Circa un anno fa, poco prima di aprire il blog, per caso mi sono imbattuta in un sito che parlava della storia della moda dal 1750 al 1930 circa. La cosa interessante che mi ha fatto innamorare di questo sito è che la storia della moda è narrata tramite una collezione spettacolare di più di mille abiti e accessori d'epoca e da una raccolta di foto d'epoca dal 1860 al 1930, oltre ovviamente a cenni di storia. Io ho curiosato nel sito da capo a piedi e ho visto bustini, sottogonne, costumi da bagno, corpini, spille, scarpe, ombrellini e abiti, meravigliosi e ben conservati, e me ne sono innamorata sempre di più, fino a quando l'altro giorno dopo la mia ennesima visita mi sono detta: "Perchè non condividere questo sito anche con le mie followers?". Non contenta di limitarmi a scrivere una sorta di articolo pubblicitario ho deciso di contattare anche la creatrice del sito nonchè collezionista di abiti d'epoca, Camilla Colombo (39 anni, Milano), che da 14 anni raccoglie e conserva questi pezzi spettacolari occupando ben due stanze di casa sua. Lei non solo mi ha autorizzata a parlare del suo sito 'rubando' qualche foto, ma ha anche acconsentito a prestarsi a una sorta di mia intervista via e-mail (con domande probabilmente banali e già fatte e rifatte D: ). Leggete l'intervista per conoscere Camilla e la sua storia, io intanto vi lascio al sito, che, sono certa, amerete:
Abiti Antichi
Intervista :)
foto prese dal sito di Camilla
1. Quando e come è nata la tua passione?
La passione per la storia del costume c’è sempre stata. Fin da piccola ero affascinata dagli abiti dei secolo passati, guardavo le foto di ritratti sui libri, e disegnavo le mie interpretazioni, ma non avevo mai pensato di collezionare. Poi un giorno, in un mercatino dell’antiquariato vicino a casa, ho trovato un abito d’epoca. È stato amore a prima vista, è venuto a casa con me e da allora non ho più smesso. Inizialmente, come probabilmente capita a tutte le collezioni, era una raccolta un po’ caotica, fatta solo d’impulso, poi con gli anni ho studiato e imparato a prendermene cura al meglio, sia dal punto di vista storico e della catalogazione, che da quello della conservazione.2. Dove trovi gli abiti d'epoca?
Le provenienze sono le più disparate (mercatini delle pulci, antiquari specializzati, aste, contatti tramite il sito, fiere specializzate), ma principalmente on-line, su eBay in Inghilterra, Francia e Stati Uniti. Qui c’è un’offerta vastissima e economicamente molto più accessibile che non nel nostro paese.3. Amici, parenti ecc.. sono sempre stati tutti d'accordo con te riguardo la collezione?
Sì, ho avuto fortuna. Sia mia madre, che il mio ex marito che il mio attuale compagno hanno appoggiato e sopportato questa mia passione appieno.4. Qual'è l'oggetto che hai pagato di più in assoluto? E qual'è che ha la provenienza più curiosa?
A pari merito come pagati di più, nella collezione ci sono cinque pezzi, pagati la stessa cifra. Fra questi, per esempio, l’abito azzurro della fine del ’700, e il soprabito liberty in panno beige e ricami. Tutti pezzi presi in Italia. Qui purtroppo i costi sono in media più elevati.Alcuni capi, invece, vengono da molto lontano. Quelle che hanno fatto più chilometri sono per esempio le scarpette bianche di inizio ‘800, prese in Australia (tramite eBay)
1785
1909
1830 ca
5. Quanto vale la tua collezione monetariamente? E che valore le dai tu?Difficile dare un valore, sia alla collezione nella sua interezza che ai pezzi presi singolarmente, in quanto in Italia il mercato di questo tipo di antiquariato è talmente ridotto da non avere quotazioni di riferimento affidabili. Pezzi analoghi vengo proposti sul mercato a cifre diversissime, con divari anche di diverse centinaia di euro l’uno dall’altro a secondo di chi li vende; e se dovessi decidere domani di mettere l’intera collezione in vendita, se e a quanto potrei riuscire a vendere i pezzi sarebbe tutto da scoprire.6. A quale pezzo sei affezionata di più e perchè?
I bustini. Ho una vera passione per questo capo di abbigliamento, mi affascina e mi intriga. Fra tutti, i miei preferiti sono quello a righe gialle e nere, particolarissimo nel colore e trovato per una pura botta di fortuna a una cifra bassissima su eBay Italia; e quello del periodo impero irrigidito da molle metalliche, quasi unico.
1891
1804
7. Non sei tentata di provare a indossare tutto ciò che acquisti?
No. In parte perché il timore di danneggiare questi capi spesso fragilissimi è tale da smorzare in me ogni entusiasmo in questo senso; in parte perché, anche volendo, nella stragrande maggioranza degli abiti della collezione non potrei entrare neppure volendo. L’altezza media è cresciuta moltissimo negli ultimi due secoli, e le taglie medie si fanno via via sempre più piccole man mano che si torna indietro. Con il mio 1.74 ho una struttura fisica tale da poter indossare solo una piccola parte degli abiti di fine Ottocento, e nessuno di quelli dei primi dell’Ottocento.
Non nego però di subire appieno il fascino di questo tipo di abiti, e quindi parallelamente ho messo insieme anche un piccolo guardaroba di repliche da poter indossare liberamente ogni volta che ne ho l’occasione.8. Collezioni anche altri oggetti? Se si cosa?
Sì, ma tutti in qualche modo correlati con la storia del costume. Mi piacciono le confezioni da merceria ancora intatte: lacci, bottoni, stringhe su cartoncini stampati a motivi liberty; oppure gli accessori da toilette come porta spilloni o piumini da cipria. Oltre naturalmente a riviste d’epoca e cataloghi di grandi magazzini, che però raccolgo principalmente come documentazione. I cataloghi trovo siano particolarmente interessanti in questo senso in quanto dettagliano anche capi e accessori di abbigliamento meno nobili, che raramente (o mai) trovavano spazio fra le illustrazioni delle riviste di moda. Ne ho più di cento, datati fra il 1865 e il 1930.
1897
1909
1923
1931
9. Qual'è l'epoca di cui ti piace di più la moda e perchè?
Adoro la prima metà degli anni ’10 del ‘900. Sono una manciata di anni che hanno creato alcuni degli abiti più raffinanti ed eleganti della storia della moda, a mio avviso. Ricami preziosi su tessuti impalpabili sovrapposti in eleganti e sinuose tuniche.Se invece parliamo di moda più vicino a noi e potenzialmente ancora indossabile, allora gli anni ’50 del ‘900. Potendo indosserei abiti e crinoline di quegli anni tutti i giorni.
10. Cosa riporteresti dalla moda del passato nella nostra epoca?
Nulla. Credo che gli abiti siano strettamente legati all’epoca a cui appartengono, che siano manifestazione del contesto sociale che li circonda e che si sposino ben poco con società molto diverse. Gli abiti che le donne indossavano fino allo scoppio della prima guerra mondiale erano il frutto di un’epoca in cui le donne erano estremamente limitate nella loro libertà di azione. I busti steccati, gli strati e strati di tessuto, i tagli che impedivano i movimenti potevano essere indossati dalle nostre antenate solo perché avevano una vita molto diversa dalla nostra. In un secolo il nostro genere ha fatto passi da gigante che ci hanno costretto a rinunciare agli splendidi abiti da sogno dei secoli passati, ma ci hanno regalato tale e tante conquiste che direi che lo scambio è stato più che vantaggioso.11. Sei appassionata anche della moda attuale?
No, direi di no. Amo curare il mio abbigliamento e avere uno stile personale, ma non seguo le novità della moda. So poco o nulla di chi siano gli stilisti più di moda al momento o di cosa propongano. 12. Hai più abiti d'epoca o abiti personali moderni?
Abiti d’epoca, sicuramente. Occupano da soli due stanze della casa.
13. Qual'è il tuo oggetto di moda moderno preferito da indossare?
In generale, sono una patita di gonne, abiti e tacchi alti. Fosse per me, pantaloni e scarpe da ginnastica potrebbero anche non esistere. Se dovessi scegliere un capo di abbigliamento “del cuore” dal mio guardaroba, sarebbe probabilmente un abitino rosa e nero dal sapore anni ’40 che mi è stato regalato qualche anno fa… Forse, dopotutto, io e la moda troppo attuale non andiamo veramente d’accordo.14. Hai un'icona di moda e/o uno stilista preferito? Se si chi è e perchè?
No, come dicevo seguo poco o nulla la moda attuale.
Mi sono lasciata appassionare anche da questa intervista (di cui vado fiera), e devo ringraziare Camilla per essere stata disponibilissima a rispondersi, anche dopo essere finita su riviste sicuramente più importanti e conosciute del mio blog (date un'occhiata voi stesse agli articoli). E ho anche scoperto che abbiamo in comune l'amore per gli anni '50, le gonne, i tacchi e i bustini :).
Per vedere altre bellissime foto, leggere tutto ciò che c'è da sapere sulla moda dal 1700 al 1930 e avere consigli su dove acquistare e come conservare capi simili a questi gustatevi questo meraviglioso sito!!