farà scoppiare il bubbone e staremo a vedere se riescono ancora ad attuare il “facciamo finta che tutto va ben”!