Tra pochi giorni il Presidente iraniano Rohani si recherà a New York per l’apertura della prima sessione annuale dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. In questa occasione sarà accompagnato, tra gli altri, dal Ministro degli Esteri Zarif, in passato rappresentante della Repubblica Islamica presso nel Nazioni Unite.
Il video che vi mostrariamo oggi risale al 2010, quando ancora il negazionista Ahmadinejad era Presidente dell’Iran. Ahmadinejad, lo vogliamo ricordare, ha più volte negato la veriticità dell’Olocausto e la morte di sei milioni di ebrei nei campi di concetramento dei nazisti. Bene, nel 2010, proprio Zarif intervenne ad una conferenza alla Columbia University, lo stesso ateneo dove Ahmadinejad dichiarò che in Iran “non esistono omosessuali”.
Durante la Conferenza alla Columbia University, uno studente chiese molto direttamente a Zarif: “Lei crede che sei milioni di ebrei sono morti nei lager nazisti?”. La risposta dell’allora Ambasciatore iraniano all’Onu fu molto evasiva, al limite del negazionismo. Zarif, infatti, non rispose alla domanda dello studente con un secco “si”, ma girò intorno alla risposta dicendo che durante la Seconda Guerra Mondiale erano stati commessi atroci crimini, ma che questi azioni “non giustificavano le atricità commesse verso i Palestinesi”.
Come si vede nel video, la reazione della platea fu veemente, tanto che l’attuale Ministro degli Esteri iraniano fu costretto a giustifacarsi, invocando la libertà di espressione di ogni singolo uomo. Peccato che, questa stessa libertà di espressione, non la invochi ora che è un membro del Governo iraniano e che – nuovamente – Facebook e Twitter vengono bloccati in tutta la Repubblica Islamica…
In questi giorni, va detto per precisione, il Ministro degli Esteri Zarif ha diramato una nota rimarcando di non essere assolutamente un negazionista e augurando Buon Anno agli ebrei iraniani in occasione del capodanno ebraico. Molto tardivo come gesto, ma meglio di niente. Speriamo solo non sia l’ennesima mossa del regime iraniano per prendere in giro l’intera Comunità Internazionale. L’arrivo della precisazione alla soglia del viaggio in America, indubbiamente, lascia aperta al porta non pochi molti sospetti…