Dramma, horror, thriller e mistero.
Catalogare "Psycho" di Alfred Hitchcock è davvero difficile.
Uno dei film più amati dai cinefili di tutto il mondo. Conta due sequels, un prequel, un remake, qualche serie tv...ed è impossibile calcolare i film liberamente ispirati, le innumerevoli citazioni e parodie.
Me ne viene in mente persino una con Adriano Celentano, nel film "Sing Sing"...
Trama:
La bellissima Marion Crane (Janet Leigh) è innamorata di Sam Loomis (John Gavin), l'uomo perfetto se non fosse pieno di debiti.
Arriva l'occasione: vengono affidati a Marion 40.000 dollari. "Sa cosa tiene lontana l'infelicità? I soldi" le dice il cliente. Decide di prenderlo come un consiglio. Estinti i debiti, Sam non avrà più scuse e la sposerà.
Malauguratamente, nella sua fuga con il bottino, Marion decide di fermarsi nel peggior motel in circolazione.
Norman Bates (Anthony Perkins) il proprietario, è un giovane uomo gravemente disturbato....
Da quel motel Marion non uscirà viva.
Sua sorella e il suo amato Sam riusciranno a scoprire l'assassino?
La schizofrenia del personaggio di Norman, come ben sappiamo, è un disturbo reale. Talmente reale che ricalca la mente confusa di un serial killer veramente esistito.
Nel cinema di Hitchcock la psicoanalisi ha un ruolo fondamentale. Non solo nella trama, ma nello studio di ogni singola inquadratura creata per tener viva la suspance dello spettatore.
Un regista geniale! Pensate che la scena cult della doccia conta ben 70 inquadrature in 45 secondi! Sapreste fare di meglio?
Se guardate questo film di notte, a casa, da soli...potete star certi che la colonna sonora di Bernard Herrmann vi resterà impressa. Già nei titoli di testa, mette i brividi!