A stilare la classifica annuale è il Sole 24 ore, che sulla base di 36 indicatori e sei fasce regionali, dà le pagelle al Belpaese.
Il panorama di Trento
Prima la provincia di Trento e seconda Bolzano, che aveva conquistato la prima posizione nel 2012. Una supremazia ottenuta sulla base di 36 parametri, raggruppati in sei macro-aree (Tenore di vita, Affari e lavoro, Servizi ambiente e salute, Popolazione, Ordine pubblico e Tempo libero), fino alla compilazione di una classifica generale, che vede Bologna al terzo posto, Belluno in quarta e Siena in quinta posizione. Completano la top ten, dal sesto posto in poi, Ravenna, Firenze, Macerata, Aosta, Milano. Al capo opposto della classifica, con un 107/o e ultimo posto, ci sono Napoli e la sua provincia.
Il paragone testa-coda. Trento costruisce il suo primato soprattutto nell’area del business, dove supera tutte le altre 106 province italiane, ma si piazza nella top ten anche per gli aspetti demografici (quinta posizione) e per il tempo libero (dove è nona). Per quanto riguarda il fanalino di coda della classifica, Napoli e la sua provincia segnano un ulteriore peggioramento rispetto alla penultima piazza dell’anno prima. Il territorio partenopeo registra i suoi peggiori risultati – sempre oltre la centesima piazza – sotto gli aspetti del tenore di vita, della popolazione e degli affari.
E’ tutto il Sud, comunque ad occupare la parte bassa della graduatoria. Una consuetudine che si ripete: quest’anno gli ultimi 20 gradini, sono occupati da province siciliane, pugliesi, calabresi e campane.
Quanto alle maggiori aree metropolitane, si segnalano le prestazioni in ascesa di Milano e Roma (rispettivamente decima e ventesima), di Bologna (terza) e Firenze (settima) mentre Torino perde posizioni e scivola al 52/o posto. Tra le vittorie di tappa, relative alle singole sei macroaree, diverse conferme e alcune sorprese.
Questi tutti i risultati:
TENORE DI VITA: Milano è ancora la prima città italiana nella graduatoria riferita al benessere, seguita come l’anno scorso da Trieste. In fondo alla classifica Messina. AFFARI E LAVORO: Trento e Bolzano sono le province più moderne e sviluppate per il business, grazie alla presenza di start up innovative e all’elevata occupazione femminile. Ultima è Reggio Calabria. SERVIZI, AMBIENTE, SALUTE: Trieste, invece, brilla nell’area dei servizi grazie al più alto indice di dotazione infrastrutturale e ad una buona dotazione di asili nido e nella velocità della giustizia civile. All’estremo opposto c’è Crotone. POPOLAZIONE: Piacenza si aggiudica nuovamente lo scettro per gli indicatori demografici, nella top ten con le colleghe emiliane Parma e Bologna. Ultimo finisce il Medio Campidano. ORDINE PUBBLICO: anche quest’anno il voto più alto nella graduatoria riferita alla sicurezza lo ottiene Oristano, grazie al minor tasso di microcriminalità in assoluto e ad una bassa incidenza di denunce di furti in casa, estorsioni e truffe. Pescara e Torino occupano le ultime 2 posizioni. TEMPO LIBERO: infine, Siena domina la graduatoria del tempo libero per la presenza di volontari, librerie e cinema. Diverse le realtà a vocazione turistica nella top ten, mentre la maglia nera va a Isernia. (ANSA).