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Pubblica insicurezza : come ti proteggo il Muos

Creato il 15 dicembre 2013 da Abattoir

Talvolta, nella marea di futilità che circolano su Facebook, si trovano conversazioni interessanti.

Oggi vorrei riportare una serie di commenti scritti il 30 novembre, dopo gli scontri avvenuti a Palermo tra polizia e militanti NoMuos antifascisti, scesi in piazza contro “l’altra” manifestazione anti-Muos indetta dal Comitato Regionale Terra Nostra, che annovera tra i suoi componenti Casa Pound Palermo e lo Spazio Identitario Atreiu. Una manifestazione animata dalla voglia di non lasciare la piazza pubblica agli esponenti delle destre estreme e che termina con l’arresto di Michele, militante antifascista, rilasciato il 3 dicembre.

Il dibattito inizia a partire da un video pubblicato da V. I. (attivista NoMuos) che riprende le cariche della polizia contro il corteo antifascista.

 

Status di V. I. come commento personale al video: Pubblica insicurezza: come ti proteggo il fascista. Solidarietà a tutti i No muos antifascisti colpevoli di essere dalla parte del giusto.

E. A. : Quindi la situazione è la seguente: se vuoi manifestare contro il muos, devi sfilare con falce e martello. Altrimenti, niente. Voi siete i buoni, i giusti. A me sembra che abbiate solo la puzza sotto il naso. Ps: io c’ero.
30 novembre alle ore 22.39 · Mi piace

V. I. : No per essere no muos non devi sfilare con falce e martello basta avere una coscienza politica antifascista, valore contenuto anche all’interno dello statuto. Dietro la sigla “Rete No Muos” invece ci sono: lo Spazio Identitario Atreiu (giovani del partito FRATELLI D’ITALIA dell’ex ministro LARUSSA , uno dei principali artefici della costruzione del Muos) e Casa Pound di Palermo, due delle sigle che fanno capo al comitato regionale Terra Nostra che raggruppa alcune organizzazioni di estrema destra siciliane. il movimento no muos non può e non deve essere confuso con queste persone dato che Il Movimento No Muos, è antifascista, antimafioso, antirazzista, antiomofobo e antimilitarista.
30 novembre alle ore 23.42 · Mi piace · 1

E. A. : Metti per un attimo da parte la retorica del pedigree. Sfortunatamente, la maggior parte dei cittadini siciliani non ha idea di cosa sia il muos e i media non fanno passare le informazioni. Non è in gioco soltanto la nostra salute ma la sovranità del nostro popolo. Io personalmente sono stanca di guerre in cui l’esportazione della democrazia è la mezza scusa per il perseguimento di interessi economici. Occorre sensibilizzare ed informare i cittadini su ciò che sta accadendo e utilizzare qualsiasi mezzo a disposizione. Non occorre che tu mi spieghi chi c’è dietro entrambe le sigle, dovreste semplicemente capire che gli anni di piombo sono passati da un pezzo. Ps: hai preso il caffè con una fascista, mafiosa, razzista, omofoba e militarista. Prosciutto negli occhi. Goodbye Lenin.
1 dicembre alle ore 0.13 · Mi piace

H. H. : Io sono un militante No Muos e mi indigna rischiare di essere associato a ”gente” che fa parte di Casa Pound, Alba Dorata, Cervantes o fascistume in genere. Io lotto per l’autoaffermazione dei popoli, perchè la pace non sia soltanto una parola su una bandiera colorata, lotto perchè quelle antenne fanno effettivamente male alla popolazione siciliana e in maniera differente fanno male anche ai siriani, afgani, iracheni e a chiunque altro per errore o volontà si ritrova in mezzo alle guerre statunitensi. Io non voglio essere messo nello stesso calderone di chi la mattina si professa no muos e alla sera organizza squadracce per pestare immigrati, prostitute e rom. Certo, alcune volte posso passare per antisociale, ma di certo sarò sempre ANTIFASCISTA.
1 dicembre alle ore 0.56 · Mi piace · 1

D. M. : Sebbene certe analisi coincidano, cambia di molto la destinazione d’uso che se ne fa. Ciò riporta ad un fondamentale della politica: da che parte stare. Se stare dalla parte di chi ha l’interesse a perpetuare la divisone sociale così com’è, oppure di chi questa divisione sociale vuole interromperla, o per lo meno, più realisticamente, mitigarla. Il fascismo, storicamente, nasce come teoria interclassitsa, che intende la società come un corpo unico, in cui le parti hanno una funzione ben precisa: i ruoli sono assegnati. Tutti concorrono ad incrementare la forza di una totalità sociale, ma le parti non sono individualità autonome, bensì pezzi di un mosaico che ha nel suo vertice la sola ragion d’essere. Ecco, immaginiamo, per un attimo, cosa questo significhi nella realtà concreta e nel nostro caso per la lotta contro il MUOS. Che senso ha chiedere a gran voce il rispetto della sovranità, quando chi lo chiede è il primo che intende, questa sovranità, come uno strumento che immobilizza il popolo in un ruolo assegnato, in virtù di una teoria organica dello Stato che cristallizza i cittadini come parti di un sistema assegnato? Si crede veramente che liberarsi dagli interessi di una nazione egemone come gli USA sia la panacea che risolva i mali di una società? Sono blandi esempi di come una lotta, per essere un progetto di vita e non un mero obiettivo, buono tuttalpiù per il tiro a segno, sia un tentativo concreto di trasformazione dei rapporti sociali in direzione di una emancipazione reale della società e dei suoi membri. Se il perno di ogni società finora conosciuta, il suo motore immobile, è il conflitto, perché intendere quest’ultimo come uno strumento per raggiungere un obiettivo e non come il processo dinamico che innesca una reazione a catena? Che cosa significa infatti lottare, se non contagiare, con la propria lotta, ogni aspetto del sociale fino a coinvolgere il tutto? Queste sono alcune delle più superficiali differenze tra chi desidera il dominio per annullare il cambiamento e chi questo dominio lo vuole annullare cambiandone le matrici. Il MUOS è un simbolo, un centro di gravità che richiama in sé le molteplici contraddizioni di una società che soffre, principalmente, di stasi. In natura, dicono gli studiosi, chi si ferma è perduto.
1 dicembre alle ore 3.21 · Mi piace · 1

E. A. : Senza addentrarci troppo nella storia delle dottrine politiche e negli aspetti sociologici che solleticano il vostro edonismo e vi fanno sentire gli eredi dell’aristocrazia aristotelica, vorrei soltanto sottolineare che il fascismo non esiste più da circa 70 anni. Ora: o ci fate, o ci siete. E se ci siete, mi preoccupate veramente. Quelle bandiere rosse che sventolate sono macchiate di sangue e di oppressione e credo sia il momento che ve ne rendiate conto per finalmente vivere il vostro presente che ha dinamiche diverse rispetto agli anni ’30. Ieri ho rischiato di prendermi un sasso in testa perché quattro cretini pensano che io sia mafiosa, fascista e bla bla bla. Forse è ora che perdiate un po’ di tempo in più per conoscere i vostri antagonisti senza trincerarvi in questa logica dell’antifascismo decisamente superata. Non voglio avere l’ultima parola, ma ho l’impressione che potremo continuare all’infinito senza andar oltre al muro contro muro quindi mi fermerò qui e non replicherò a nessun eventuale altro post. Vi ho conosciuto a scuola, all’università e mi pento sistematicamente di partecipare a discussioni perché non riuscite ad andare aldilà del vostro naso e da quelle concezioni da camera fabietti che vi appiccicate con lo sputo.
1 dicembre alle ore 14.46 · Mi piace

D. M. : Bisogna scegliere da che parte stare, temo che tu abbia scelto la parte dei padroni.
1 dicembre alle ore 14.48 · Mi piace

E. A. : Ahahah…ho perso il mio tempo a leggere Marx, De Felice e Pound e scopro che basta cliccare su wikipedia per farsi una cultura completa! Vi ammantate di democrazia, parlate di libertà, di diritti e poi che fate? Intentate una aggressione contro un corteo regolarmente autorizzato facendo esplodere una bomba carta e lanciando pietre. Avete il poster di Gandhi appeso in cameretta o quello di John Lennon? Ora scusatemi, devo andare a costituirmi perché non sto a posto con la coscienza per sta storia dell’apologia, avrebbero dovuto arrestarmi sabato. L’Italia di sicuro ha l’animo di Piazzale Loreto e lo avrà finché non si rimarginerà una ferita che sanguina da troppo tempo ormai.
3 dicembre alle ore 22.16 · Mi piace

D. M. : Di sicuro il Marx che hai letto sarà Groucho, perché fai morire troppo dal ridere, in quanto la tua ignoranza è pari solo alla tua insolenza.
4 dicembre alle ore 3.42 · Non mi piace più · 3

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