Ora sono tutte mamme e tutte elegantissime. Ma al grido di “Girl Power!” le Spice Girls sono state il primo gruppo interamente al femminile che ha osato sfidare la supremazia delle boyband in declino (riuscendoci pienamente). Oggi, in questa prima giornata di primavera, mi imbatto in una loro canzone e ritrovo la voglia di tornare con la mente a quei tempi.
Posh, Sporty, Scary ecc. ecc. hanno insegnato a noi adolescenti degli anni Novanta – insieme a Beverly Hills 90210 – cosa significasse essere alla moda… Con risultati pessimi, a guardare ora le vecchie foto; ma allora i trend che lanciavano erano veri e propri tormentoni. Alcuni amarcord?
- Le ciocche bionde solo sul davanti (lunghe, chiaramente), o al massimo sul rossiccio alla Geri Halliwell (le portavano anche noi more, ommioddio);
- Le orribili gotine rosse alla Emma Bunton, che più che altro facevano somigliare ad Heidi;
- I rossetti tra il viola scura e il nero di Mel C, ovviamente su carnagione chiarissima che faceva più effetto zombie;
- Gli shorts tremendi di Posh Spice, che era Posh ma non era ancora Victoria Beckham e ciccia sulle cosce da nascondere ne aveva, altroché…
Però sapete una cosa? Il mondo con le Spice Girls, quelle che cantavano “I’ll give you what you want, what you really want, so tell me what you want, what you really really want”, era un mondo migliore. Un femminismo non estremo ma equilibrato, una prima spinta perché le ragazze capissero che il gioco potevano benissimo comandarlo loro. Peccato che con questa filosofia, unita agli s…..i che mi sono capitati in vita mia mi sia presa delle batoste pazzesche, ma Victoria rimane il mio mito: cornificata e felice, perché comunque realizzata. Una che se ne infischia e con quest’uomo ci fa quattro figli… Perché alla fine, diciamolo, va benissimo l’amore ma siccome il sangue da una rapa non si cava, meglio essere ciniche e cavarci qualcos’altro!