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Quando il mostro si nasconde dietro ai tacchi a spillo!

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Questa volta scriviamo della svolta presa dalle indagini per risolvere l’omicidio ai danni dei coniugi di Lignano Sabbiadoro, che ha visto come autori dell’assassinio i fratelli Reiver e Lisandra Rico.

Che cosa credete possa interessare ai nostri giornali on line di questo efferato omicidio? Ovviamente le foto dell’assassina, che stanno rimbalzando da un quotidiano all’altro per essere studiate morbosamente.

In tutto questo clan clan mediatico, mi sono purtroppo imbattuta in un articolo che avrei preferito non leggere su liberoquotidiano.it:

 

Quando il mostro si nasconde dietro ai tacchi a spillo!
In poche parole questo articolo accusa il Corriere.it di aver pubblicato una foto tenera dell’assassina, l’unica in cui la ragazza compare abbracciata ad un orsacchiotto, trasformando così un mostro in un angelo.

Premesso che i due assassini in questione restano dei criminali, la sovraesposizione a immagini che tentano di stuzzicare il voyeurismo morboso italiota è assolutamente biasimabile, che si tratti di vittime o carnefici e che questo venga fatto dal Corriere.it o da Libero.

Inoltre che l’assassina in questione abbracciasse o meno un orsacchiotto interessa poco, dal momento che risulta palese il solito pretesto per piazzare a fianco degli articoli foto anacronistiche che poco hanno a che fare con l’evolversi dei fatti, con l’unico scopo di ricevere qualche click in più (stesso intento di liberoquotidiano.it, mascherato come tentativo di critica nei confronti del Corriere.)

Ma procediamo. Nell’articolo si legge che la foto con l’orsacchiotto era l’unica in mezzo a “decine di foto sexy” e si precisa che lei stessa le aveva pubblicate su facebook, particolare sottolineato per giustificarne l’inutile utilizzo.

Insomma, Corriere.it, secondo questa ricostruzione, avrebbe avuto l’intenzione di angelicare l’assassina evitando di pubblicare gli autoscatti più “audaci”. Evidentemente per Libero sarebbe stato più opportuno mostrare le foto in cui Lisandra appare sensuale e compiaciuta di se stessa. Probabilmente il pubblico avrebbe subito associato le immagini da mala femmina al mostro che si celava dietro di essa.

Continuando a scorrere l’articolo c’è un vero e proprio invito ad andare a sbirciare le foto incriminate: “Basta andare a vedere“! Dopo di che un’accurata descrizione di queste immagini “spregiudicate”: “tacchi vertiginosi”, “formoso fondoschiena”, “ammiccante tira fuori la lingua”, “seno prosperoso”.

Corriere.it avrebbe invece pubblicato l’unica foto in cui appare come una brava ragazza!

Attenzione quindi a tutte le ragazze con seni e glutei prosperosi, che pubblicano autoscatti su facebook. Sicuramente dietro a tanto malaffare si nascondono spregiudicate assassine! Come se queste foto possano essere in qualche modo correlate all’omicidio dei due coniugi!

Siamo alle solite. L’assassina non è giudicata in quanto tale come criminale ma deve essere per forza sessualizzata in quanto donna. Si va a ricercare nel suo genere sessuale la colpa intrinseca dei suoi crimini! Come a dire che il fatto di essere più o meno avvenente, più o meno sensuale, più o meno esibizionista possa essere sintomo di un animo mostruoso. Questo mi pare inaccettabile!

Ancora una volta c’è la distinzione tra santerella e mala femmina, contrapposizione che con questo omicidio non ha nulla a che vedere. E’ vergognoso inoltre come Libero, fingendo di avere a cuore la tremenda sorte che è stata riservata ai due coniugi, prenda come pretesto questa critica per creare polemica e invitare i suoi lettori a visionare morbosamente queste foto.

E questo si chiama giornalismo?

 



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