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Pubblicata lista gay omofobi mentre Fede insulta Vendola…

Creato il 23 settembre 2011 da Candidonews @Candidonews

Pubblicata lista gay omofobi mentre Fede insulta Vendola…

Oggi su un sito straniero sono stati diffusi i nomi di 10 politici che, secondo alcune voci, sarebbero segretamente gay e che hanno contribuito a bocciare la legge contro l’omofobia.

Da La Stampa:

Almeno 10 tra i politici italiani più «omofobi» sono gay. La denuncia arriva da un sito straniero e anonimo: “Listaouting”. Con tanto di nomi e cognomi. Il Palazzo insorge. Le associazioni omosessuali anche. E c’è chi, come Mauro Cutrufo (Pdl), prima coglie l’occasione per attaccare internet definendolo «un’arma pericolosissima». E poi invoca l’intervento del ministro dell’Interno per fermare «il massacro mediatico».
….
Il Palazzo reagisce. Così si «distrugge la privacy», continua il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto. È un altro esempio di «sistema Boffo», sostengono i radicali. È un modo «estremo di fare battaglia politica che non fa parte della mia cultura», afferma Paola Concia (Pd) che, della battaglia contro l’omofobia, ne ha fatto una bandiera. Molti dei diretti interessati reagiscono. Chi con ironia. Chi con indignazione. Ci sono «centinaia di donne in apprensione» per me, ribatte Mario Baccini (Misto-Pdl). A cominciare «da mia moglie». Meglio nella lista dei gay che in quella degli «interisti occulti», dice da buon juventino Massimo Corsaro (Pdl). Sono un «banale eterosessuale», taglia corto il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. «Fantasie malate, tutte sciocchezze», reagisce più piccato il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni. Ma se gli altri politici tirati in ballo scelgono il silenzio, quasi tutte le associazioni omosessuali contestano l’iniziativa.

Non credo ci sia bisogno di azioni come queste per porre l’attenzione sulla battaglie per il riconoscimento dei diritti gay. Ognuno ha diritto alla propria privacy, amenoche non vada contro la legge ed i suddetti non lo hanno fatto, quindi non vedo la necessità di creare un caso, per altro poi non c’è alcuna prova della tendenza sessuale di tali politici.

Mi soffermo invece sul battibecco tra Emilio Fede e Nichi Vendola. Il secondo aveva pesantemente criticato i comportamenti del direttore del Tg4 in merito agli scadali usciti mesi fa sulle ambigue frequetazioni a Villa Certosa. Il giornalista di Mediaset, intervenuto in una trasmissione radiofonica, si è lasciato ad andare ad una sequela di veri e propri insulti rivolti al Governatore pugliese:

E’ uno che va capito davanti e di dietro.   Non lo querelo nemmeno, è un poveretto, anche perché in questo Paese dice quello che cazzo, senza che Vendola si ecciti, gli pare” “Quando sarò in carcere, Vendola mi venga a trovare. Però mi paro il culo”.

Bene ha fatto Vendola a replicare:

«Io sono gay, ma non sono un porco. Ovviamente mi riferisco a Emilio Fede»

Quel tizio lì, quell’ottantenne lì, è direttore di un telegiornale, è un uomo pubblico, si dovrebbe solo vergognare ad utilizzare termini come quelli. Capisco l’età e la disperazione ma non è ammissibile un tale comportamento


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