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Qualche ragione sul perché non voterò Matteo Renzi

Creato il 03 ottobre 2012 da Zirconet @zirconet

Qualche ragione sul perché non voterò Matteo Renzi

Non ho ancora deciso per chi votare alla prossime primarie del Partito Democratico, ma so già che non voterò per il sindaco di Firenze, Matteo Renzi.

Non che nutra qualche simpatia per qualcuno degli altri partecipanti in lizza per diventare il candidato del centro-sinistra alle prossime elezioni politiche, ma proprio di votare il peggiore di tutti non ci penso proprio.

Innanzitutto non mi piace il modo di fare del “giovane arrampicatoreMatteo Renzi. Chi mi conosce ben sa che non approvo in alcun modo le persone che si riempiono la bocca di promesse, omettendo di dire come s’intende procedere per poterle poi mantenere: si dice che “di buoni propositi è lastricata la via per l’inferno”. Noi italiani saremo mica così fessi da farci prendere in giro un’altra volta da un altro buontempone pronto a promettere qualsiasi cosa per farsi mettere sul piedistallo.

Ma sta di fatto che l’antipatia per il personaggio che da qualche mese ci bombarda da qualsiasi pulpito con i suoi qualunquistici slogan è dovuta innanzitutto guardando i suoi trascorsi. Non è che il trentasettenne Matteo Renzi è spuntato dal nulla come il trentatreenne Gesù di Nazaret per salvarci dal malcostume di una politica portata avanti dai soliti incapaci personaggi. Egli stesso è il frutto di una cultura che nel nostro paese arroga al ruolo del politico alla bieca gestione del potere.

Così come capita a ciascuno di noi che si presenta a un qualsivoglia colloquio per ottenere un posto di lavoro, oltre ai nostri buoni propositi conta sopratutto il curriculum delle precedenti esperienze, che determinano non solo il nostro bagaglio culturale, ma sopratutto dimostra se si hanno le capacità per essere all’altezza dei futuri compiti.

Qualche ragione sul perché non voterò Matteo Renzi

Per niente affatto abbagliato dal “rottamatore” della vecchia casta (d’accordo sulla rottamazione, ma sono più che mai convinto che non occorre per forza sostituire la vecchia “compbillola” con una nuova) mi è stato sufficiente dare una scorsa sulle precedenti esperienze del Renzi per rendermi conto dall’essere di fronte non tanto al nuovo che avanza, ma al vecchio che si rinnova per sopravvivere all’ondata dell’anti-politica.

Che dire della situazione nel comune di Firenze da parte del sindaco che oggi cerca di venderci soluzioni a livello nazionale e che apparentemente non riesce nemmeno a risolvere la “sua” situazione locale (colpa della crisi? Magari la stessa che frenerà un domani i buoni propositi il neo Presidente del Consiglio Renzi?).

E per quanto riguarda gli sprechi dei politicanti, buoni solo a spillare soldi dalle casse dello Stato. Mi chiedo come fa a parlare di rinnovamento uno indagato dalla Corte dei Conti per gli sperperi nella veste di presidente della provincia di Firenze (anno 2005-2009) che tra viaggi, cene, spese di rappresentanza ha bruciato qualche milione di euro.

Con questo non voglio rassegnarmi a trovare qualcuno che mi rappresenti in parlamento e che mi faccia sentire orgoglioso di appartenere a questa nazione.

Qualche ragione sul perché non voterò Matteo Renzi
A essere sincero tutto questo entusiasmo per le primarie non l’ho mai avuto. Mi sa tanto di “esca democratica”, di un modo per racimolare il consenso di quelli che vengono “intortati” con la manfrina della partecipazione popolare. Rimango dell’opinione che si tratta solo di fumo negli occhi che ben poco ha che a spartire con quel processo democratico che tutti ci si auspica.

Con questo non sono assolutamente d’accordo con le candidature decise dall’alto sopratutto quando si rivelano così poco azzeccate: aborrisco il “porcellum” così come il sistema maggioritario fatto passare come soluzione alla governabilità e che invece a portato a vere e proprie “confusioni” istituzionali.

C’è bisogno quindi di persone nuove capaci di dare un taglio con il vecchio sistema per dare slancio allo sviluppo del nostro paese per i prossimi decenni, che si schieri. Per uno così andrei di volata ai seggi. Chi si propone? (E’ richiesta una buona dose di lungimiranza e ottime capacità nel problem-solving: astenersi perditempo).


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