D’estate le belle vie di Nizza si popolano di una strana fauna che, quando vede un tizio dall’aria sfaccendata (me), gli rivolge domande una più strana dell’altra. Ecco un campionario.
Zero in geografia: “Dove si prende il battello per Grasse?” La Côte d’Azur come Gomorra: “Ci sono delle spiagge dove si può portare il costume?” L’ossessione degli orari: “A che ora apre il mare?” Un po’ di confusione: “Dov’è la moschea russa?” Un fanatico della neve: “Qui si può sciare d”estate?” Un parigino taccagno: “Per il tram posso utilizzare i biglietti del métro di Parigi?” Un magrebino frettoloso: “A che ora parte il primo treno per Marrakesh?” Lo stomaco prima di tutto: "C’è il pop-corn nel cinema Mercury?"
C’è chi non si arrende nemmeno di fronte all’evidenza. “Dov’è il battello per l’isola di fronte?” “Quale isola? La Corsica?” “No, l’isola di fronte.” “Ma non c’è nessuna isola.” “Sì, quella là.” Punta il dito e indica il mare.
C’è perfino chi si crede all’estero: “Dov’è il consolato francese?” “Guardi, sono 150 anni che Nizza è attaccata alla Francia.” “Ah…”
Dragor
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