In prevalenza le infiammazioni della gola sono provocate da virus e batteri. Altri responsabili della dolorosa irritazione delle membrane della gola sono: un ambiente eccessivamente secco, soprattutto nei mesi invernali, farmaci antistaminici presi per alleviare i sintomi di un raffreddore, il fumo, diretto o indiretto, la contaminazione con agenti chimici dell’aria nell’ambiente in cui viviamo, e perfino un eccessivo strillare che può irritare le corde vocali.
I principali termini medici che indicano il mal di gola sono faringite(infiammazione della faringe o gola), laringite(infiammazione della laringe) e tonsillite (infiammazione delle tonsille).
I sintomi della tonsillite possono essere:
Tosse
febbre
tonsille rosse e infiammate
gola rossa
difficoltà di deglutizione
Secrezione biancastra o giallastra dalle tonsille
Un’informazione importante: spesso, in caso di tonsillite acuta, i bambini non avvertono dolore inghiottendo, ma il più delle volte hanno solo mal di pancia. Delle volte si aggiunge alla perdita di appetito, però, non sempre. Di fronte a qualsiasi indisposizione di natura poco chiara, è sempre bene controllare la gola del bambino. La prima indicazione di un imminente mal di gola virale è, in genere, una vaga sensazione di formicolio a livello del palato molle, che diviene più evidente con la deglutizione. Nel giro di un giorno o due, si sviluppa un noioso mal di gola,accompagnato spesso da abbondante secrezione nasale, un lieve rialzo febbrile, tosse e tumefazione delle ghiandole del collo. Se riscontrate una sequenza di sintomi di questo tipo, potete ipotizzare un mal di gola di origine virale. Solo se i sintomi perdurano per più di una settimana, o se subentra una difficoltà respiratoria, può essere un infezione batterica.
Anni fa, la tonsillectomia (asportazione chirurgica delle tonsille) era molto praticata sui bambini.
Fino al 1960, le tonsille sono state considerate gli organi di cui si poteva fare a meno e che non se ne giustificava l’esistenza dal punto di vista fisiologico. Se si infiammavano la pratica abituale era asportarle. Ma se il nostro corpo è “progettato” cosi ci sarà una ragione, anche le tonsille hanno un ruolo significativo: sono costituite da tessuto linfatico, e fanno parte del sistema linfatico “progettato” per depositare anticorpi, pronti per essere attivati e per essere rilasciati all’inizio di un infezione. Le tonsille hanno anche globuli bianchi che fungono da prima linea di difesa contro i germi che entrano attraverso la bocca e il naso, distruggendoli. Spesso, quando abbiamo rosso in gola, le tonsille si infiammano pure loro. Di solito, questa infezione chiamata tonsillite, non pone alcun problema, ma di tanto in tanto, le tonsille possono diventare tanto infiammate che bloccano le vie respiratorie dei bambini, cosa estremamente pericolosa, e allora devono essere curate per sfiammarle o devono essere asportate. Le secrezioni tonsillare devono essere analizzate al fine di determinare gli antibiotici appropriati. Le uniche indicazioni assolute per la tonsillectomia o per la rimozione delle adenoidi sono la loro malignità o la completa ostruzione delle vie respiratorie causata dalla loro tumefazione che rende letteralmente impossibile la respirazione.
Un livello basso di micro minerali come zinco, rame e magnesio potrebbe essere riscontrato nei bambini con tonsillite cronica o ricorrente rispetto a quelli sani. La valutazione dello stato nutrizionale del bambino e il trattamento di eventuali carenze riscontrate possono essere un modo pratico per evitare la tonsillite. Antiossidanti come le vitamine A, C, E e il glutatione, sono importanti per il sistema immunitario. Sono importanti anche per la guarigione dopo l’intervento chirurgico. Se avete un bambino che ora ha la tonsillite o appena avuto una tonsillectomia, dategli antiossidanti per una guarigione più rapida.
L’astragalo è un’erba che di solito viene data ai bambini per stimolare l’immunità. Uno studio condotto su 227 bambini ha dimostrato che esso ha migliorato la risposta immunitaria in bambini con tonsillite ricorrente . Ai bambini cui sono state rimosse le tonsille, lo stress ossidativo che l’intervento chirurgico ha provocato, può essere ridotto con antiossidanti come la vitamina C. Da uno studio sui bambini a cui sono state rimosse le tonsille è emerso che il loro livello di antiossidanti era significativamente inferiore rispetto ai bambini sani e che gli stessi antiossidanti hanno raggiunto il livello normale solo dopo un mese dall’intervento chirurgico.
Trattamenti naturopatici
Idroterapia alternante
Per un quarto d’ora, applicare al bambino sulle zone dolenti, un asciugamano bagnato alternativamente con l’acqua calda e con l’acqua fredda. Assicurarsi che l’acqua calda non sia troppo calda da bruciare la pelle.
1 Applicare per 3 minuti l’asciugamano imbevuto di acqua tiepida.
2.Applicare per 30 secondi l’asciugamano imbevuto di acqua fredda.
3 Ripetere per 3 volte.
Si possono preparare dei bendaggi per il collo anche con l’olio essenziale di cajeput, bisogna diluirlo al 10% in acqua, argilla o olio vegetale.
Altri consigli:
* Gargarismi con tisana di salvia che inibisce la crescita di batteri, virus e funghi. Per i più piccoli, fargli succhiare caramelle alla salvia senza zucchero.
* Tisana ai fiori di tiglio per stimolare la sudorazione.
* Tintura di propoli: gargarismi con 10 gocce di tintura in un bicchiere d’acqua.
* Dare ogni giorno al piccolo un cucchiaio di succo di limone biologico, per disinfettare il cavo orale. Se il bimbo ha meno di 4 anni, spennellargli la gola con succo di limone biologico.
* fare bere molti liquidi al bambino, come la zuppa di miso, il brodo di pollo e, se non ha appetito, un infuso a base di timo, lavanda, rosmarino, serpillo, salvia ed eucalipto.
* Quando il bambino chiederà di mangiare, la dieta comprenderà verdura, frutta fresca e cereali integrali, eliminando zucchero e carboidrati raffinati, grassi e prodotti caseari.
* l’echinacea facilita la guarigione di tutte le infezioni e stimola il sistema immunitario.
Il mal di gola in chiave psicosomatica, è spesso associato alla paura di esprimersi o ad un’emozione di collera repressa. Abbassamenti di voce, faringiti, laringiti, manifestano uno squilibrio a livello comunicativo che va modificato. La gola, dove vengono inghiottiti aria e cibo, è anche il luogo di collegamento e comunicazione con il mondo esterno, attraverso la lingua. Per i bambini, la tonsillite, può esprimere un’angoscia, come aver paura di un genitore, della maestra, o di non riuscire a fare qualcosa. Può riguardare una situazione che gli fa paura o lo soffoca, rispetto alla quale ci si sente indifeso. Ai genitori spetta capire cosa il bambino rifiuti attraverso la sua lotta e cosa davvero non gli “va giù”.
Dal momento che la maggior parte dei mali di gola sono causati da virus, non sono curabili dalle medicine perché non esiste per essi alcuna cura valida. Rispondono, invece, alle normali difese dell’organismo e i loro sintomi scompaiono nel giro di tre o quattro giorni.
E ricordatevi che se uno dei vostri figli trascorre l’inverno tra una cura per il mal di gola e l’altra, il responsabile principale è la terapia stessa, non i bacilli.
Iuliana Mirza
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