PSICONEWS Quando il bullo è in cameretta: il bullismo tra fratelli

Da Studiopsicologiatorino @StudioPsyTorino
Quando si parla di bullismo, spesso si fa riferimento ad ambienti "esterni", come scuola, gruppi sportivi o il giardinetto del quartiere. Non bisogna però sottovalutare la presenza di questo fenomeno anche tra le mura di casa: il bullismo tra fratelli rischia di produrre la stessa condizione di sofferenza di quello tra coetanei. 
A porre l'attenzione su questo tema è uno studio condotto da Corinna Jenkins Tucker della University of New Hampshire, pubblicato sulla rivista Pediatrics.  L'indagine ha coinvolto 3500 bambini e ragazzi fino a 17 anni di eta' ai quali è stato chiesto se nell'ultimo anno avessero subito un atto di aggressione da parte di fratelli/sorelle. In particolare, sono stati riscontrati fenomeni di bullismo psicologico, danneggiamenti di oggetti e scontri fisici più o meno gravi.
Tra le emozioni provate spiccano depressione, rabbia e ansia, in particolare tra i bambini. La ricercatrice nota che è probabile che siano provate anche dagli adolescenti, ma che per orgoglio fatichino ad ammetterlo.
L'intensità della sofferenza emotiva non solo è pari ai casi di bullismo "tra estranei", ma in certi casi è persino maggiore.
Turcker evidenzia alcune peculiarità del bullismo tra fratelli.  Per prima cosa, i litigi tra fratelli (dalla piccola scaramuccia alla vessazione vera e propria) sono solitamente considerati normali: spesso i genitori li considerano positivi, perché "rinforzano il carattere". Inoltre, bullo e vittima passano molte ore in casa insieme, a maggior ragione se dividono la cameretta. Last but not least, entrano in gioco tutte quelle dinamiche affettive tipiche delle relazioni tra fratelli.


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