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Quand gli errori rivelano noi stessi

Creato il 15 marzo 2010 da Valeverdeacqua
Con la scusa delle ferie e la prospettiva del nuovo negozio, il tempo sembra passare molto più lentamente e questo lunedì a casa è stato davvero rilassante.
Continua la mia avventura macrobiotica e da oggi dispongo di uno strumento in più :un ennesimo libro^^
Si tratta di L'Alimentazione Vegetariana di DeLaBigne e Amante.
Perchè un libro vegetariano?
Perchè da quel poco che ho sfogliato in libreria mi sembra molto esaustivo nello spiegare come e quali sono gli abbinamenti alimentari necessari per evitare sbilanciamenti nell'apporto dei nutrienti (vorrei evitare l'anemia solo per far le cose senza informarmi bene prima di farle) e questo pomeriggio ho fatto un salto a cercare qualcosa di idoneo alle mie esigenze.
Ehm...e a comprare l'alga nori con cui ho avvolto dei piccoli onigiri spettacolari di riso e riso wild, rotolati nel sesamo nero tostato...mi sono leccata baffi (cielo!) e piatto!
Purtroppo non è solo il cibo a spingermi a scrivere questa sera quanto più un tarlo che mi è entrato in testa ieri sera dopo la telefonata molto triste di un'amica : se siamo consci del fatto che agendo in un dato modo commetteremmo un errore di cui sicuramente ci pentiremmo...perchè lo commettiamo comunque?
Se ci pensate a fondo scoprirete che lo facciamo tutti, chi più chi meno...
Un esempio per tutti?
Si sa che fumare fa male, malissimo, e penalizza in molti campi della vita quotidiana (fumatori, fatevi due piani di scale correndo e rischiate un infarto...vogliamo parlare del sesso?) eppure il 90% delle persone che fumano non smettono. Per assurdo volendo smettere.
Quindi mi sorge spontaneo chiedermi cosa ci spinge a fare uno sbaglio o perseverare nel farlo, essendo perfettamente consci del fatto che ci faremo -o faremo a qualcun'altro- del male.
Abbiamo davvero così poco rispetto per noi stessi e per gli altri, o semplicemente pecchiamo di sincerità e dialogo interiore, e non sappiamo renderci conto di ciò che davvero vogliamo oppure no?
In questa situazione mi sento impotente, vorrei poterle dire qualcosa per tirarla su o per far sì che possa capire il perchè delle sue azioni, ma mi ritrovo a ripeterle le stesse frasi perchè, purtroppo o perfortuna, solo noi possiamo aiutare o perdonare noi stessi, quindi non mi sento di fare altro se non ascoltarla e starle vicino.
Ora mi sento meglio, non c'è niente come scrivere un pò per svuotare la mente da pensieri a circolo vizioso.
Vado a preparare il pentolino con la colazione di domani, altrimenti anche domattina mi riduco a the verde con contorno di sonno (sapere di dover solo accendere sotto il fuoco è tutta un'altra vita^^)

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