Magazine Diario personale

Punti di vista

Da Whitemary
Si stirò e scese dal letto. Non aveva idea di che ore fossero. Si trascinò fino al bagno e si lavò la faccia con l'acqua fredda. Sollevò  lo sguardo e fissò la sua immagine allo specchio. Le prime rughe gli incorniciavano gli occhi, la barba era folta, i capelli troppo lunghi. Si passò la mano sulla guancia e decise che non era pronto per iniziare la giornata. Tornò a letto. Si era dimenticato di lei. Dormiva supina accanto a lui. La sera prima si erano divertiti. Gli piaceva la sua presenza: era bella ed era una ragazza davvero sveglia, ma non era innamorato. E iniziava a sospettare che invece, lei lo fosse. Doveva intervenire. Doveva dare un taglio alla relazione. Era la sua regola: se lei iniziava a innamorarsi, meglio trovare una scusa per non vedersi più.
"Chissà perché le donne non sono in grado di fare del sesso continuativo con qualcuno senza metterci di mezzo l'amore".
Odiava essere così cinico, ma la vita non gli aveva mai dato l' occasione per ricredersi. Avrebbe voluto un corpo da amare e una mente da scoprire, ma c'era qualcosa che rendeva mediocri tutte le donne con cui andava a letto. E lui detestava la mediocrità.
"Tra qualche anno sarai un uomo solo e di mezza etá". Si disse.
Odiava l'evidenza, ma per quanto si sforzasse non riusciva a innamorarsi. Era bloccato. 
E ora non riusciva più a stare sdraiato a letto. Si alzò e andò in cucina a prepararsi il caffè. Se lo portò in studio e si sedette alla scrivania. Osservò i libri, i quadri e i diplomi, osservò la tartaruga d' acqua che aveva ormai da un anno, osservò il tappeto e il divano nell'angolo. E poi arrivò lei.
"Ho un po' di cose da fare oggi,forse è meglio se ci vediamo stasera o domani." 
"Sei uno stronzo, lo sai?"
Fu colto di sorpresa.
"Ti evito la fatica: me ne vado. Trovati qualcun' altra che stia dietro alle tue non esigenze" 
Recuperò i suoi vestiti e uscì. 
Che stupida che era stata. La solita illusa. Si era quasi convinta di riuscire a farlo innamorare di lei. Si era quasi convinta di poterlo cambiare. Soliti idioti pensieri femminili: 
"Ti salvo io dal tuo guscio." 
Si,certo. Aspetta e spera. E lei aveva aspettato fin troppo ad andarsene. Avrebbe già dovuto rendersi conto da un pezzo che lui non si sarebbe mai innamorato di lei; per lui era solo sesso per riempire il vuoto. 
Non avevano mai davvero parlato, non si erano raccontati le loro esperienze o i loro ricordi, non erano mai davvero usciti insieme. Lui che era stato refrattario. Un muro di gomma. Aveva provato a dargli una possibilità, e senza volerlo aveva rinnovato più volte la messa alla prova, ma niente era servito. 
Era ora di voltare pagina. Accelerò il passo e raggiunse la macchina. 
Il nodo allo stomaco sarebbe passato.
B.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog