Che non e’ una nuova casa editrice con cui collaboro – c’est la vie – ma e’ un textile producer, con cui collaboro – yeppy – e che ho scoperto da poco. Per l’esattezza e’ Publisher Textiles & Papers (www.publishertextiles.com.au)
E che ieri sono andata a trovare nel suo atelier-factory in uno spazio industriale nel cuore del quartiere Italiano, loro qui dicono cosmopolitan, di Leichhardt.
Assolutissimemte australiano, lui, Mark Cawood, lavora nel mondo della grafica e del textile da esattamente dieci anni, e il suo stile e’ inconfondibile. Innanzitutto il metodo di lavorazione: screen printing realizzato a mano. E secondo il design del pattern: forme geometriche, fiori morbidi e sinuosi, bugs stilizzati, ma anche linee grafiche astratte o scene effetti toile de jouie. Un mondo estroso, stravagante, eclettico, sottolineato ancora di piu’ dalla scelta dei colori: tinte Seventies, accostamenti fluo e nuances contemporanee e accattivanti. Assolutamente eye catching. E cosi’ e’ anche il workshop di Moore street, nascosto dietro una porticina di vetro si apre un universo retro-modern-industrial, un mix di arredi vintage, oggetti d’altri tempi, attrezzi super industriali, tessuti shock e rotoli di wallpaper. Tubi di pitture – inchiostri eco friendly e ad acqua – schizzi stilizzati – tutto viene disegnato a mano prima di essere trasferito su computer – prove di stampa, leading cloth – i tessuti che stanno sui tavoli e sui quali vengono passate le varie fasi di colore, che diventano piccole (anzi grandi) opere d’arte – e rotoli rotoli rotoli di tessuti e carte da parati. Inspiring.