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Quando i cartoni erano roba seria

Creato il 26 gennaio 2012 da The Old Pink Room
Ultimamente, la mattina, faccio colazione guardando Heidi. Oltre a farmi iniziare bene la giornata perché passo venti minuti coprendo di insulti Clara, mi fa pensare.
Mi fa pensare ai bambini di oggi.
Ma che vita hanno? Come faranno a formare il loro carattere senza dei cartoni seri?
Avete presente i cartoni degli anni '80? Avete presente I DRAMMI dei cartoni anni '80? Le disgrazie, le tragedie, la tristezza imperante. Noi ci siamo formati il carattere grazie a quei cartoni. Abbiamo imparato ad offrontare la vita. Come potranno le maledette Winx fare lo stesso?
Noi siamo cresciuti con la certezza che nella vita bisogna soffrire. Altro che Pokemon.
Vi faccio qualche esempio.
Lady Oscar, alla fine della storia, MUORE.
Quando i cartoni erano roba seriaHeidi non ha i genitori, e quando inizia ad essere felice col nonno, viene comprata da una bambina stronza di città che non ha amici.
Candy Candy è un'orfana. Candy si innamora di Anthony. Anthony muore.
Anna dai capelli rossi è un'orfana. Viene adottata da una famiglia che la vuole rimandare indietro perché vogliono un maschio. Poi, la matrigna si chiama Marilla. Voglio dire, fa paura anche il nome.
Mila viene abbandonata dalla madre che vuole inseguire la sua carriera di pallavolista professionista (questo credo che sia il dramma più assurdo di tutti). Mila viene picchiata regolarmente dal suo allenatore tutti lo considerano perfettamente normale.
L'Ape Maya ha perso la mamma e la deve ritrovare.
Quando i cartoni erano roba seriaLovely Sara era ricca ma le muore il padre e diventa una sguattera.
Judy di Papà Gambalunga è orfana (alla fine sposerà lo stesso Papà Gambalunga strizzando l'occhio all'incesto).
Georgie è orfana. I fratelli Abel e Arthur si innamorano di lei (via col mezzo incesto anche qua). La matrigna la odia. (Georgie comunque era anche un po' zoccola, secondo me).
Quando i cartoni erano roba seriaPiccola Flo naufraga con i genitori in un'isola misteriosa.
Dagli Appennini alle Ande: il dramma definitivo. Un bambino che da Genova parte da solo per andare a cercare la madre dispersa, forse morta in Argentina.
E ce ne saranno sicuramente altri.
Se ve ne ricordate vi prego di farmeli presente.
Ma avete capito cosa intendo?
La tristezza, quella vera, non la mettono più nei cartoni animati.
Ed è un'ingiustizia.
Io dico NO ai Gormiti, SI' a Dolce Remì.
E' tutto.

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