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Pseudonimi e nickname: autori allo specchio

Creato il 11 settembre 2015 da Lasfinge
Pseudonimi e nickname: autori allo specchio11/09/2015
In tema di pseudonimi, uno che l'ha fatta da padrone è Fernando Pessoa un poeta di nazionalità portoghese che ci ha lasciati nel 1935, alla età di soli 47 anni, dopo aver firmato con  nomi diversi dal proprio parecchie delle sue  opere, ma non è stato certo il primo, né è rimasto l'unico: da una rapida ricerca in rete riusciamo a ricavare di primo impatto almeno una decina di nomi, limitandosi, come è ovvio, agli autori più famosi e pertanto meritevoli di memoria e menzione.
Giusto per darne un'idea, procederò con un breve elenco: abbiamo già detto di Fernando Pessoa  che ha utilizzato diversi nomi ed ha finito perciò per essere conosciuto con quello reale. Come lui si sono comportati altri scrittori, da Wikipedia vengono segnalati anche Domenico Gnoli ed Olindo Guerrini, che hanno utilizzato di volta in volta diversi eteronimi sia maschili che femminili,  poi invece ci sono gli autori che hanno semplicemente scelto un altro nome ed hanno continuato ad usare sempre lo stesso per pubblicare le proprie opere: Italo Svevo è uno pseudonimo ed ugualmente lo sono Alberto Moravia, Pablo Neruda, Agatha Christie, Umberto Saba, Carlo Collodi, George Orwell, mentre di Elena Ferrante non sappiamo che pensare, ma di sicuro, a cercare ancora, chiunque si trovi a passare di qui potrebbe suggerirmene ancora molti altri.
L'abitudine di utilizzare uno o più pseudonimi, diciamo un nome d'arte, nel momento in cui ci si presenta e ci si spende in pubblico resta un'abitudine usata da molti autori e dura a morire, anzi rimodernata nel mondo del web con l'uso dei nickname, il nome di account, di cui ci si serve di norma in molti social on line.
Per quale motivo un autore può scegliere un eteronimo? 
Naturalmente il caso di scrittori famosi è molto diverso da quello di tanti altri invece sconosciuti, che comunque possono preferire lo pseudonimo o il nick name per firmare ciò che producono:
  •  una persona qualunque può essere motivata ad esempio dalla semplice necessità di tutelare la propria privacy e/o tenere distinta, per vari motivi, la propria immagine  quotidiana e/o il proprio ruolo sociale da quanto esprime nello scrivere, sia come opinione ed ideologia, che come espressività di tipo artistico. 

Ve lo immaginate ad esempio un tale che putacaso, nella vita fa il magistrato, sbilanciarsi in giudizi etici e/o politici su qualsivoglia questione?
Questo evidentemente rischierebbe di interferire con la serenità (sua ed altrui) nel proprio operato professionale, eppure quel tale potrebbe avere diritto ad una propria opinione ed all'espressione della stessa, né questo è l'unico caso: tutte le categorie professionali che si spendono quotidianamente nel rapporto con il pubblico in un ruolo istituzionale, di fatto devono operare super partes e preferibilmente anche apparire super partes. 
Per le persone qualsiasi inoltre, può esistere anche una sorta di pudore nel disseminare alla strada l'urgenza emozionale della propria anima: alcuni letteralmente si vergognano dei propri versi e fantasticherie come di un sogno puerile poco consono alla loro età e maturità, più o meno come alcuni si vergognano di ballare in pubblico.
  • Per uno scrittore famoso (ma a proposito: loro lo sapevano che sarebbero diventati famosi?) il discorso può essere diverso: creare un personaggio nel quale riversare una specifica parte di sé ed  immedesimarvisi? Divenire creatori di se stessi, della identità dell'autore, a differenza dei comuni mortali di norma generati da una madre? Scegliere un nome breve e facilmente memorizzabile per facilitare l'affezione dei lettori? Condensare nel nome una emozione, un ricordo, un significato particolare e pregnante per l'autore? 

Ovviamente chi è in contatto con la persona, amici e familiari, conosce nome, pseudonimo, nick name e quant'altro (famoso o sconosciuto che sia l'autore) ma  lo pseudonimo non è, come alcuni potrebbero credere, solo un modo di nascondersi:  potrebbe anche diventare uno strumento utile ad una rinascita creativa. Voi cosa ne pensate e cosa avete scelto?

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