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Provincia di Verona: contratto con il sindacato
Creato il 27 aprile 2011 da Leone_antonino @AntoniLeoneI sindacati CGIL, CISL e UIL, forti della sentenza che dichiara illegittima la decisione della Giunta, chiedono al Presidente e alla Giunta:
- “di prendere atto del fallimento della linea imposta dai dirigenti al tavolo negoziale, che ha comportato la rottura delle relazioni sindacali e posto l’Amministrazione contro il personale, sprecando inutilmente tempo risorse e denaro pubblico;
- di adottare le misure necessarie per la riapertura immediata del tavolo negoziale, nel pieno riconoscimento del ruolo del sindacato garantendo pari dignità delle parti al tavolo trattante, per discutere tutti gli istituti contrattuali, comprese le progressioni orizzontali che, sebbene il giudice non abbia rilevato in tale ambito un comportamento antisindacale della Provincia, ha comunque espresso di “non condividere la posizione della stessa nella parte in cui qualifica i “presunti” impegni come inesistenti e non vincolanti”.
Da questa vicenda esce sconfitta la Giunta Provinciale per aver adottato delle decisioni contrarie alla contrattazione sindacale e per aver assunto una posizione politica, al di là delle interpretazioni giuridiche, senza tentennamenti orientata a far fuori dalla contrattazione le organizzazioni sindacali. Questa posizione sostenuta da Luigi Olivieri, dirigente della Provincia, in un articolo, smentito lo stesso giorno da una sentenza del Tribunale di Torino, è stata fatta propria dalla Giunta senza riflettere sulle conseguenze sociali e politiche che simile decisione avrebbe comportato.
Ancora una volta nella Provincia prevalgono le posizioni della burocrazia, tutto diritto e niente sensibilità sociale, e non le posizioni politiche di una Giunta all’altezza dei problemi e dotata di senso politico e sociale e capace di prevedere le eventuali conseguenze nei confronti dei dipendenti dell’Ente.
La provincia non ha ancora adeguato l’ordinamento provinciale ai principi al Titolo III Merito e Premi del D. Lgs. n. 150/2009 ed ha escluso dall’attuazione del Decreto il piano della performance e l’Organismo indipendente di valutazione. Un altro errore sostenuto dalla burocrazia provinciale che non si rende conto che la Provincia ha bisogno di cambiamenti per mantenere o migliorare la propria posizione strategica. Tra i motivi che hanno indotto la Giunta ad optare per il Nucleo di valutazione si riscontra il mantenimento nell’organismo del segretario/direttore generale, il quale per motivi di incompatibilità, stabiliti dalla CiVIT, non potrebbe essere nominato nell’Organismo di valutazione indipendente.
Se la Giunta continuerà ad appiattirsi sulle posizioni della burocrazia collezionerà errori come quello della delibera n. 240/2010.
Ma è così difficile per la Giunta assumere posizioni autonome dalla burocrazia nell’attuazione del D. Lgs. n. 150/2009?
Occorre che l’Amministrazione Provinciale faccia una seria valutazione tra i giuristi ed il management e l’organizzazione in quanto molto spesso i primi non possedendo capacità e conoscenze organizzative assumono posizioni in netto contrasto con il miglioramento della performance della Provincia.
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