Quanto è importante seguire le tendenze della moda, essere originali piuttosto che conformi a dei modelli diffusi dai media e dagli stilisti? Per le donne e per le ragazzine un abito di Valentino, piuttosto che i jeans donna della Met o le scarpe Fornarina sono uno status symbol.
La moda è effimera, una cosa bella che dura poco e per la quale sia uomini che donne sono disposti a spendere a volte anche in modo spropositato, nei casi più estremi lo shopping diventa una dipendenza, unica fonte di piacere.
I meccanismi di persuasione e condizionamento della moda avvengono in modo inconsapevole.
La moda è un simbolo di una classe sociale. Sono le classi sociali più ricche, i personaggi famosi, che dettano le tendenze dalla moda, e sono poi le classi sociali inferiori ad appropriarsene diffusamente. Quando un capo, un jeans, una pettinatura, sono alla portata di tutti, non sono più di moda e ricomincia la corsa alla nuova tendenza.
Sono soprattutto i giovani a sentire il bisogno di “essere come gli altri”, seguire i modelli, per non essere esclusi dal gruppo.
Le case di moda ogni stagione ripropongono nuovi look che si basano sulla rivisitazione di capi che già esistevano, è quasi impossibile immaginare di creare qualcosa di diverso dalla gonna o dal pantalone, ecco che ad ogni stagione una moda diversa ci dice se indossare minigonna, lunghette, tubino o gonna larga o jeans a vita bassa, alta, stretti, larghi, a zampa… e sono gli stilisti che ripropongono negli anni lo stesso stile a classi sociali diverse, basta pensare che il jeans nacque come abbigliamento operaio e ora il jeans indossato da una donna può essere un capo molto sexy. I manifesti pubblicitari della Met, Lee, Miss Sixty tappezzano le città con donne bellissime alle quali noi donne vorremmo assomigliare e che ci fanno correre nei negozi con l’illusione che con quel jeans il nostro corpo prenderà le forme di quella modella.