Erano due anni che non andava bene … Lui, lo sanno tutti, è sempre stato un tipo tranquillo, di poche parole e nessuna polemica, però l’atteggiamento di Capello lo sentiva come una grossa ingiustizia o forse un mal celato disprezzo… Eppure in quella stagione 2004 – 2005, era stato il migliore della squadra con 14 reti in campionato, un numero incredibile di assist e 3 gol in Champions League… Ma Capello sembrava come stregato da Zlatan Ibrahimović, l’ultimo arrivato… E che lui fosse il capitano della squadra, il mitico numero 10 non se lo ricordava nemmeno… Vinsero anche lo scudetto, quell’anno, ma l’atteggiamento di Capello verso Alex Del Piero non mutò… L’anno dopo fu anche peggiore… Eppure per Del Piero anche quello fu un anno di grazia… Segnò 20 gol … 3 in Champions League, 5 in Coppa Italia – arrivando a vincere anche la classifica marcatori – mentre 12 gol li fece in campionato …. Nonostante su 38 partite riuscisse a entrare da titolare soltanto 17 volte … Malgrado Capello, Marcello Lippi lo volle con sé ai Mondiali che, strepitosamente, quell’anno l’Italia vinse…
32 anni, una forma fisica perfetta, una carriera al top, a quel punto ad Alex Del Piero non sarebbero mancate le occasioni per andare in un altro club, italiano o straniero che fosse… Ed era quello che era fermamente intenzionato a fare… Ma proprio allora scoppiò l’incredibile bufera… Lo scandalo di calciopoli, in cui i dirigenti di alcune squadre, Juventus in testa, furono accusati di aver corrotto i designatori arbitrali per assicurarsi arbitri compiacenti nelle partite chiave… Le indiscrezioni di stampa divennero sempre più evidenti nella primavera del 2006 e lo scandalo, infine, scoppiò con la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche del 2 maggio 2006, pochi giorni prima che a Bari, nell’ultima partita di campionato, la Juve vinscesse di nuovo lo scudettto. I tifosi esultarono all’ingresso di Del Piero in campo e mentre lui puntualmente faceva gol, cantarono per tutto il secondo tempo il suo nome.
Le indagini della giustizia sportiva furono rapidissime e a metà luglio c’era già la sentenza… La Juve fu la più colpita con la perdita secca degli ultimi due scudetti e la retrocessione in Serie B… In cui sarebba partita con 17 punti di penalizzazione… E allora cominciò il fuggi fuggi generale mentre la Vecchia Signora del Calcio Italiano sembrava fosse diventata l’ultima delle prostitute… Capello se ne andò via scandalizzato e corse a rifugiarsi nel Real Madrid… Ne andava del suo buon nome…. Cannavaro lo seguì, Zlatan Ibrahimović, era già approdato all’Inter e Zambrotta si era sistemato al Barcellona…
Ma subito dopo per Del Piero arrivarono gli anni difficili e dopo il 2009 il contratto cominciarono a rinnovarglielo solo di anno in anno… Alex ormai aveva una certa età, almeno sulla carta, anche se questo in campo non si avvertiva…
Già, l’affetto della famiglia Agnelli.. Per l’ Avvocato, Del Piero era stato una specie di figlio o nipote che ,nei tempi buoni chiamava Pinturicchio, così come Baggio lo aveva chiamato Raffaello, perchè quei due i gol li dipingevano… Quando si fece male al ginocchio nel 1998 e non riuscì per un bel pezzo dopo a segnare, Gianni Agnelli prese a chiamarlo Godot e un po’ lo rimproverava, ma era tutto per finta, perché per Umberto suo fratello e il resto della famiglia, Alex era “il cocco di mamma”
Ma con Andrea Agnelli, il nuovo Presidente era diverso e non c’era quel rapporto… Nel 2012, al termine di un campionato, in cui la Juve vince lo scudetto, scade il suo contratto. Il 13 maggio 2012 disputa la sua ultima partita contro l’Atalanta segnando il 290º gol della sua carriera bianconera ed esce dal campo al 57′, coi tifosi che gridano il suo nome piangendo… Ma per l’Italia degli Agnelli, Del Piero ha ormai 38 anni… Che non sembrano affatto troppi al Sydney, una squadra australiana con cui, iI 5 settembre 2012 annuncia la firma di un contratto biennale da 1,5 milioni di euro a stagione. Se ne va dall’Italia senza polemiche, emozionatissimo, ma col sorriso sulle labbra, ringraziando tutti… Nella prima stagione australiana segna 14 gol, diventando il miglior capocannoniere stagionale di sempre del Sydney…
Nel cibo Alex è persona di grande disciplina, ma non è un segreto che in Italia, quando era lontano dalle partite e dagli allenamenti, la cosa che maggiormente apprezzava era una fetta di crostata alle mele. E’ da provare… magari vicino a un bicchiere di vino da meditazione…
CROSTATA ALLE MELE
INGREDIENTI per 6 persone: Per la Pasta Frolla (circa 1 kg e 100 grammi di pasta) occorrono: 500 grammi di farina, 200 grammi di zucchero a velo, 4 tuorli di uova, 250 grammi di burro, una punta di cucchiaino di essenza di vaniglia 1 pizzico di lievito o di bicarbonato, facoltativo. Per la farcia di Crema Pasticcera occorrono 500 ml di latte,1 baccello di vaniglia, 50 grammi di farina, 150 grammi di zucchero, 6 tuorli d’ uova, 1 scorza di 1/2 limone facoltativa . Per il ripieno occorrono 4 /5 mele renette.
PREPARAZIONE : cominciate a preparare la pasta frolla mettendo la farina, un pizzico di sale ed il burro appena tolto dal frigo, nel mixer . Frullate gli ingredienti fino ad ottenere un composto dall’aspetto grossolano Ora aggiungete lo zucchero, quindi, formate con il composto la classica fontana nel cui centro verserete l’essenza di vaniglia (se non trovate l’essenza o i semi di vaniglia usate una bustina di vanillina) e i tuorli. Per rendere la pasta più morbida alcuni aggiungono un pizzico di lievito o di bicarbonato Amalgamate velocemente il tutto fino ad ottenere un impasto compatto ed abbastanza elastico con cui formerete una palla. Avvolgetela con della pellicola trasparente e mettete il tutto a riposare il frigo per almeno mezz’ora prima di utilizzarla.
Preparate poi la crema pasticcera ponendo sul fuoco una casseruola capiente con il latte (tenendone da parte 1/2 bicchiere), quindi prendete il baccello di vaniglia, apritelo in due estraetene i semi e aggiungete i semi ed il baccello di vaniglia vuoto al latte. Portate a leggera ebollizione il tutto, quindi togliete la casseruola dal fuoco e lasciate riposare per 10 minuti. Intanto in una terrina a parte lavorate i tuorli con lo zucchero montandoli con le fruste elettriche sino ad ottenere una crema spumosa e biancastra. Continuando a sbattere unite a filo un terzo del latte tiepido contenuto nella casseruola poi incorporate la farina setacciata unendola poco alla volta. Eliminate ora il baccello di vaniglia, rimasto nel latte e versate il composto di uova, farina, zucchero e latte nella stessa casseruola. Rimettete il tutto sul fuoco e portate ad ebollizione, mescolando frequentemente. Per profumare la crema potete usare anche una scorza di limone, che toglierete quando viene tolto anche il baccello di vaniglia. Per addensare composto fate sobbollire a fuoco dolce per qualche minuto, continuando a sbattere con la frusta per evitare che si formino grumi Prendete ora il resto del latte freddo che avevate tenuto da parte e unitelo a filo alla crema pasticcera, mescolando di tanto in tanto. Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare: . Per evitare che si formi una “pellicola” in superficie mentre la crema si raffredda, copritela con un disco di carta forno.
Stendete ora la pasta sul tavolo da lavoro e ricavatene due dischi, uno leggermente più grande dell’altro. (Il più grande dovrebbe avere circa 22 cm di diametro). Sbucciate le mele, eliminate il torsolo e tagliatele a fette di 1 cm circa di spessore. Adagiate il disco di pasta frolla più grande in una teglia circolare, spalmate la crema pasticcera sul fondo con l’aiuto di un cucchiaio. Se dovesse avanzare la potete conservare in frigo per due giorni ben coperta dalla pellicola trasparente e riportandola a temperatura ambiente prima di servirla). Aggiungete le mele distribuendole su tutta la superficie. Ricoprite col disco di pasta più piccolo, fate aderire bene i bordi e tagliate la parte in eccedenza.Con l’aiuto di un coltello, fate 4 o 5 tagli paralleli lungo la superficie della vostra crostata: serviranno a far uscire il vapore durante la cottura.Cuocete nel forno già caldo a 180° per circa 50 minuti: la crostata dovrà risultare dorata.