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Qualcosa di destra

Creato il 18 aprile 2011 da Gadilu

Qualcosa di destra

Ricordo che il compianto Edmondo Berselli (ci manchi, Eddy) amava citare sempre la gag di Francesco Storace, cioè la sua risposta a un’invocazione di un simpatizzante (“France’ dicce qualcosa de destra!” e lui, prontissimo: “ah frociii!”). Gag rivelatrice, anche leggendo l’editoriale di stamani pubblicato da Giuliano Ferrara sul Foglio, che nelle intenzioni vorrebbe fornire sempre la risposta più sofisticata possibile (ma solo nella forma) all’invocazione suddetta (il contenuto rimane infatti sempre quello: “ah frociii!”).

E insomma, ecco come esordisce il pachiderma:

Da un lato c’è il priapismo statuario di Berlusconi, e chissà se siano vere quelle propalazioni semiporno delle sue allegre amichette (d’una sera, in casa propria). Dall’altro c’è la chimica contro la pubertà, per la salvezza di una corretta scelta dell’identità di genere.

Per capire il riferimento contrastivo alla “chimica contro la pubertà” rinvio all’articolo. Dell’esordio mi preme mettere subito in luce almeno tre elementi:

1. Definire “statuario” il priapismo di Berlusconi non corrisponde già a un piccolo monumento-lecchino piuttosto spinto considerando l’ambizione del pachiderma a non figurare tra le schiere dei Bondi-qualunque?

2. Che Berlusconi sia al declino (e dunque – cito da un articolo di un altro servo del capo – venga trattato alla stregua del nonnetto rincoglionito della famiglia; quello seduto in poltrona con il plaid sulle ginocchia e il cornetto all’orecchio. Quello che quando gli chiedete: “Nonno, hai preso la pasticca?” lui risponde ad alta voce: “Garibaldi era una bella persona!”) lo si potrebbe evincere dallo scetticismo con il quale il pachiderma scherza sulle mirabolanti imprese erotiche del Cav., magnificate prima (ma allora forse anche la storia del monumento era uno scherzo) e messe poi in dubbio assieme alle “propalazioni semiporno delle sue allegre amichette” (insomma, con sorrisino ammiccante: bunga-bunga sotto il plaid? Ma non scherziamo…).

3. Ma se da un lato abbiamo “questo” (un vecchietto ancora arzillo e ancora “masculo” il giusto) dall’altro lato cosa abbiamo? L’unico argomento valido sarebbe, a ben vedere, proprio la “chimica” e i suoi additivi (perché, come notava acutamente una mia amica, altrimenti l’enigma non si spiega). Macché. Si spiega benissimo. Qui per l’appunto l’analisi si ferma e con la consueta sincope devia sugli scenari orrorifici di giovinetti sottoposti a programmi (si legge orwelliani, s’intende comunisti) di annullamento dell’identità sessuale. Vale la pena leggere almeno il commento finale:

L’infanzia, la vita, il sesso non sono mai stati così intensamente e ferocemente prostituiti [sic e sigh!] come in questi decenni di massacri di bambini non nati e di massacro dell’intelligenza di genere, del buon senso di genere, dei ruoli di genere.

C’è bisogno di una traduzione? Traduciamo: è compito di una destra moderna (e senza dubbio quella berlusconiana lo è) prendersi cura della tutela di questa infanzia, di questa vita e di questo sesso basati sul buon senso di genere e sui ruoli di genere, cribbio! Tutto può essere così ridotto a uno slogan da prendere alla lettera: W la figa! Questa è la destra, signori, e se non vi piace vuol dire che vi piace Marrazzo (e cioè non capite un cazzo).



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